Lezione gratuita dal corso Digital Public Speaking 2.0
Benvenuti nella vostra scena.
Anzi, benvenuti a casa vostra, perché come sapete, a casa vostra non avete uno studio di registrazione né tantomeno una scena cinematografica.
Ma cominciamo Dove siamo? Abbiamo un tavolo e abbiamo delle sedie a Vabbè, una sedia vale l'altra no, perché pensate di fare una vostra Kohl in questa maniera? Oppure magari di farla sul divano? No? Belli, tranquilli e spaparanzati ma grave.
Insomma, non riuscirete molto professionali e quindi bisogna scegliere dove stare, cosa fare, quale contesto utilizzare.
Primo, appunto la sedia.
Questa io sono vestito ora di nero.
Chiaramente lo sfondo È molto chiaro che questa non va bene perché chiaramente ci porta ad abbassarci chiaramente a sdraiarci come nel caso del sofà, ma non ci porta ad essere in posizione corretta.
Quindi la spostiamo fuori dalla scena, passatemi il termine scena casalinga e quindi utilizziamo che cosa? Una sedia, magari quella più stabile possibile, quella più dura, quella che ci permette di muoverci meno frequentemente.
Quindi cosa succede? Ci sediamo in questa posizione e possiamo rimanere in linea retta, senza problemi? È chiaro, bisogna abituarsi anche a non muoversi, per cui anche la distanza con il nostro computer, la nostra camera, i nostri strumenti di lavoro che vedremo.
Insomma, non deve essere in qualche maniera difficile da gestire, quindi dobbiamo trovare la nostra scena che ci permette di avere il microfono in posizione corretta e anche chiaramente la nostra camera.
Ma facciamo un passaggio indietro vediamo quello che voi state vedendo Che cosa alle mie spalle, perché chiaramente siamo qui, sto parlando con voi e quindi dietro di me che cosa c' è dietro di me ci sono dei colori, ci sono delle ambientazioni, noi in casa abbiamo dei momenti che possiamo condividere con chi ci sta seguendo, per esempio il discorso della luce.
La luce in casa è veramente complicata da gestire quella cosa che potremmo fare in realtà spegnere tutta, l'illuminazione, spegnerla totalmente e ripartire da un punto di luce zero è quello che magari poi faremo insieme.
Chiaro? Questo talvolta non si può, per cui magari si può utilizzare la luce esterna luce chiaramente la nostra casa.
Dietro di noi abbiamo chiaramente un muro e per cui banalmente, con una banalissima luce a led che troverete chiaramente in tutti i link che vi fornirò, possiamo scegliere anche di andare a colorare o di fare anche dei controluce.
Se abbiamo una bella camera dall'altra parte.
Questo ci permette non soltanto di risultare un po' più frivoli, un po' più simpatici, ma di scegliere la colorazione del nostro contesto.
Molte volte spesso a casa abbiamo degli sfondi bianchi e quindi chiaramente poco comunicativi.
Più fortunati magari avranno delle stanze più colorate.
Bene, trovate la vostra parete bianca, trovate il vostro contesto e scegliete anche quale luce, quindi quale colorazione fa al caso vostro? Chiaramente deve essere una luce che non deve ritrovarsi sul vostro vestito.
Non deve trovarsi neanche sulla vostra parete, perché chiaramente si deve differenziare.
Dobbiamo dare un distacco da quella che è la luce principale, in questo caso una luce naturale a quella che invece una luce secondaria.
Il caso il classico back light è poi che cosa possiamo fare? Possiamo giocare con quello che abbiamo a casa.
Per esempio, se abbiamo un monitor possiamo utilizzare magari delle delle immagini oppure se abbiamo, come in questo caso, delle bellissime mensole possiamo caratterizzare tutto quello che ci è sopra è chiaramente il più delle volte vanno dei libri per far vedere chiaramente che siamo acculturati, ma il consiglio chiaramente non è quello di copiare altri modelli, ma di trovare una nostra soluzione.
Per esempio, se siamo delle persone che ispirano, speriamo anche fiducia e calma, perché no? Possiamo trovare a casa una statuetta di un Buddha orientale e poterla inserire chiaro.
Dobbiamo trovare come sempre il fil rouge tra la nostra comunicazione, come ci poniamo e quello che è il background.
Molte volte tutto quello che c' è dietro viene lasciato in secondo piano, come se fosse in realtà una comunicazione secondaria.
Come se non fosse importante.
In realtà, se ci pensate bene nell'immagine noi siamo una piccola parte, siamo una piccola parte dell'immagine quello che fa il nostro background, quello che porta, magari l' attenzione fuori dai ragionamenti comuni.
E quindi insomma, mentre stiamo parlando le persone guardano anche altro.
È tutto quello che abbiamo dietro.
Quindi la scelta chiaramente degli oggetti, la scelta della colorazione e quindi la scelta della scena che è il vostro contesto, appunto di comunicazione
29 Lezioni • 8 Moduli • 3:10 Ore