Lezione dal corso Influencer Marketing Strategy: gestire una campagna di successo
L'abbiamo detto la parola marketing non è lì a caso un influencer marketing, quindi monitorare e valutare i risultati misurare è un elemento essenziale l'attività di reporting e monitori.
Ci serve perché è l'attività che ci deve aiutare a comprendere i i risultati dei contenuti di campagna generati e l'impatto che questi hanno avuto sul brand, ma soprattutto renderci in modo chiaro se se abbiamo o meno soddisfatto gli obiettivi iniziali che ci siamo prefissati.
Purtroppo lato influencer marketing, lato monitoraggio ci sono alcune che rendono non sempre lineare questa attività.
Per esempio una è la difficoltà di mo di monitorare l' l' offline, per esempio il retail.
Ancora tanti brand e tante campagne prevedono ovviamente eh la sinergia con prodotti che si vendono anche offline e magari con proprio negozi offline ha un'altra l'utilizzo di metodologie legate al performance marketing, come per esempio le finestre attribu- di attribuzione.
Spesso vengono utilizzate le finestre di attribuzione dell'advertising all' influencer marking che è qualcosa di leggermente diverso.
Pixel e strumenti di tracciamento non sono sempre attivati e settati correttamente.
Ultimo anno meno importante è che spesso c'è difficoltà nelle campagne multi channel e e sugli obiettivi più complessi e alti a scindere l'impatto delle attività di M rispetto alle altre attivazioni che ci sono state simultanee.
Quindi il mega brand internazionale esce con il nuovo lancio di prodotto c'ha contemporaneamente lo spot televisivo, le campagne sui social, gli eventi, la campagna di influencer marketing.
Certo che si riesce a vedere l'impatto sul lancio prodotto a livello numerico, però è difficile capire quanto ha inciso l'influencer marketing rispetto agli eventi, quindi non è sempre facile fare questa suddivisione.
Altro elemento chiave dell'influencer marketing.
Come in tutta la buon monitoraggio, è fondamentale tenere in considerazione le due dimensioni, cioè i K P, i qualitativi legati alle singole performance online offline delle attività del brand.
E invece k p.
I qualitativi legati alla percezione e alla dimensione reputazionale dei progetti che stiamo facendo.
Atti attività realizzate per esempio gli eventi istituzionali create in modo da valutare davvero anche eh, diciamo un livello più profondo di impatto che non si fermi esclusivamente al da al solo dato numerico.
Proprio perché è molto varia la tipologia di attivazione marketing e gli obiettivi a cui può rispondere ogni progetto, a seconda della sua natura, può richiedere approcci di misurazione molto diversi.
Questo perché, al fine di adattarsi alle diverse caratteristiche della campagna, in modo da restituirci una misurazione più precisa possibile.
La base è sicuramente quella di misurare chi i strettamente connessi agli obiettivi di campagna, cioè se il mio obiettivo è fare generation dovrò fare la differenza.
Sarà il numero di generati o se devo incrementare le visite e le vendite in un e-commerce dovrò mappare quelli.
Accanto a questi sono nate e c'è la possibilità di aggiungere altri tipi di misurazione, ovviamente legate alla campagna, che ci possono aiutare a comprendere altri insight, ad avere un quadro aggiuntivo per capire ancor più approfonditamente la bontà di quanto abbiamo realizzato.
Ovviamente non c'è misurazione senza tracciamento dati, quindi vi ho fatto una piccola check list di quello che non deve mai mancare e che bisogna tenere in considerazione prima di partire.
Primo settare correttamente ovviamente se la campagna prevede prevede visite al sito e-commerce o simile analytics, preparare link T M per i diversi non solo per la per la campagna, ma per i diversi creator, perché così non non avrò solo l'indice dell'andamento globale della campagna, ma saprò che magari tizio ha fatto meglio meno di di caio settare se li voglio utilizzare i tool di social per valutare il conversato, il cambiamento di volumi del conversato e del sentiment relativamente alla campagna e anche la nascita, magari generata dalla campagna di user content e quindi del buzz.
Ricordare ai Creator di inviarci, ovviamente per avere un doppio check, gli screen degli insight del del, ovviamente prodotte dagli analytics dei singoli social utilizzata se ce li ho.
Poi se Tari, tool di influencer marketing che hanno funzionalità di monitoraggio in modo da poter usare anche quelli per avere un'ulteriore aggiunta di dati e check, ci sono molti diversi approcci alla misurazione.
Noi in agenzia usiamo questi tre, principalmente che hanno un livello di approfondimento e di di di complessità maggiore.
Il primo lo chiamiamo standard che è la misurazione quantitativa della performance dei contenuti di campagna, cioè banalmente le rich, le views generate, le interazioni eccetera e la misurazione quantitativa delle performance, ma con aggiunta anche la dimensione qualitativa sulle interazioni, per esempio i topic e i sentiment e le analisi dei dell'audience raggiunta, nonché il calcolo del valore equivalente generato ultima ancora più approfondita l'impact.
Quindi abbiamo una misurazione qualitativa, il calcolo del valore equivalente, una valutazione qualitativa su reazioni e commenti, ma anche una valutazione sull'impatto della campagna lato brand attraverso l' o dedicati in cui andiamo a chiedere a un pubblico esposto non esposto eh ovviamente.
Um facciamo domande un questionario relativo alla campagna in modo da vedere la ricaduta.
Ecco alcuni dei k p i e dei parametri che valutiamo con la standard la reach le a seconda poi variano a seconda ovviamente del canale reach impression vis le visite al sito generate, le generate, le conversioni, i like, i commenti, le condivisioni, i save i click.
Senza dimenticarci che però, come abbiamo detto prima, i numeri vanno contestualizzate perché ci sono views e views.
Instagram una views da tre secondi su facebook parte da tre secondi, ma abbiamo dati anche, ma di di di views diverse, di di più lunghe su internet sono tre secondi su linkedin due su tik tok è immediata youtube trenta secondi e cento per cento calcolando che poi youtube non se io continuo a rivedere lo stesso video, non dopo un po' non me ne non non mi sta a contare views su views fino al giorno seguente.
Quindi è ovvio che una view su Tik tok, pur essendo una views, ha un po' meno peso di una view su youtube, non dimentichiamolo.
Senza contare che è molto pericoloso, anche se adesso va di moda unire i dati, unire i dati nel senso i dati di TikTok si rischia di fare di unire pere mele che sono canali diversi con caratteristiche diverse, con anche settaggi diversi.
Per quanto riguarda i dati, quando lavoriamo in e invece per la dimensione di effetti iss alle performance appunto qualitative che abbiamo visto prima, aggiungiamo elementi come l'analisi dei sentiment e i topic che emergono dai commenti ai post di campagna.
La stima della riccia reale non l'ha accumulata perché come ben sappiamo la ricci sono gli utenti unici.
Quindi se un credito ha fatto un milione di rich e l'altro un milione, non è che abbiamo fatto due milioni quella che viene chiamata infatti grosse rich.
Molti tool, grazie a degli algoritmi proprietari, ci permettono di andare a valutare la reale, nonché di là di di valutare i dell'audience raggiunta.
Quindi età, sesso, nazione, interessi che anche qui una campagna che ha fatto cinque milioni di views può essere un'ottima campagna.
Ma se il cinquanta percento di queste di queste persone raggiunte scusate fuori target, magari non è così valutazione dei sul pubblico che ha interagito anche qui per avere una dimensione qualitativa aggiuntiva a quella quantitativa, perché anche qui si può aver fatto cento si può aver fatto cinquecentomila interazioni con i nostri contenuti, ma se il trenta percento sono fatte da utenti non in target, anche qui quel numero non ha lo stesso peso.
E infine il calcolo del valore del valore equivalente per avere una dimensione anche maggiore di di di approfondimento.
Questo è un esempio l'analisi dei commenti.
Questa è una campagna fatta per Marta Rossi, il posi-.
I commenti erano venticinque.
Il sentiment novanta percento positivo e non solo, ci dà anche un minimo di esempi di esemplificativo di commento per capire eh, appunto per capire meglio come è andata la campagna.
Questo invece è un esempio dei dell'audience raggiunta.
Vedete questa campagna che aveva fatto qualche milione di grossi rich cereale stimata adesso è uno e uno ci danno le caratteristiche principali dell'audience, ma possiamo anche vederla poi nel dettaglio questa è clia come tu questo è il invece del pubblico coinvolto che ha messo like.
I commenti sono stati trentacinquemila generati da trentaquattro mila utenti, quindi c'è un po' di sovrapposizione e riusciamo ad avere le caratteristiche, quindi la credibility, le caratteristiche di età e sesso paese.
Perché anche lì, se il cinquanta percento vengono dalla Francia, la campagna in Italia non conta.
Aver fatto tante interazioni e anche interessi, brand affinity e affinity con particolari to i settori interessi del pubblico che ha interagito poi c'è il calcolo del valore equivalente che abbiamo visto anche quando stimavamo il costo di creator qui è uguale.
Prendiamo tutti i risultati, non però di un singolo post fatto dal creator o in media la media di performance dei creator, ma qui prendiamo i risultati ottenuti dai post di campagna in base alla tabella di cli.
In questo caso il clear o le nostre tabelle ognuno c'ha il diciamo spesso hanno tabelle proprietarie le agenzie andiamo a valutare quello che è il valore equivalente.
In questo caso clear usa questa tabella con un moltiplicatore di dieci e cinquantadue.
Questo invece è un caso, una campagna generata da una tabella nostra.
Questo caso quella parte sopra è ad esempio i post erano stati diciannove l'ingaggio generato centodiciassettemila la rich settecentotrentaquattro il valore equivalente ricordando che c'è il moltiplicatore è stato di settecentoventisette mila novecento euro spesso col moltiplicatore vengono numeri molto ingenti impact e invece ha un focus ancora più dettagliato per capire l'impatto della campagna in maniera più profonda, cosa facciamo? Solitamente analisi conversazioni su brand o prodotto per vedere lo scostamento che c'è stato dal dal prima di campagna e vedere se durante post campagna la campagna abbia avuto un impatto sulla presenza online del brand al di là dei singoli numeri di campagna.
E poi possiamo lavorare con studi molto utilizzati, ma con tipologie di approcci utilizzati spesso anche in in campagna Advertising digitale classico, Apple Dica o il brand lift per andare a vedere appunto capire l'impatto più profondo sul posizionamento del brand e sul suo percepito.
Questo è un esempio.
Per esempio questo è il volume della campagna.
Come vedete quel picco? Enorme era il lancio l'evento di lancio del prodotto.
I picchi successivi a settembre erano durante la campagna, quindi le conversazioni sul brand durante questa campagna erano aumentate.
Ma io posso fare di più.
Posso dire posso creare delle categorie dedicate in modo da capire se veramente se quei picchi sono relativi alla campagna.
Quindi noi abbiamo creato, per esempio col in queste campagne queste categorie cata stomizzato e abbiamo insegnato alla macchina a riconoscere.
Quindi la macchina ci ha diviso la i i contenuti di che i contenuti che parlavano, del prodotto che si riferivano al suo essere vegano, che era un prodotto di benessere.
Agli eventi di lancio a Daniela Ciccioni, che è una famosa chef vegana che aveva aveva lanciato questo prodotto insieme a un brand e in giallo sanno il bono challenge l'hashtag di campagna.
Come vedete nella parte da fine settembre in poi, quando la campagna è stata lanciata, la maggior parte delle conversazioni era inerente alla campagna, quindi vuol dire che comunque ha avuto un certo tipo di peso.
Idem posso andare a vedere i principali topi che i principali keyboard utilizzate.
Come vedete l'hashtag di campagna che sanno bon challenge in questo caso è presente in maniera preponderante grazie alla Lissi.
Infatti cosa possiamo capire per esempio il il cambiamento della percezione degli utenti sul brand del prodotto, il numero di le critiche, la voca, cioè il numero di contenuti che parlano male bene um da relativamente al brand prodotto l'incremento delle menzioni riguardante brand o prodotto in modo da valutare il buds generato gli ute, la tipologia di utenti e gli influencer coinvolti per capire se siamo stati bravi.
La campagna è stata trainante per coinvolgere, senza la nostra, senza il nostro diretto intervento, altre figure forti che magari hanno potuto dare eco ulteriore alla campagna.
Esistono poi negli anni tentativi di avere approcci un pochettino più li olistici alla misurazione, in modo da fare valutazioni più complete possibili sulle campagne influencer marketing.
Una per esempio, appunto, è lo studio sul brand lift che ha dei plus e dei malus, il plus e la capacità di concentrarsi su metriche e soft, come appunto la percezione del brand.
E ha di buono che fa questo utilizzando sondaggi, quindi in maniera diretta.
E questo ci aiuta a comprendere la visione dei dei, dei diciamo, della nostra audience target relativamente a come è cambiata la percezione del brand relativamente grazie ai contenuti generati dagli influencer.
Quindi ci permetterà, ha una dimensione qualitativa importante e fortemente inerente alle campagne influencer marketing negativo è il fatto che non tiene conto di metriche di efficacia di per comprendere pienamente l'impatto che abbiamo generato in base ai costi diciamo.
Quindi si si perde un po' per strada quel concetto di costo performance che diventa abbastanza um fondamentale Un altro approccio che sta molto e molto utilizzato ultimamente è quello del media mix modellizzato e utilizzato anche per la valutazione di altre tipologie di campagne.
La cosa buona è che sono framework di misurazioni già esistenti e compresi da molti brand, perché li usano su molte altre attività.
Quindi gli permette anche volendo, anche se io non amo perché, ripeto, si paragona spesso pere e mele ci permettono ai brand anche di fare paragoni a parità di investimento su attivazioni differenti.
Il problema è che il malus che funziona solo su larga scala e l'impatto dei creator può risultare limitato a causa spesso del del inefficienza rispetto ad altri canali, come per esempio quelli dell'advertising che sono maggiormente otti- ottimizzati a generare numeri in grande scala, come per esempio le visualizzazioni.
La misurazione basata sul C P M.
Perché piace? Perché è un metodo semplice per comprendere appunto la bontà delle attivazioni coi creator agli occhi degli stakeholder interni esterni perché facilmente comprensibili.
Il mouse che enfatizza troppo è il punto di vista su k p i è un po' troppo superficiali come le visualizzazioni, rischiando di far sembrare troppo di accomunare troppo l'influencer marketing a modelli pad l'advertising classico e rischiando di farci perdere per strada tutta quella parte di dimensione qualitativa che invece è decisiva perché ci perdiamo da tutto il trust di quelle views generate dai contenuti erne fa dai creator rispetto a un semplice video banner spinto dall'ad ultima le opzioni di misurazione su misura per piattaforme ce ne hanno molte, come per esempio molti tour di influencer marketing ce l'hanno.
La cosa buona è che sono as- nella maggior parte dei casi studiate e sviluppate specificatamente per le attività di influencer marketing, quindi ci possono dare un'ottima visione delle prestazioni um di queste campagne, spesso avendo anche dati provenienti, ovviamente anonimizzati da altre campagne per darci dei benchmark.
Il problema è che i dati a livello di piattaforma sono, se spesso un po' troppo superficiali, legati semplicemente alla dimensione social e non integrano altre dimensioni e possono essere l'incremento eh, magari della reputation o ricadute.
Per quanto riguarda per esempio, la conversione lato um obiettivi come più profondi come la generazione di lid, le conversioni simili è interessante, ma solo per obiettivi un attimino più superficiali
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