Lezione dal corso PED Social Estivo: pianificare e creare contenuti stagionali
Breve premessa strategica l'estate, oltre a rappresentare una pausa che può essere per noi consulenti per noi operatori nel mondo digital marketing, ma lo è anche per le persone che a cui noi comunichiamo tutti i giorni a cui noi vendiamo i nostri prodotti o servizi l'estate, oltre ad essere una pausa, può rappresentare un'opportunità un'opportunità nel momento in cui noi siamo in grado di recepire le mo- il modo in cui rendere il periodo estivo un'opportunità.
Infatti, se noi siamo consapevoli del fatto che durante il periodo estivo c'è un calo dell'engagement e dell'attenzione, dobbiamo essere consapevoli del fatto che la nostra strategia a 360 gradi deve essere una strategia liquida, che però soprattutto durante il periodo estivo deve un po' adattarsi a quelle che sono le dinamiche delle da parte delle persone.
Come facciamo a comprenderle perché noi sappiamo e cerchiamo di di immedesimarci su quelli che sono, diciamo um i periodi, innanzitutto che stanno vivendo le persone, ma anche quelli che sono i momenti in cui le persone sono più online e diciamo anche a livello di format contenutistici che possiamo condividere, che ovviamente sono format molto più easy rispetto magari a una comunicazione un po' più profonda, un po' più um.
approfondita che potremmo adottare durante tutto l'arco temporale.
Oltre a questo dobbiamo essere consapevoli del fatto che cala l'engagement cala l'attenzione proprio perché le persone stanno in vacanza e stanno molto meno online, a parte in alcuni momenti della giornata.
E questo non significa che la nostra strategia stia andando male, ma che semplicemente deve adattarsi a quello che è il momento del periodo.
Infatti non sono le persone a cambiare, cioè se noi vediamo che durante tutto l'anno, il nostro engagement rate è stato di un determinato livello e durante l'estate a luglio e agosto cala drasticamente, non dobbiamo pensare che sono le persone, um a cambiare o che noi stiamo procedendo per una via sbagliata, ma semplicemente, è il contesto d'uso dei social media a essere modificato, che in realtà è un contesto che poi si ritorna alla normalità, quindi è un periodo, diciamo temporalmente definito e temporalmente circostanziato, ma noi dobbiamo esserne consapevole.
Quindi, cosa considerare durante il periodo estivo per riadattare tutta la strategia editoriale? Innanzitutto che il tempo sui social c'è, ma in orari differenti, mentre prima magari uno tende a stare sui social durante la pausa pranzo, Durante l'arco della della giornata lavorativa, magari durante luglio e agosto a pranzo stai al mare, e ti connetti durante magari um la l'orario di cena in cui magari ti stai facendo la doccia prima di uscire o magari ti connetti la mattina presto.
Quindi dobbiamo essere consapevoli del fatto che gli orari di pubblicazione possono modificarsi.
C'è una maggiore fruizione da mobile, quindi tutti quei contenuti che noi, ad esempio i blog che vengono pensati per essere fruiti magari da desktop o tutte quelle newsletter o quei contenuti che vengono condivisi su LinkedIn, è normale che durante il periodo estivo andranno molto di meno, dovranno essere condivisi molti di meno.
C'è uno scrolling molto veloce e meno approfondito proprio perché le persone vogliono divertirsi, non vogliono cose troppo pesanti.
C'è un maggiore interesse per contenuti leggeri perché di base si ricerca evasione, perché comunque siamo um.
Non lavoriamo, vogliamo diciamo vedere ciò che fanno le persone perché di norma siamo persone curiose, quindi diciamo che l'estate la prendiamo più come un voglio vedere che cosa stanno facendo quelle persone oppure voglio delle risposte a delle domande che però riguardano la mia situazione attuale, ovvero il periodo estivo.
Quindi diciamo che un ad esempio un We Road che promuove i viaggi di gruppo, diciamo che il periodo estivo è il periodo clu perché le persone vogliono consigli di viaggio.
Diverso è se noi magari adottiamo una comunicazione molto approfondita e che diciamo, dà consigli o approfondisce determinate tematiche che magari d'in- d'estate non non sono, um utili, che può essere ad esempio cinque tool um per diciamo studiare di più a luglio le persone di di norma non studiano perché hanno finito magari la sessione estiva.
Quindi è cercare di adattarsi e capire quello di cui le persone in quel momento hanno bisogno e che le persone stanno facendo.
Quindi diciamo che in linea generale, quando uno deve andare a rivedere un piano editoriale e la propria strategia contenutistica innanzitutto va a pianificare, analizza i dati, modifica il tono di voce e crea e struttura anche delle attività parallele che permettono di creare quel quelle occasioni di interattività ed engagement che magari non non venivano portate avanti prima, proprio perché diciamo che una considerazione che va.
è che i social sono diventati proprio in linea generale, anche durante il periodo invernale, molto più frivoli tra virgolette, cioè meno serie, cioè c'è meno viene data molta meno importanza a una comunicazione educativa, ma molto di più a una comunicazione interattiva, cioè che coinvolge, proprio perché appunto le persone vogliono essere, cioè sfruttano i social in linea in generale come momento di evasione e quindi in qualsiasi periodo dell'anno pensare a de- delle attività parallele per creare engagement e interattività è fondamentale.
Quindi, per quanto riguarda tutta la parte di pianificazione, quindi cosa fare per, affinché la parte di pianificazione, quindi di strutturazione di un piano editoriale venga fatta nel modo migliore.
Innanzitutto, rivedere la frequenza di pubblicazione, cioè se noi siamo abituati ad avere una frequenza di pubblicazione di quattro post a settimana, di una pubblicazione di ogni giorno 11 contenuto che può essere declinato come storia o come post, diminuiamo la frequenza di pubblicazione, proprio perché se noi sappiamo che gli algoritmi di base, tendono a cannibalizzare quelli che sono i contenuti più noi ne pubblichiamo in meno view in meno engagement hanno più meno possibilità hanno di essere visti.
Quindi questa rincorsa alla content creation spasmodica durante il periodo estivo può essere rallentata proprio perché tanto le persone sono stanno meno online, quindi piuttosto che pubblicare quattro contenuti uno ne pubblica due 3, che comunque mantengono alta l'attenzione da parte delle persone e diciamo il ranking del nostro profilo, ma che però sono comunque vengono.
Contro comunque ha un calo di um di online di essere online da parte delle persone.
Schedulare i contenuti in anticipo, sia se noi gestiamo la comunicazione per noi stessi, ma che lo facciamo per altri, il periodo estivo prendiamoci una pausa per evitare che poi a settembre ripartiamo con un burnout e voglia di lasciare il lavoro.
Quindi scheduliamo i contenuti in anticipo proprio perché questa diminuzione della frequenza di pubblicazione, ci porta a poter creare molti più contenuti proprio perché ne abbiamo meno da- da realizzare in linea generale.
Inserire contenuti evergreen, ovvero contenuti che ben si adattano al periodo oppure un, cioè contenuti che in qualche modo vi permettono di fare blogging o storytelling di quello che state facendo, quindi prevedere anche blog, delle dei vostri viaggi, vlog di quello che state facendo, che, Quindi non seguono una una calendarizzazione super precisa, ma che si adattano un po' a quello che voi state facendo o quello che, che il vostro brand, anche magari se vendete prodotti o servizi, portare i vostri prodotti con voi per raccontarli da un altro punto di vista o con scenari differenti può essere un'idea.
E poi modificare il peso contenutistico dei macrotopic.
Se avete seguito il corso del piano editoriale saprete che, un piano editoriale prima di essere strutturato attraverso i microillar prevede la definizione, di macropillar, ovvero contenuti identitari, educativi, interattivi, commerciali, ispirazionali.
Se la vostra strategia contenutistica prevede la condivisione di tanti contenuti educativi, magari durante il periodo estivo si può dare un peso contenutistico maggiore a contenuti interattivi o identitari che quindi o che fanno creare un'interazione o che vi permettono di raccontare quello che fate in modo tale da da appunto alleggerire un po' quella che è la vostra comunicazione rispetto a una comunicazione molto più approfondita che magari verrà ripresa a settembre.
Quindi se riprendete l'Excel che è stato condiviso all'interno del corso e che potete poi recuperare dopo il webinar, diciamo che a livello generale uno prevede questi macro topic piuttosto che andare su un peso contenutistico maggiore per quanto riguarda i contenuti.
um educativi, quindi quelli informativi, andate maggiormente per contenuti che possono essere interattivi o identitari o anche extra, quindi prevedere proprio un piano editoriale che esula da tutta la vostra strategia contenutistica in linea generale, ma che prevede la creazione e l'individuazione proprio di nuovi format da poter portare durante il periodo estivo e che quindi sono molto più vicini a quello che che ha alle persone.
Poi per quanto riguarda diciamo un focus specifico sulle singole piattaforme, se fate personal branding oppure avete un brand B to B, un progetto B to B e quindi sfruttate tanto LinkedIn.
Se pubblicate tanto su LinkedIn abbassate in linea generale la frequenza di pubblicazione, magari rimanendo su una giorno di pubblicazione di lunedì, martedì o mercoledì, quindi tre volte a settimana piuttosto che magari avere una frequenza di pubblicazione tutti i giorni perché perché di base anche durante il periodo estivo le persone comunque non è che stanno in vacanza tutto il tempo, vanno in ferie, però sono comunque operativi di norma uno magari sta più su queste piattaforme professionali, i giorni della settimana in cui ha più carico di lavoro.
Quindi concentratevi magari su questi giorni di pubblicazione.
Provate ad inserire più contenuti identitari dove condividete le vostre riflessioni personali sul tempo libero, sull'importanza delle ferie, sull'importanza del riposo, proprio perché, le persone durante il periodo estivo magari stanno al lavoro e dicono che palle, vorrei troppo stare al mare.
Quindi il fatto che voi condividete comunque riflessioni che che ispirano o comunque creano dibattito intorno a queste tematiche possono essere un ottimo modo per farvi scoprire e poi evitate contro.
troppo tra virgolette pesanti, cioè contenuti che danno quelle quel quel diciamo quell'approfondimento troppo approfondito, appunto, che in quel momento anche su LinkedIn non non è necessario che potreste magari riportare a settembre, mentre piuttosto su LinkedIn concentratevi anche lì, sebbene sia una pro- una piattaforma professionale rivolta a un settore B to B, appunto cercare comunque di Rimanere sul leggero anche in questo caso.
Per quanto riguarda Instagram invece che comunque è una piattaforma in cui poter raccontare e mostrare anche voi stessi, cercate di raccontare di più la vostra vita privata o comunque, a cercare di inserire anche i blog per quanto riguarda i viaggi o quello che state facendo durante il periodo estivo, perché comunque, sempre venendo incontro a quello che è un bisogno intrinseco da parte delle persone di essere curiosi di sapere quello che una persona o un brand sta facendo, cercate anche lì di soddisfare questo bisogno intrinseco.
Modificate la percentuale di pubblicazione dei contenuti educativi.
pesanti e prediligete quelli più leggeri.
Quindi se lei ad esempio, se prevedete appunto tanti contenuti del genere o li rendete un po' più leggeri, un po' più easy anche a livello di hook, oppure doveteli proprio, cioè riportateli a settembre e poi cercate di adattarvi a ciò di cui le persone hanno bisogno a livello di tematiche.
Cioè se voi che ne so, vendete prodotti per cani.
Cercate di soddisfare a quella domanda da parte delle persone durante il periodo estivo, quindi quali sono, che ne so, il cibo per cani, se il tuo cane mangia è inappetente durante il periodo estivo, o ancora se siete una nutrizionista date consigli su cosa mangiare diete equilibrate, durante il periodo estivo, quindi cercate anche di adattarvi a quelle che sono le domande sia latenti che esplicite da parte del vostro, Target ideale.
Lato TikTok invece, modificate dopo un'analisi dei dati, gli orari di pubblicazione, che poi in linea generale questa può essere un consiglio um, Che potete seguire anche su Instagram per dirigendo gli orari in cui la gente è dentro l'applicazione proprio perché TikTok, ma in realtà anche Instagram se vede un picco di interazioni nel momento stesso in cui voi condividete un contenuto vi boosterà quel contenuto di conseguenza.
Quindi condividere un contenuto, pubblicare un contenuto durante le per- nel momento in cui le persone sono più online vi permette anche di avere insight.
migliori.
Provate a seguire di più i trend, sempre in ottica di rendere la comunicazione un po' più spicciola, un po' più easy, un po' più frivola.
Ci sono tantissimi trend che partono d'estate e che voi potreste replicare, ovviamente adattandoli al vostro tono voice e personalità e poi rendete i vostri contenuti più easy.
Quindi in linea generale, cercate di rendere la comunicazione molto più interattiva e semplice.
Per quanto riguarda la parte di analisi dei dati.
Meno focus su conversioni dirette accettare che la riccia e l'engagement subiranno un'impennata in negativo e fare benchmarking con i competitor.
Quindi è importante che capite anche i vostri competitor quello che stanno facendo cosa come stanno andando rispetto a voi per cercare di capire se il mio competitor è cresciuto dell'uno per cento rispetto a quanto ho fatto io.
Va benissimo, invece è diverso se io invece mi sono fermata a livello di crescita, mentre i miei competitor sono cresciuti del 10 percento significa che qualcosa lì non sta andando.
Però, se per avere comunque un'idea chiara se la vostra strategia è la vostra strategia essere sbagliata oppure semplicemente il periodo, analizzate come stanno andando anche i vostri competitor, soprattutto i migliori, affinché facciate un'analisi e un benchmarking che vi permetta di capire che non è la vostra strategia essere sbagliata.
Poi, per quanto riguarda invece il tono di voce, cercate di utilizzare colto action più partecipativa e coinvolgenti, quindi se vedete che c'è un in- un una diminuzione dell'engagement rate, cercate di sfruttare questo periodo per coinvolgere maggiormente la vostra community, magari chie- chiedendo cosa stanno facendo loro del periodo estivo, cosa ne pensano su un determinato tema, cosa vorrebbero vedere a livello della vostra strategia editoriale, cioè prendete anche il piano editoriale estivo come un momento di pausa in cui analiz, anche questi microdati e fare social listening in prospettiva di un nuovo inizio a settembre, cioè potresti anche sfruttare il periodo estivo per chiedere alle persone cosa non vi è piaciuto quest'anno, cosa vorreste vedere di più sul mio profilo, a partire da settembre, in modo tale da sfruttare questo periodo un po' di pausa, un po' di break, per creare e rivedere la strategia editoriale, visto che settembre, sebbene non sia l'inizio del nuovo anno, però da tutti viene visto un po' come un nuovo inizio come una ripartizione.
Copi più brevi e più colloquiali perché le persone di so- di solito magari scrollano sotto al sole sotto al sole il telefono non si vede bene, cioè le cose non si vedono bene, quindi evitate modi di testo o roba troppo scritta troppo complessa per ridirigete copi più brevi, più colloquiali, più easy da leggere anche sotto al sole e sotto l'ombrellone.
Poi, per quanto riguarda invece tutta la parte di attività parallele, quindi tutto ciò che può essere fatto parallelamente.
a tutta la parte di strategia editoriale, che però può essere condivisa poi e raccontata nel vostro piano editoriale.
Innanzitutto sfrutta maggior focus su tutta la parte di community management e comment management.
Quindi, come dicevamo, cercate di coinvolgere la community, partecipate alle loro conversazioni e rispondere ai commenti.
Prendete proprio questo momento per ri- risvegliare la community che magari durante l'arco dell'anno vi ha seguito, ma che, sta lieta e dormiente, e portate avanti una strategia di content management, cioè, se pu- pubblicate di meno, magari sarete meno online, sfruttate questi momenti di pausa per andare a commentare, Profili di brand affini o di personal brand affini che possono essere diciamo, vostri competitor a livello di attenzione.
Quindi magari se vendete prodotti di skincare, andate a commentare i profili di Beauty expert, vi permette di raggiungere comunque persone in, Target perché le persone valu- valutano il vostro commento di valore e quindi dicono ah che figata, non conoscevo questo brand e lo seguo, quindi sfruttate questo momento di pausa a livello di content creation per fare comunque comment management che a livello di community management a livello strategico comunque funziona.
Pensare a delle rubriche estive temporanee, quindi rubriche che vengono portate avanti solamente um nel periodo estivo, programmare iniziative di Figital per coinvolgere la community, ma anche migliorare la vostra awareness.
Che comunque è un qualcosa che funziona sempre, che poi a livello di storytelling potete raccontarlo come contenuto identitario, e pensare all'attività o teaser per la ripartenza a settembre, quindi magari, creare hype soprattutto durante le ultime due settimane di agosto in prospettiva di un nuovo inizio a settembre.
Poi, per quanto riguarda la parte di comment management, appunto, i brand sui social è richiesta sempre di più la partecipazione.
Questo qui era il commento di questa agenzia di comunicazione che aveva risposto sotto a un un post di un'altra agenzia di comunicazione.
Quindi loro invece di vederlo come competitor, in realtà lo vedono come spazio per migliorare la propria visibilità.
Perché? Perché di solito le agenzie.
di comunicazione sono seguite da professionisti o comunque da potenziali da post prospect.
Quindi loro commentando il post di loro competitor, ma dando valore non criticandoli, riescono comunque ad acquisire visibilità e magari su LinkedIn le persone possono seguirli.
Quindi la stessa cosa potreste fare voi e sfruttare questo momento proprio per fare comment management che di solito magari uno tra le 10001000 attività del quotidiane durante le giornate non fa.
Come dovrebbero essere le rubriche estive, invece per quanto riguarda la strutturazione di rubriche estive devono essere brevi, scalabili con una struttura fissa e semplice da replicare, interessanti e coinvolgenti per le persone con un hook anti scrolling, ad esempio, durante il periodo estivo può essere fatta la rubrica letture da fare sotto l'ombrellone o film da vedere sotto l'ombrellone.
Oppure um potrebbe essere che ne so, um la checklist prima di creare di fare una valigia, quindi cosa portarvi in valigia, quindi pensare proprio a delle rubriche extemporanee, fatte solamente per il periodo estivo.
um Questi possono essere invece contenuti in trend che riprendono un po' quelli che sono, I trend del momento e che sono diciamo vicini a quelli che possono e che possono comunque portarvi viralità, per esempio.
cioè Queste qui, possono essere contenuti proprio che um più in ottica interattiva magari, che sfruttano un po' quelle che sono le tendenze del momento e ciò di cui le persone hanno bisogno, questo può essere un blog.
um Questo può essere un blog, oppure questo qui può essere un format interattivo in cui chiede sei pronto per le vacanze, um e chiede alle persone cosa faranno durante le vacanze oppure non so se.
Sino.
Tutto può essere fatto che ne so, um per un brand di abbigliamento, un brand che vende prodotti per i capelli, un brand che vende prodotti di skincare o di o di beauty o di make-up, che lo fate vedere in maniera un po' più easy, piuttosto che magari troppo pesantona.
O ancora contenuti interattivi possono essere.
i seguenti che quindi creano più coinvolgimento, parlano del vostro prodotto e del vostro servizio, però sono molto più interattivi, quindi l'obiettivo ultimo, è creare interazioni e migliorare l'engagement.
Poi c'è tutta la parte di attività figida, quindi attività che esulano dai social ma che possono essere raccontate sui social, Perfette per il periodo estivo, ad esempio interviste, quindi andare al mare e fare interviste che comunque è un format che sui social funziona molto bene, per riprendere un po' il format delle interviste imbruttite delle interviste imbruttite, o che ne so, distribuire sample, la strategia di Red Bull è strutturata intorno a quello per migliorare la la propria reputation e awareness soprattutto, Pensare di distribuire dei sample intorno alle piazze o comunque nelle zone in cui il vostro brand è presente, il vostro brand store è presente, e farlo conoscere e raccontare questa cosa e queste experience sui social.
Creare campagne di attivazione figital o di guerriglia, in cui appunto le persone possono farsi i selfie, che ne so, al mare, possono essere metti uno specchio e vicino allo specchio, metti il nome del tuo brand e fai, um quanto è bella la vita se um um quando sei al mondo, e metti il nome del tuo brand vicino, le persone si fanno la foto e magari seguono il tuo il tuo brand, perché magari metti un QR code, oppure che ne so, um.
filtro blu se vendi i prodotti per la protezione solare fatti una foto per vedere come per proteggerti anche dal sole, anche se non è un prodotto, cioè qualsiasi qualsiasi cosa che può essere fatta che attiva le persone e permette alle persone di fare contenuti e scattare contenuti che possono migliorare la tua conoscenza da parte del tuo brand o ancora queste campane di guerriglia, cioè possono essere fatte e che hanno a livello di effort 0 che possono essere raccontate all'interno del vostro piano editoriale.
um.
Ovviamente riadattandola a quella che è la vostra comunicazione.
Poi consigli finali.
Cambia tempo e tono dei tuoi contenuti, quindi se tu sei abituata a pubblicare alle nove piuttosto che pubblicare alle nove magari vedi che, le persone si connettono più verso l'ora di cena, pubblica in quel tempo e soprattutto il tono, se sei abituata a comunicare in maniera super istituzionale e super pesantona, cerca di rendere la co- tua comunicazione molto più semplice e più diciamo frivola, come dicevamo.
Alleggerisci la forma non il messaggio, cioè, se tu comunque hai come vision quella di sensibilizzare rispetto a determinati topic, continua a farlo.
Però alleggerisci la forma, cioè comunica determinati topic e determinati temi in maniera molto più semplice, in maniera molto più snella.
Poi cogli l'occasione per raccontare il dietro le quinte, quindi sfrutta questo periodo per raccontare quello che c'è dietro al tuo progetto, al tuo brand, proprio perché le persone hanno bisogno di creare relazioni, di scoprire quello che c'è dietro e quello che normalmente tu non racconti, quindi sfrutta proprio questo momento per raccontare quello che c'è dietro, e il behind the scene che poi puoi diventare un format identitario che magari ti porti avanti tutto l'anno.
Mantieni il pubblico attivo con interazioni leggere, cioè magari potenzialmente se tu, s- durante l'arco dell'anno condividi tre post a settimana, e poche storie, magari potresti declinare il pad man- mettendo, dando più importanza alle stories e quindi a creare interazioni e momenti di interattività piuttosto che, Farlo attraverso i post, proprio perché tanto comunque le persone coi post, quella diciamo la riccia del post sarebbe comunque più bassa, quindi perché sprecare tempo e forze, la creazione di un post che comunque ve- verrebbe visto da meno persone, prepara il terreno per il lancio post estate, quindi, come dicevamo, sfrutta agosto per che ne so, creare teasing per il lancio di nuovi prodotti, per le ripartenze, anche per dare consigli a livello di produttività generale che può essere sfruttata e um, E che in linea generale um magari può può essere utile per le persone um e che um che diciamo stimola da parte delle persone il fatto di seguirti, no? Perché tu in qualche modo stai già anticipando quelli che sono um che sono i loro bisogni, le loro i loro desideri.
E poi ho realizzato questo template per voi, Che sono praticamente 100 idee totali, quindi 50 idee per il mercato B to B e 50 idee per il mercato B to C.
Scusate al contrario che poi ve- vi verrà condiviso dopo il webinar e che voi potreste riadattare a livello comunicativo, ad esempio, B to C, focus in sui prodotti che porto con me in valigia, può essere un'idea di rubrica, quindi cosa portare in valigia con me se vado alle Maldive o al mare o vado in montagna o vado, um in um in trekking o in campeggio, può essere una tipologia di rubrica che potenzialmente potreste declinare per tutti i settori, e per tutte le tipologie di prodotto.
Fate.
vendete prodotti di makeup.
Quali makeup portare se vado al mare o se vado in montagna, quali makeup oppure quali capi di abbigliamento portare se vado in montagna o al mare, quali prodotti portare se vai al mare in via Zello potresti fare per qualsiasi cosa.
Quindi 1000 idee di 50.
di contenuti se vendete prodotti e quindi vi rivolgete a un mercato B to B, detto sì, ma anche 50 idee di contenuti da condividere se vi rivolgete a un mercato B to B.
Quindi tu di tipo di vacanzie, oppure tu di cosa sta cosa sta facendo il team durante l'estate e quindi racconti diciamo le ferie del del project manager, le ferie del, Del del Facebook A specialist le serie del copywriter e così via.
Se si è un'agenzia di comunicazione che potenzialmente questa tipologia di contenuto può essere fatta e comunque rubrica può esser fatta per qualsiasi tipo di azienda e e niente.
Poi tanto questo qui lo riceverete come link e e nulla.
Quindi direi di passare al Q and A.
Quindi ricondivido questa scheda qui e vado a leggere le domande se ci sono state allora.
Rocco, lato di svegliare la community, magari anche essere più attivi nelle stories conversando con loro in modo naturale, esatto, cioè tu puoi farlo sia, pensando a dei pillar contenutistici più interattivi come quelli che abbiamo visto, quindi contenuti che, in qualche modo stimolano molto di più l'interazione, ad esempio, questi contenuti qua.
cioè invece di promuovere il tuo prodotto, In maniera più commerciale, lo puoi fare, promuovendo condividendo questa tipologia di rubriche qui, che quindi hanno l'obiettivo specifico come col to action di far co- di far commentare le persone.
Oppure di farli rispondere a determinate domande oppure di farli partecipare a quiz.
Idem lo puoi fare um f- um attraverso le stories, quindi stories più interattive in cui chiedi alle persone cosa state facendo oggi io sono andata al mare, e voi cosa state facendo, oppure oggi porto il mio prodotto insieme a me al mare, um e voi um come lo co- dove lo portereste, quindi più, Modi per, per appunto fare interagire le persone, perché magari se, diciamo come abbiamo visto prima, se durante il periodo estivo c'è una diminuzione dell' engagement rate, potreste sfruttare proprio il periodo estivo per recuperare tutte quelle persone e migliorare comunque l'engagement rate proprio perché il focus è, creare interazione, che creare un'occasione di scambio, di commento, di um di portare le persone appunto a commentarvi e a farvi commentare.
E spero di aver risposto alla tua domanda.
Anche tipo le stories, può essere carino, con far vedere un po' quello che voi state facendo nell'arco della giornata, quindi, che ne so um oggi sono andata al mare e quindi questo porta poi le persone a dire ah che carino, fammi condividere anche a me quello che che che sto facendo.
Se avete altre domande o dubbi o perplessità, fatemi sapere, cioè scommentate anche tranquillamente qui sotto.
um Ma non ti sembra chiare Claudia, non ti sembra che ci sia già tanto di questo? Dipende perché molti brand, Allora o all'estate smettono proprio di pubblicare, cioè.
Ah.
Okay, ma non ti sembra? Ah, certo, ovvio che ci sta.
Infatti uno prende a livello non dovremmo cercare di inventare qualcosa di nuovo assolutamente.
Cioè uno prende ispirazione da quello che gli altri fanno e che ha sempre funzionato, cercando di riadattarlo a quello che è il tuo brand, il tuo personal brand, a quello che è la tua missione, la tua visione, cioè non per forza quello che fa una Red Bull, cioè di portare gli assaggi delle bevande in giro funziona, però magari se tu sei a un bar.
e vuoi farti conoscere piuttosto che rimanere um diciamo confinato entro le tue mura, magari potresti sfrut- e se magari 11 locale che sta vicino al mare, potresti sfruttare quel momento per distribuire, che ne so, limonate gratis um al mare durante quando fa più caldo oppure um se hai un centro ottico che si trova vicino al mare, piuttosto che fare i shooting all'interno del tuo store vai e li fai con lo sfondo del mare, perché così adatti anche il trattamento fotografico e comunicativo al periodo e agli spazi che le persone stanno vivendo.
È normale che queste qui sono referenze contenutistiche.
Però per farvi capire che molto spesso le persone durante il periodo estivo è che o smettono di pubblicare e quindi muoiono.
Però così poi recuperare.
a settembre è molto più difficile oppure mantengono la comunicazione della strada genitoriale, come facevano durante l'altro l'altro periodo del tempo.
E così però a rischio qual è che c'è una diminuzione dell'engagement.
uno pensa che stia andando in una maniera sbagliata o stia percorrendo la strada sbagliata e quindi va nel pallone.
Invece no, è semplicemente capire che una strategia è liquida e va adattata al periodo.
ecco pure l'agenda delle vacanze con i migliori modi di per divertirsi può essere una rubrica che tu porti avanti, durante tutto l'arco del delle dell'estate, no? Quindi che ne so, ogni settimana dai il consiglio della settimana per divertirti di più, visto che tu ti occupi di benessere.
um.
um Questo potrebbe essere appunto uno deve sempre capire quello che è il proprio obiettivo, e poi um far far capire quello che è il um cioè e e cercare di adattare quello che è il proprio obiettivo a livello comunicativo generale, al periodo estivo.
um Okay.
Direi, se non ci sono domande, magari possiamo andare più nello specifico su quelle che sono le idee che abbiamo messo, no? Ad esempio qui ci sono 50 idee che uno prendetele come input generale, ma che poi uno può diciamo riadattare e ripersonalizzare in base alla tipologia di business che ha al target a cui si rivolge al tipo di prodotto che vende al tipo di servizio che offre, ad esempio.
Cosa porto con me in vacanza, se un personal brand è top.
Però ovviamente se io sono una persona che ha come target, um altri social media manager o comunque persone che lavorano nel digitale, potrebbe essere carino fare la bucket list dei um dei libri che porto con me in vacanza e che mi aiutano per la mia crescita e che magari possono essere di ispirazione a tutte a tutte le altre persone che fanno come me, oppure self care self care estivo.
Se vendo prodotti.
per la pelle, self care estivo, potrebbe essere che uno fa fa leva su quelle che sono, diciamo le mancanze estive o ad esempio d- durante l'estate uno di solito si brucia, quindi come prendersi cura della tua pelle anche quando vai al mare? Oppure sono un personal trainer, Come allenarsi anche quando sei in vacanza? 61 nutrizionista, come continuare la dieta o comunque Seguire con un'alimentazione sana anche quando vai in vacanza.
Poi le modalità contenutistiche di cui- con cui sviluppi il contenuto, ovviamente, uno lo fa nel modo in cui si sente più affine a livello proprio um di di creazione contenutistica.
Però diciamo che l'obiettivo di quel contenuto è dirti come prenderti cura di te durante il periodo estivo, ad esempio tu um.
Claudia.
Visto che ti occupi di benessere potenzialmente potrebbe essere.
um Come essere felice anche durante il periodo estivo e quindi ogni giorno, magari per 30 giorni, fai la challenge o condividere dei contenuti su come essere felice anche nel periodo estivo oppure, come sfruttare il periodo estivo per raggiungere diciamo un bel, Essere personale migliore.
Questo lo fai adattandolo appunto al tuo obiettivo contenutistico, cioè il tuo obiettivo a livello magro e a livello di business è essere felice, no? Quindi è far sentire le persone più felici.
Giusto? Quindi um miglioramento personale, quindi come migliorare a livello personale.
Quindi durante il periodo estivo tu potresti dare, 30 consigli, uno al giorno durante tutto luglio, per sfruttare il periodo estivo per m- per diventare una persona migliore, migliore in vista del ri- rientro al al lavoro a settembre oppure, cioè ovviamente tu consigli di cose da vedere non è affine a quella che è la tua comunicazione, questa è un'idea che ovviamente in base al tuo obiettivo deciderai di adattare oppure no.
Nel tuo caso, il tuo po- i tuoi diciamo contenuti che puoi promuovere sono, l'abitudine che non molla in vacanza.
Cioè io so che il mio obiettivo è quello di portare le persone a migliorarsi, al migliorarsi personalmente.
Quindi io in primis sono una persona che tiene cura al proprio miglioramento personale.
Quindi magari io condivido l'abitudine che non mollo anche in vacanza.
Affinché io sia felice mentalmente, personalmente, lavorativamente parlando.
Oppure posso fare la summer challenge, chiamarla, la summer challenge per il proprio um self improvement, per la pro- per il proprio miglioramento personale e quindi fai proprio dei dei diciamo dei um, Delle mini challenge per farti stare meglio mentalmente, che poi è la stessa cosa che tu magari fai offline, però la riadatta a livello contenutistico online.
um Esatto, ad esempio, obiettivi di cambiamento e miglioramento personale nel periodo estivo, le opportunità dell'estate, esatto, co- come sfruttare l'estate per migliorarsi e questo potrebbe essere un pillar contenutistico che tu porti durante l'estate.
Perché magari il tuo il tuo target, cioè le persone che si rivolgerebbero a te come professionista, hanno come obiettivo quello di migliorarsi personalmente e quindi di sfruttare questo periodo per migliorarsi.
Sai che magari il periodo estivo a livello di pain point, è che magari uno si lascia più andare, um oppure um non non tiene conto di se stesso.
Capisci che magari questo è un suo una sua mancanza, cerca di capire questa sua mancanza e di adattare il contenuto in quest'ottica qui, ad esempio l'atto di gentilezza quotidiano senza possibile tornaconto.
Qui, cioè tu devi sempre declinarlo nel nella prospettiva e dal punto di vista della persona a cui tu ti rivolgi e che potenzialmente si può rivolgere a te come professionista.
Quindi un contenuto che potresti fare è il consiglio dell'estate come rendere la gentilezza un atto quotidiano oppure come rendere la gentilezza un qualcosa che ti fa star bene oppure la gentile il tema della gentilezza, perché la gentilezza è un qualcosa che ti fa star bene.
um anche senza ricevere nulla in cambio.
Oppure, se lo vuoi declinare come challenge, la challenge dell'estate.
Prova a fare qualcosa per qualcuno senza l'ansia o la paura di ricevere qualcosa in cambio.
Vedrai che ti fa star bene.
Io che sono il tuo target lo provo a fare effettivamente mi fa star bene, dico cavolo, Claudia.
È davvero una professionista o comunque mi chiedo di lei perché è vero che quello che ha detto ha funzionato per me.
Non so se è chiara la prospettiva che uno deve assumere, è sempre la prospettiva della persona, cioè devi fa- devi capire, medesimarti, empatizzarti con quello di cui quella persona ha bisogno, o che comunque può trovare utile grazie a te.
E quindi grazie a te, lei ha trovato utile questa cosa, quindi la la sfida della gentilezza.
Cerca di adattare appunto la challenge challenge in quest'ottica qui.
Cerca anche un tema di cui parlare, quindi appunto te tema gentilezza perché sai che è un tema caldo, adatta tutto di conseguenza.
L'importante è che non è che sparisci, cioè cerchi sempre di assumere la prospettiva del da parte delle persone.
Nel tuo caso appunto potrebbe essere la cialla ingestiva, quindi sulla gentilezza, come um cioè è normale che uno poi deve sempre cercare di chiarire a livello generale qual è il proprio guai, cioè la propria visione, la propria missione, qual è il proprio obiettivo proprio ultimo a livello progettuale, nel tuo caso di personal branding, nel caso invece dei brand di b- dei brand, no? E intorno a quello adattare ovviamente tutta la strategia contenutistica.
Quindi, ad esempio, sempre per far leva, cioè riferimento sul tuo progetto, no? il tuo obiettivo è quello di far star bene le persone.
Perché e quindi qual è il bisogno da parte delle persone per cui vorrebbero rivolgersi a te e che magari non sono felici.
E quindi tu, adattando il periodo estivo, potresti strutturare tutto il periodo estivo, o che ne so, la sfida su come s- diventare felici in 90 giorni.
Oppure um come portare la gentilezza a essere un qualcosa che ti rende felice se lo vuoi fare più specifico su un determinato tema.
oppure quali sono le abitudini che ti renderanno felici e quindi lo declini come contenuto interattivo.
Quindi tu dici il problema è che nel mio caso si tratta di cedere un metodo per migliorare costantemente le proprie aree della vita in modo equilibrato e questo è declinare questo metodo, nella tua strategia contenutistica tro- truccando diversi angoli comunicativi.
Ogni professionista avrà un metodo differente.
Tu attraverso la tua strategia contenutistica dovresti dare quel trick, quel quel quel quella pillola che grazie al tuo metodo fa star bene le persone.
Perché? Perché diciamo che il pain point per cui le persone si dovrebbero rivolgersi a te, è che non sono felici della propria vita e quindi si cercano un professionista, che lo accompagna nel miglioramento della propria vita.
Quindi questo miglioramento come uno lo adotta, come uno lo porta avanti grazie al tuo metodo.
Quindi, tu sai che le persone sono infelici, um nella propria famiglia, cioè non sono, tu dici area personale, famiglia, ambiente, relazioni, finanza a scopo più alto, m- macrocategorizza questi topic e partendo dalla dalla mancanza da parte delle persone.
esempio, non sei soddisfatto della tua vita lavorativa, ecco quello che puoi fare per migliorare la tua vita lavorativa.
Non sei soddisfatto del rapporto che hai con tuo padre, ecco quello che potresti fare per migliorare questo rapporto.
Non sei soddisfatto del um del della tua vita in generale, ecco quello che puoi fare per soddisfarlo.
cioè tu a livello contenutistico io lo declinerei molto in questo modo.
E e s- e strutturerei dei format e dei delle rubriche che in qualche modo rispondono a questa necessità.
Non so se è chiaro.
Ovviamente durante il periodo estivo lo renderei un po' più easy.
Quindi in maniera un po' più interattiva piuttosto che pesantona.
Proprio perché le persone appunto stanno all'estate e quindi vogliono più leggerezza.
Però io diciamo che tutta la strategia contenutistica che se dovessi, gestire il tuo personal brand è strutturarla intorno a quelle che sono le problematiche che una persona vive e come tu come professionista, grazie al tuo metodo puoi, metodo puoi risolvere, quindi, farti come angolo comunicativo su quello che è una mancanza attuale da parte delle persone, E lo declini di conseguenza, è il problema è come tu, cioè il problema è che si rischia sempre di essere pesanti, in realtà no, perché è sempre il modo in cui tu tratti una determinata tematica e su questo tema ti dico, prendi come riferimento Serenis no, che si occupa di psicoterapia.
La psicoterapia può essere affrontata in d- in tantissimi modi differenti, puoi far leva su una mancanza, su un problema, su un su tanti modi, ma il modo in cui tu affronti quella tema- quel problema che lo rendi pesante oppure no.
Quindi è quello, cioè la psicoterapia, pure la psicoterapia, tu quando vai dallo psicologo vuoi piangere, puoi deci- cioè vuoi puoi ridere, puoi dire quanto sono stato scemo oppure puoi sentirti ancora più sopra sopraffatto dalle emozioni.
Loro attraverso la loro strategia contenutistica sanno che diciamo, Le emozioni che una persona vive sono queste e quindi cercano di farti sentire meglio, anche attraverso un singolo contenuto meglio, ti strappano un sorriso, ti fanno stare felici, e questa è la stessa cosa che dovresti fare tu.
Quindi studiati molto bene la la comunicazione di Serenis perché secondo me potresti trovare molte affinità.
Loro ovviamente più a livello, anche perché poi alla fine la psicoterapia ti porta a miglio- a essere migliore, no? E quindi a sentirti migliore, quindi la stessa cosa dovresti fare tu a livello comunicativo.
Spero di aver risposto alla, alla tua domanda.
Vai, poi mi farai sapere se funziona.
.
Non so se ci sono altre domande da parte delle persone.
E almeno così vediamo rispondo super super Claudia vai quando vuoi e così poi vi lascio andare a s- maniucchiare se non ci sono qualsiasi tipo di domanda che mi viene in mente anche a livello personale che esula dal discorso piano editoriale, tutto, cioè più ovviamente no, sempre a livello piano editoriale però che esula dal discorso di strategia editoriale Focus estate.
altrimenti.
Non so tu Claudia se avevi qualcos'altro che qualche dubbio.
Sì.
Okay comunque in chiusura per concludere così rimaniamo entro i 50 minuti.
Vi dico che ho registrato lunedì, quindi pochi giorni fa.
Un co- un nuovo corso su learn.
um Questa volta si parla proprio di social media strategy, quindi strategia generale e quindi l'approccio strategico che uno deve assumere nel momento in cui va a definire un piano editoriale.
Proprio perché il rischio qual è? Che molto spesso uno cade molto sul sul contenuto e quindi su quello che deve fare, ma molto s- cioè è molto più importante capire um il perché uno fa una determinata co- uno fa una determinata cosa e come fa e solo dopo viene il come, no? Uno deve sempre capire il perché.
Quindi abbiamo registrato questo corso su, l'approccio strategico che una persona deve avere nel momento in cui, Va a strutturare un piano editoriale e una strategia editoriale che può essere multicanale, omnicanale, solo f- August su un singolo canale, um um e nulla, uscirà penso a giugno e e questo, um Okay, allora rispondo a Rocco, allora vado un po' fuori topic, sto organizzando un evento con il mio progetto e stiamo cercando sponsor.
Ha senso fare una storia opposta per invitare chi vuole contribuire all'evento? Certo, ovvio, è è normale che dipende quanti follower hai e quante persone ti seguono, cioè se hai due follower e la pagina diciamo è nata da poco, non so quanto senso abbia, cioè piuttosto la.
Andrai su altri canali magari più offline, o magari attivare delle campagne di advertising.
Però sì, di base se sei sa- tanto seguito e comunque hai già un progetto avviato, why not? cioè comunque sono touch point super utili per farlo.
Considera, su questo tema qui, ti po- ti porto proprio un esempio che abbiamo fatto con un centro ottico um, um Abbiamo strutturato una serie di eventi in cui il centro ottico diventa un po' uno spazio ricreativo dove coinvolgere altri professionisti, che si rivolgono potenzialmente allo stesso target di questo centro ottico, perché questo centro ottico è un po' una boutique, quindi ha occhiali super ricercati, che comunque costano un sacco, cioè montatore che partono minimo da 300 €, e che quindi si rivolgono a un target alto spendente che tiene la propria forma estetica e che tiene comunque ad avere un qualcosa di ricercato.
Organizzando, abbiamo organizzato questi eventi, appunto, che ne so, per Pasqua abbiamo fatto insieme a una floral floral designer, un centrotavola pasquale rivolto a tutte le donne che vogliono appunto fare una cosa un po' più carina in in vista di Pasqua.
Per l'evento, cioè per organizzare questi eventi, invece di andare, cioè invece di trovarlo lì noi abbiamo proprio fatto delle storie per col tuo um nuovi partner da coinvolgere per creare questi format qui e ci è arrivata ad esempio, una um una nutrizionista e quindi faremo a settembre un evento con una nutrizionista per um rivedere come ritornare in forma- um dopo l'estate, perché comunque è un qualcosa.
che potenzialmente può interessare.
Abbiamo fatto un evento con un um con una consulente di ermocromia, perché così veniva fatto il corso di consulenza di ermocromia o comunque consigli su come valorizzare la tua immagine per scegliere l'occhiale giusto, quindi assolutamente sì.
Però dipende cioè questo centro ottico comunque è è ben seguito e dipende in che fase di di vita sta.
Spero di aver risposto.
um Nel frattempo Claudia ti ti ti accetto um e nulla.
Quindi allora spero di aver risposto e a tutti e nulla.
Quindi ci rived-.
Ci rivedremo sicuramente a un prossimo.
Sì Rocco abbiamo 10000 follower e conosciuti sul territorio vo- voglio farlo, ma non sono sicuro.
Non vorrei sembrare brutto.
No, Ma perché? Cioè, nel senso dipende sempre il modo in cui la poni.
Cioè se la poni come mi servono i soldi è brutto.
Se invece la poni in ottica di visibilità, quindi in ottica win-win, perché non doverlo fare? Cioè, comunque tu stai dando visibilità al partner sponsor che con cui Crei una sponsorship e tu comunque ci stai guadagnando dei soldi, quindi non vedi una cosa negativa.
È sempre il modo in cui uno si pone, cioè come nella vita reale.
Cioè se tu chiedi le cose in maniera forzata, stai venendo incontro a quello che è un tuo bisogno.
Se invece la la le- la fai leva a a livello comunicativo e promozionale su un qualcosa che giova di entrambi perché no, quindi vai tranquillo.
Piccolo preambolo
1) sono utente fin dal suo lancio
2) quest’anno ho speso oltre 3000 ore sulla piattaforma con oltre 13 corsi
3) Pago di tasca mia l’abbonamento e non ho conflitto d’interessi
Esperienza
Quando Learnn è stato lnaciato ho deciso di abbonarmi perchè ho visto nella piattaforma una possibilità di affrontare argomenti di cui sono carente.
Mi occupo di IT ma non sono così miope da non capire che il digital marketing va conosciuto passando per chi lo pratica.
Ho avuto e avrò anche abbonamenti? Si
Perchè allora dici di iscriversi a questo servizio? Perchè a prescindere di quale servizio specialistico a cui ti abbonerari questa è la base. La base per tutti gli argomenti del digital Marketing oggi e in futuro visto che ogni settinaman escono corsi nuovi e vengono aggiornati, ampliati, approfonditi gli esistenti con gli stessie con nuovi docenti.
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Ho una iniziativa nel non-profit e per riuscire, nel tempo libero, a non fare danni e a crescere mi serviva portermi aggiornare e capire come funzionano alcune parti del digital marketing con Learnn ci riesco, mi diverto e sopratutto posso delegare perchè ho capito come funziona quell’ambito.
Avere questo allo stesso prezzo di un abbonamento di streaming permette di ampliare la conoscenza in un ambito in cui troppi parlano senza padronanza.
Prendiamo come società Learnn perchè volevamo avere più il controllo della situazione su ciò che succedeva nel nostro dietro le quinte. Ci sembrava che il nostro venditore non fosse sul pezzo, dormisse sugli allori e non studiasse nuove strategie.
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Il titolo della recensione sarebbe il Netflix della formazione ma sarebbe troppo da clickbait, però è quello che penso. Buon lavoro!
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