Lezione gratuita dal corso Digital Public Speaking 2.0
Abbiamo visto le tre similitudini.
Ora andiamo a vedere invece tre principali differenze.
Ce ne sarebbero una marea tra il mondo del public speaking, presenza tra il mondo invece del digital public speaking, quindi in remoto grazie a una telecamera.
Vediamo le tre più importanti.
Cerchiamo anche un po' di svilupparle per entrare nel mondo, entrare nel dettaglio per capire come anche adattarle alle nostre abilità.
La prima differenza è che sei da solo.
Sembra brutto da dire, ma in casa sei da solo.
Nel tuo studio sei da solo in ufficio, sei da solo davanti alla Camera, sei da solo, non hai persone dall'altra parte del tavolo, come in questo caso o in un evento.
Non hai persone in platea, non hai persone da osservare, non hai persone da come dire un po' interrogare con le micro espressioni facciali, oppure si abbassano chiaramente gli occhi sul cellulare.
Hai già capito da che parte stiamo andando in invece qui sei da solo, deve riuscire in qualche maniera avere un'abilità anche nella comunicazione, anche senza feedback umani.
Sei da solo e devi costruire la tua comunicazione in maniera molto lineare, senza calare durante appunto la presentazione da solo.
La seconda differenza secondo me la più importante è che manca il contesto.
Mettetevi nei panni di una persona che va a fare un colloquio di lavoro.
È chiaro? Il contesto è importante, prende la sua automobile, parte da casa, arriva a destinazione, guarda da fuori come L'azienda, entra nella hall, si fa ricevere dalla receptionist, sale al primo piano, entra in sala D'aspetto, attende il suo mom momento.
Sono tutti momenti di contesto.
Sono tutti i momenti in cui tu puoi cambiare, in cui tu puoi variare leggermente la tua presentazione, oppure magari in un evento puoi scoprire dallo speaker precedente che ha detto la tua stessa tematica.
Quindi la puoi variare leggermente perché ascolti percepisci qua manca totalmente il contesto.
Sei a casa tua nel tuo studio, come tutti i giorni, come anche in remoto.
Potresti essere da qualsiasi parte, ma non c' è il contesto dell'evento, non c' è il contesto del colloquio.
Non c'.
È il contesto a darti una mano, come variare e modificare, migliorare il tuo contenuto.
Quindi dobbiamo avere un nostro contesto, la nostra scena, la nostra abilità che racconta a sua volta un adattamento appunto di contenuto.
La terza differenza? Quella più materiale, meglio immateriale è cioè un software.
Questa sembra una banalità, ma è molto importante ricordarcelo spesso il software, qualcosa di materiale, qualcosa talvolta ins in cloud online che non possiamo toccare e che chiaramente è infallibile.
Se tutto funziona, può avere chiaramente problemi se la nostra connessione abe avere un software che fa da filtro tra noi e gli altri è un elemento.
Quando siamo in comunicazione tra un essere umano e un altro essere umano accadono tantissime cose para verbale di gestualità, di situazioni che possiamo in qualche maniera utilizzare anche come tematica.
M prendete l'esempio di un incontro one-to-one dove potete osservare e toccare cercare di ottenere un qualche cosa.
D'altra parte solo perché siete lì fisicamente, qua, cioè un software qua c'è, un software che insomma, di norma sono sempre un po'.
Gli stessi che però sono tanti sì, passala teams a Google mit, al live stream Yardley colloqui, insomma, cioè qualsiasi software funziona sempre nella stessa identica maniera.
Accendiamo la telecamera e magari accendiamo chiaramente anche il microfono.
Però c'è sempre qualcosa che non funziona.
C'è sempre qualcosa che possiamo anche non controllare.
Un software è un altro elemento che ci stacca da quella che la nostra tranquillità inconscia innata di esseri umani, di una relazione one-to-one, di una relazione con delle persone con degli altri esseri viventi.
Il software chiaramente ha delle regole che dobbiamo imparare e in qualche maniera dobbiamo riflettere anche su quelli che sono delle abilità, anche da imparare sui singoli software da poter utilizzare.
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