Lezione dal corso Digital Analytics
Il terzo elemento fondamentale del Google Top manager sono le variabili.
Per capire cos'è una variabile, immaginiamo di creare un tag che scatta soltanto in una specifica pagina la pagina chi siamo e per fare questo abbiamo creato un attivatore che si chiama proprio visualizzazione pagina che siamo ora.
Come fa l' attivatore a capire in quale pagina riscattare Per poter fare questa operazione deve utilizzare proprio una variabile, una quantità che, a seconda della pagina che vede l'utente cambia di volta in volta valore.
Questa quantità è proprio la variabile.
In questo caso la variabile si chiama Paige.
Su Google Manager ci sono una serie di variabili pre configurate, ciascuna delle quali viene popolata in maniera differente a seconda delle azioni che sta effettuando l'utente.
Per esempio, la variabile Pitch putt viene proprio popolata con Laura relativa che sta vedendo l'utente in ogni momento della sua navigazione, oppure la variabile urla viene popolata con Laurel completa che sta vedendo l'utente durante la sua navigazione.
In aggiunta a queste variabili ci sono numerose altre variabili integrate e Google Tag Manager che è molto conveniente attivare e poter utilizzare.
Vediamo come fare la prima cosa.
Mi sposto da questa sezione chiudendo tutto non salvo che non è É importante.
Vado nella sezione variabili vedete tag attivatori variabili queste sezioni variabili e divise in due parti una prima parte si chiama variabili integrate.
Qui ci sono tutte le variabili bil teen, Google tax manager, cioè quelle già create che io posso utilizzare sotto che invece un'altra sezione che si chiama variabili definiti dall'utente all'interno, della quale posso creare nuove variabili che possono essere utili.
Vediamo innanzitutto la parte delle variabili integrate.
Se io qua clicco su configura, accedo a una lista di variabili integrate che vedete solo alcune di queste sono placcate e io posso utilizzare sul tag manager solo le variabili integrate placcate, per cui se io voglio utilizzare qualche altra variabile, devo prima fl agganciarla da questa lista e poi a quel punto sarà disponibile nei vari meno tendina all'interno delle altre sezioni per poterlo utilizzare.
Tra le variabili più comunemente utilizzate rispetto alle variabili integrate sono queste la sezione click, per esempio una variabile che adesso andremo presto a utilizzare la variabile click text.
Io quindi a questo punto fl agg.
Per comodità Flacco anche le altre variabili che mi possono essere utili durante il resto del corso qua per poter salvare mi basta semplicemente cliccare all'esterno di questo modale e ho fatto la variabile.
Ad esempio click, urla o ancora meglio la variabile click text come viene popolata.
Ogni volta che l'utente clicca all'interno della pagina.
Questa variabile assume un valore specifico in automatico.
Per esempio, la variabile click text viene popolata con il testo che si trova all'interno dell'elemento cliccato dall'utente.
Immaginate che l'utente clicca un pulsante con scritto aggiunto al carrello.
Nel momento in cui lui clicca la variabile click text viene popolata automaticamente con la scritta aggiunta carrello.
Se l'utente clicca se qualche altra cosa, per esempio un link, il link magari ha scritto nella parte testuale clicca qui.
Per esempio All'interno dell'area Benedict ex verremmo vedremo scritto la scritta clicca qui.
Per le altre variabili è sostanzialmente la stessa cosa.
Per esempio, la variabile click urla viene popolata con la urla associata all'elemento cliccato.
Per esempio, se io ho un pulsante che se clicco, mi porta un'altra pagina quest'altra pagina a una urla e questa urla è proprio specificata all'interno del pulsante.
Se io clicca assi il pulsante la variabile click urla verrebbe volata con la urla di destinazione del pulsante.
La urla a cui io vado.
Se clicca il pulsante, quella click urla.
Questo discorso vale un po' per tutte le altre variabili.
A questo punto abbiamo visto le variabili integrate in questa sezione.
Io posso invece andare a creare variabili completamente custom in base alle mie esigenze.
Questa è un'attività leggermente più avanzata.
Vediamo quali sono le linee guida generali.
Io posso cliccare innanzitutto nuova, esattamente come tacchi attivatori.
Devo dargli un nome e tipicamente da avere un nome che sia il piu' parlante possibile rispetto alla variabile che sto creando.
Per esempio, io potrei fare una variabile che va a leggere il contenuto di un cookie e ogni volta che questo cookie viene eletto, questa variabile cambia valore sulla base di quello che viene eletto dal Tar manager.
Immaginiamo che noi abbiamo un cookie con scritto registrazione Il nome è registrazione e il valore può essere sì o no a seconda se l'utente si era in passato registrato o meno sul sito.
Allora in questo caso potrei dare un nome registrazione alla variabile.
A questo punto clicco in questa zona e vedete che anche in questo caso mi si apre una lista con tutte le tipologie di variabili che io posso creare questa parte è leggermente più complessa, quindi non centro adesso.
Nel dettaglio, però immaginiamo appunto che io voglia creare una variabile che cambia valore a seconda del cookie del valore del cookie che legge io scegliero' qui la variabile di cookie proprietario.
A questo punto mi si apre un campo.
Io qua devo specificare il nome del cookie che io voglio andare a leggere, il cui valore verrà memorizzato nella variabile.
Immaginiamo che appunto io abbia settato all'interno del braccio dell'utente un cookie che si chiama registrazione e questo cookie ha valore sì o no a seconda sull'utente era registrato o meno.
A questo punto io qui devo scrivere proprio il nome del cookie, cioè registrazione.
A questo punto, una volta che io salvo la variabile man mano che l'utente naviga sul sito ogni volta che compie un'azione, il tag manager va a leggere il valore del cookie e va a recuperare cosa c'è scritto dentro al cookie di nome registrazione.
Questo valore io poi lo posso sostanzialmente utilizzare in due modi.
Quindi le variabili, in altre parole, si possono utilizzare in due modi.
Un primo modo è per creare con daz condizioni su un tag che è esattamente quello che abbiamo fatto.
Quando abbiamo creato il tag di tipo visualizzazioni pagine che siamo qui, abbiamo creato proprio la condizione utilizzando la variabile Paige Pat e poi un criterio di merce con una condizione.
Quindi questo è un modo La variabile può essere utilizzata per creare condizioni sugli attivatori e determinare quindi quando un attivatore scatta oppure no l'altro modo con cui possiamo utilizzare le variabili, eh? All'interno di un tag.
Per esempio, io qui ho creato un tag di Google Analytics di tipo codice base.
É qui all'interno ho autorizzato una variabile.
Questa variabile si chiama impostazione di Google Analytics e questa variabile configurata per fare in modo che i dati vengano inviati proprio alla proprietà di Google Analytics, verso cui voglio effettuare il tracciamento.
In altre parole, ogni tag a dei campi che possono essere popolati proprio con delle variabili in quest'altro esempio molto veloce che faccio io potrei andare a popolare uno di questi campi proprio con un valore di una variabile che ho creato, tra cui, ad esempio, potrei mettere proprio la variabile, la registrazione che ho appena creato.
Quindi, ogni volta che scatterà questo tag, lui recupera la variabile registrazione.
Il valore in particolare del cookie.
Registrazione, come abbiamo visto prima, lo va a inserire in questo campo.
Quindi le variabili, oltre che per creare condizioni degli attivatori, possono essere anche utilizzate per popolare dei campi in maniera dinamica a seconda di quello che fa l'utente.
Io posso andare a popolare dei campi del tracciamento in maniera automaticamente valorizzata rispetto al valore che è stato recuperato da Dall'azione fatta dall'utente.
Ci sono ulteriori modi ancora per utilizzare le variabili quando voglio, ad esempio o una variabile che fa uso di più variabili.
Però questo è un caso più complesso, non centra adesso e quindi passiamo all'argomento successivo.
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