Lezione gratuita dal corso 11 strategie che ho imparato sulla comunicazione | Offline25
C'è un bambino che a quattro anni si vede il naso rotto da un pugno.
A dargli il pugno suo padre.
A otto anni? Non può mangiare alla tavola di casa, ma è costretto a mangiare sul lavello, perché la vi- la sua vista gli fa schifo a suo padre, che gli ordina di mangiare lontano.
A16 anni, deve andare per le strade di Parma a comprare cocaina.
per darla a suo padre.
Questo era un tentativo di catturare la vostra attenzione.
E poi ci arriveremo dopo.
Però nell'ecosistema um delle piattaforme di cui parleremo oggi forse non basta catturare l'attenzione, serve altro.
Perciò ho voluto condividere un pochino, voglio condividere con voi un po' di cose che ho capito, ho cercato di capire su come si può catturare l'attenzione e che hanno a che fare con la comunicazione e con il giornalismo.
C'ho troppe slide, ve lo vi avviso e perciò andrò un po' veloce, chi sono, l'abbiamo visto? Parliamo innanzitutto delle piattaforme um, Una delle cose che ho capito in questi mesi e che mi hanno detto non cercare la fama, cerca la rilevanza perché come tutti voi sapete, visto che siete abbastanza esperti dell'argomento, le piattaforme stanno cambiando.
Stiamo par- passando dai social media e dai recommendation media, cioè da piattaforme che ci danno i contenuti sulla base delle nostre relazioni sociali, a piattaforme che ci offrono dei contenuti sulla base delle raccomandazioni di un algoritmo che sa benissimo quello che ci può interessare.
Dal classico Facebook e Instagram a TikTok, per capirci.
Questo è quello che è il successo tra virgolette appare nel mondo dell'algoritmo come stanno cambiando le piattaforme oggi.
Queste sono le views, sono delle montagne russe, Ogni mattina un TikToker si alza e sa che deve produrre un contenuto che può fare 1000000 di views o 0.
um Il following è in crisi, no, si parla proprio di una una crisi del del delle relazioni sociali, e in quest'epoca in cui il following in crisi la sfida non deve essere più quella di catturare l'attenzione come ho cercato di fare all'inizio, ma di mantenerla.
Okay? Non basta che ti, ti tengo per tre secondi con il classico o il classico attacco del pezzo.
Devo anche cercare di creare un qualche tipo di um di valore.
Per farlo, una delle cose che si può fare ogni tanto è quella di seguire il criterio del bello.
um Che cos'è il criterio del bello? Me l'ha suggerito uno dei filosofi, uno dei miei filosofi di riferimento.
Marrakech, vabbè, ognuno c'ha i suoi um.
Eh per lui.
Come la cache, facciamo questa chiacchierata di 2 €15 um in cui s- secondo me io potevo fare molto meglio, però facciamo due15, alla fine um dovevamo, progettare la distribuzione di questo prodotto, no? per catturare e mantenere l'attenzione.
allora Io inizio a scervellarmi per due settimane.
um allora ragazzi facciamo um 10 pillole su Spotify da 20 minuti, no? Però poi facciamo su YouTube invece ven- 20 pillole da 10 minuti eccetera.
A un certo punto Marrakech nel gruppo WhatsApp si, cazzo, e nella sua maniera, in maniera molto più elegante, dice um proviamo a cercare invece a um liberarci da tutte le regole dell'algoritmo e della performance e proviamo a seguire il criterio del bello, visto che tu a tutti e tre noi, perché eravamo mentre che stavamo discutendo, privatamente avevamo detto la cosa più bella sono queste due ore con le pause e con la genuinità, allora seguiamolo, sbattiamocene del marketing o del de- dell'algoritmo e seguiamo il.
è bello, perché tanto non domina il tempo ma il ritmo, sempre per come stanno cambiando le piattaforme, non domina il formato ma il contenuto, e dobbiamo un po' staccarci da quella um da quella, um s- schiava e dall'essere schiavi della performance, perché comunque c'è comunque fame di sostanze e di rigetto per l'ansia da prestazione.
Perciò quando puoi permettertelo in quelle rare volte, segui il criterio del bello.
Perché um l'informazione e la comunicazione sta diventando sempre in più un'opera di ripulitura.
Prima di informarsi era um una questione di addizione, no? Dovevi sforzarsi per a- sforzarti per aggiungere, fonti alla tua informazione, che fosse andare in edicola, um comprarti un qualche tipo di prodotto, um aggiungere programmi alla tua televisione.
Oggi ognuno di voi è sommerso da piccole, um Fonti di informazione da notizie frammentate e il lavoro che dovete fare è ripulire dal um dal rumore.
Prendervi poche fonti già se vi prendete u- un paio di fonti buone siete più informati rispetto al 90 percento della popolazione che magari ha 20000 fonti.
Per questo io parlo di um ritorno al futuro, un po' della comunicazione e del giornalismo.
Si stanno stanno rinascendo due tra i mezzi più vecchi addirittura preesistenti a internet.
Primo, il podcast, Secondo la newsletter, podcast, una persona che ti dice una cosa nell'orecchio, newsletter, una persona che ti manda una lettera.
Niente di più, niente di meno.
Io dico sempre che il mio social preferito è la newsletter.
È un social, se ci pensate.
Mi tiene aggiornato, mi permette di fare interazioni di qualità pulite, sane e non tossiche, libere dal da un algoritmo, crea legami forti, um È un curriculum 2.
0 che lo consiglio a tutti e poi ti permette di monetizzare.
Brutta notizia, ma può essere bella com'è il crescita su questi slow media diciamo, è lentissima.
È questa qua, questo è un grafico di tre anni.
Però mi piace dire che un iscritto, alla newsletter vale quanto 2030 follower su un social, proprio perché si crea quel legame di fiducia che serve per creare valore e per andare.
Poi nelle slide vi lascio alcune um newsletter belle belle belle, sì.
um Il valore più grande non è catturare l'attenzione, il valore più grande è creare fiducia.
um Questi sono alcuni, secondo me creator barra giornalisti che lo stanno facendo benissimo.
um Taylor Lawrence, che ha lasciato il Washington Post, l'ha fatto con la sua newsletter stupenda il canale YouTube, Johnny Harris che è il dio di YouTube, se volete andarvelo a vedere um Clio Abraham, e la Dea di YouTube sono i migliori, Joe Rogan invece più si sta muovendo sui sui podcast e stanno facendo quello, stanno costruendo la fiducia.
Costruire la fiducia.
C'è un lavoro, non è un sentimento, attenzione, perché poi c'è un altro rischio che riguarda brand, creator, comunicatori, giornalisti, ovvero quello della um idealizzazione, okay? um La fiducia si basa su quello che fai, non su quello che gli altri pensano tu 6.
um Infatti la frase peggiore che qualcuno ti possa dire oggi in questo ecosistema informativo della comunicazione è sei proprio una bella persona.
Nessuno ti deve mai dire se è una bella persona, deve mai dire sei bella una persona no creator, se non c'hai preso almeno 10 birre assieme.
um Perché poi c'è il rischio di idealizzazione, vedi caso Chiara Ferragni, no? Quando succede qualcosa e succede sempre qualcosa um c'è il crollo dell'ide.
Infatti qualcuno mi ha scritto, Stai a mettere le mani avanti fra, um no, per adesso no, però non si sa mai.
um Nella, Dell'ecosistema informativo in cui ci sono dei creator che riescono a creare figure sulla propria persona, um il pericolo maggiore che può limitare la tua creatività non è tanto la censura.
Per anni abbiamo avuto sempre la censura dall'alto, no? Che il potere politico che ti dice di non scrivere qualcosa, um l'ufficio stampa economico di un'azienda che ti, influenza verso qualcosa.
um oggi, la censura più viscida è la censura dal basso, quella che può avvenire dai lettori, dalla tua community che ti sei creato magari, um ed è quindi la paura di dire qualcosa, Diverso da come la sta pensando la maggioranza e che quindi ti può alienare delle simpatie o ti può far finire al centro di una shitstorm.
Per um um decenni, forse secoli, ci siamo preoccupati della censura che ti dice cosa non devi dire.
Adesso nell'epoca dei social e il pericolo può essere, Di qualcuno che ti vuole influenzare per cosa devi dire, usare le sue parole, eccetera.
E quello è il più grande ostacolo secondo me oggi alla creatività, di un'azienda, di un creto, di un ufficio stampa di di chiunque.
um Lei Barry Wise, una figura secondo me, fantastica del giornalismo americano, um calcolate che lei ha, credo avesse 3035 anni, insomma molto giovane, um arriva a essere una delle firme di punta del New York Times.
Tu hai raggiunto l'apice, um l'apice della carriera firma di punta del New York Times, Dopo neanche un anno lei si dimette dal New York Times e scrive una lettera stupenda in cui dice um raga- um qua ormai il nostro direttore è diventato Twitter, scriviamo per compiacere il lettore.
Io mi dimetto um perché dice non sto riuscendo a fare l'intellettuale.
Qual è il compito dell'intellettuale che sia qualsiasi figura e non intellettuale, filosofo, non ti deve dare risposte ma ti deve portare nuove domande.
E qui c'è la differenza, sempre a proposito di informarsi tra il lettore e il non lettore.
Il non lettore è quello che pretende certezze, cioè vuole che tu dica quello che tu ti aspetti e vuole usare le tue parole come munizioni.
Il lettore invece è molto semplice, è quello che coltiva dubbi, che legge ciò che può non piacergli.
E qui c'è la vera differenza secondo me tra chi si informa in maniera, Sana e chi no.
Chi si vuole informare in maniera sana è quello che vuole essere messo in difficoltà, punto, cioè prendi uno che non ti piace, che non la pensa come te, leggitelo, criticalo, argomentalo, ma così stai crescendo e stai sviluppando il pensiero critico.
Per la cronaca Barry Wise ha fatto The Free Press, che è una newsletter a proposito dei mezzi che ha 1000000 di di iscritti.
Perché lo fa? Perché riesce a farlo, perché applica una regola, Che um ha detto o lei o un suo collega del di Free Press, content is king, si parla sempre una delle frasi più giuste, ma anche um ripetute degli ultimi anni, ma context isquen.
In quest'epoca in cui siete sommersi di informazione, la um il compito, Di un giornalista cheto comunicatore e iniziare a mettervi ordine e darvi il contesto.
Esempio recente, giusto per fare un esempio, viene eletto il nuovo Papa Leone quattordicesimo, Siete sommersi da notizie, ma cosa ha detto è di sinistra e di destra e è pro Trump e contro Trump, il tweet con Vans eccetera, Vox ti fa un papiro, in cui ti mette tutto il contesto raccogliendo un pochino tutte le sue dichiarazioni, tutte le sue um analisi nel corso dei decenni, e ti fa un titolo bellissimo perché c'è la sostanza.
Titolo è, ma è liberale o conservatore? Nessuna delle due ha fatto il suo lavoro.
um, Mi hanno chiesto ma racconta anche un po' di personal branding, no? Visto in tutto questo, una volta che c'hai il contesto, le storie, la strategia eccetera, come fai a, sviluppare un branding che tu sia una persona che ti sia una un'azienda.
um Una delle frasi più belle che ho sentito sul tema è proprio questa, anch'io mi interrogavo ma che significa eccetera.
E um uno ha detto guarda il personal branding è ciò che fai.
Vuoi fare personal branding? Metti il culo sulla sedia e e lavora.
um Siamo in un'epoca in cui um la le barriere all'accesso della creazione, della creatività, sono praticamente azzerate.
Chiunque di voi, e sicuramente lo farete, con il cellulare può fare quello che vuole, quello che fino a vent'anni fa poteva fare solo un milionario.
Pendere che è quello, um altro consiglio bellissimo che ho ricevuto è questo qua.
Prendi la tua ossessione e coltivala.
Che sia um gli orologi, che siano le marmotte siberiane, che sia quello.
Prendi, sfruttala, spremila, coltivala e prova a um a costruire dei prodotti attorno.
Quello sarà il tuo personal branding, che ti farà notare, che ti permetterà di monetizzare, che ti permetterà di fare tutto il resto.
Il resto, dev'essere contorno, dev'essere importante, l'importante è che sia genuino.
um Parlo di me, ma solo perché so il il backstage, no? Quando dovevo scegliere un colore per la mia branding dy ti ti.
Ho cercato uno dei miei colori preferiti, il viola, e a quel punto ho iniziato a sviluppare altre cose, delle varianti, faccio l'evento tra l'altro con queste luci che era simile, e tutto sommato semplicemente basta che parti da quello che ti piace, cioè non fare che il tuo personal brand sia qualcosa diverso da te.
Semplicemente solo una variante di quello che già ti piace.
Non non cercare altro.
Questo è il è il sito che ho fatto.
Personale fra fra Oggiano.
com in cui ho ricreato una una scrivania con dei colori e con gli oggetti cliccabili.
Se vai a vedere la scrivania mia reale, È questo, cioè quando lo ordini su Amazon, quando ti arriva a casa, non è che, mi sono inventato niente.
um Per farlo risolvi un problema molto semplice e quel problema, quel patto con il lettore lo devi cerc- devi cercare di farlo stare in una frase.
um se non riesci a sintetizzarlo in una frase, um continua a lavorarci.
um con Will.
Scervellammo per una settimana per fare il il link in bio, perché poi lo puoi tradurre con il link in bio, alla fine fu u- uno spazio per capire ciò che ci circonda e fare un figurone a cena.
um All'inizio era il rimorchiare, però era un po' troppo abbiamo fatto e fare un figurone a cena.
um Ben Shapiro, um youtuber conservatore molto popolare, i- ai fatti non gli interessa niente delle tue emozioni.
um Siamo in un'epoca in cui, um c'è un'informazione molto emotiva, no? cioè prevale quali quasi l'opinione su un fatto e lui dice no, io ti porto.
Il fatto tanto al fatto non gliene frega niente delle tue opinioni.
Se tu sei arrabbiato, sei indignato eccetera non significa che stai dicendo dei fatti, esatti, non significa avere ragione, sentirsi offesi.
Vox, um padre dell'explanatory journalism, um diamo un senso a tutto.
Perfetto, quattro cinque parole in inglese è tutto molto più breve e semplice, making sense of it, noi ti diamo il senso di quello che tu stai vedendo un po' un po' in giro.
Washington Post giornale più di inchiesta di lotta, la democrazia, um muore nell'oscurità, tradotto, noi ti portiamo alla luce andando a fare le domande scomode.
Vado avanti, um vi lascio un po' di risorse utili che poi vi ritroverete nelle slide, abbiamo parlato di fiducia, di utilità, di confronto, però la cosa più importante personalmente e che ci riporta all'inizio del discorso è che alla fine conta la storia.
Visto che eravamo a Parma volevo raccontare um una storia del del luogo.
Quanti di voi sono di Parma? Okay, ho fatto l'università a Parma, vai.
um lui chi è? Andrea Longi, Andrea Longi è un ragazzo di Parma.
um e ritorniamo a tutto il tema della um genuinità e che alla fine conta la storia e che alla fine tu puoi fare quello che vuoi, ma quello che ti interessa alla fine è quello che hai da dire.
um Andrea Longi un ragazzo di Parma, la la la storia la conoscete, l'avete vista anche su su One More Time.
um è un ragazzo che è diventato una delle persone più famose del web perché si ritrova.
testimoniare un processo un giorno in pretura, um è quello di 2 € cinque canne, la Maz tabella d'addio, um e i vigili urbani sono quelli che fanno le multe, dai.
um eroe nazionale, um e anche là dici okay, voglio provare a creare un contenuto e un contesto, no? Gli devo dare un contesto a questa cosa e mettere ordine.
E tutto questo parte sempre da una domanda che ti fai, che però deve essere quella che ti fai tu, non quella che pensi possa piacere all'algoritmo.
La cosa che aveva incuriosito.
me ma perché cazzo andò virale questo ragazzo? Ho sempre pensato per anni che fosse per una storia di droga che era andato a comprare la droga e lui era imputato.
Una volta che ti fai le domande arrivi alla risposta e quasi sempre trovi un una bella storia se parti da una domanda genuina e sincera.
Era un um uno dei delle pagine più nere della storia della polizia, in questo caso polizia locale italiana dei tempi del Gotto del 2000:1.
Il 29/09/2000:08 um qui al Parco Falcone Borsellino a Parma um i vigili urbani fanno una delle um um retate um non tanto legali, nei confronti di una piazza di spaccio, fermano um lo spacciatore, fermano Andrea Longi che stava comprando 5 € due canne, um e fermano Emmanuel Bonzu che era uno studente che stava là e in attesa di um andare a scuola.
um Prendono Emanuel Bonzu, lo pes.
Lo portano in carcere, lo torturano, um gli fanno l'occhio nero, gli danno una busta, con i suoi effetti personali con la Nword, perché è uno studente di origini ghanese.
Si arriva al processo, Emanuel Bonzu dice una cosa, i vigili urbani negano tutto e ne dicono un'altra, è fondamentale la testimonianza di una persona terza che non conosca né i vigili urbani né conosca Emmanuel Bonsu.
Andrea Longi.
Andrea Longi si ritrova sulla, um Su sul banco dei testimoni, è una testimonianza non tanto facile, calcolate che siamo ancora, um Negli anni, all'inizio degli anni 10 eh, sono passati appena 10 anni dal dal G8, la, la presenza delle istituzioni e le pressioni è molto forti.
Lui comunque fa la testimonianza, diventa famoso per quello, e la domanda dopo anni è ma perché è diventato famoso? Qual è la sua storia? Perché comunque ha fatto qualcosa che non è così um um banale.
E l'ho trovato una buona storia da raccontare qui perché è il fondamento di qualsiasi strategia, e una buona storia cos'ha? A una persona, Tutte le possiamo parlare, ci sono storie su navi, su palcoscenici, su schermi, però alla fine le storie, Quelle più fighe sono quelle che hanno le persone.
Ha un arco, un arco narrativo, l'arco narrativo è sempre questa cosa qua.
C'è Kurt Vonnegat che fa un video in cui dice è è un arco ma al contrario.
Sto mediamente bene, sto di merda, provo a risalire.
Questa cosa qua.
Poi c'è chi parte dall'alto, magari il ricco che ha una sfortuna e deve ritornare ricco, um modello tipo una poltrona per 2, c'è chi parte dal mezzo e poi c'è invece chi parte proprio dal basso.
Chi parte proprio dal basso, E deve tentare di salvarsi, è l'arco di Cenerentola.
Cenerentola è quella sfruttata in famiglia, che lava le scale tutto il giorno, ovviamente non pagata, sfruttata e tramite artifizi, tramite una cosa deve risalire.
Andrea Longi ha l'arco di Cenerentola fondamentalmente, ritorniamo ai dettagli.
I dettagli a quattro anni il dettaglio significa che non bisogna dire veniva picchiato dai genitori, bisogna dire a quattro anni, Vede il naso rotto da un pugno del padre.
A a otto anni non può mangiare sul tinello perché fa schifo al padre, a 16 anni compra la cocaina per conto, del padre.
um Si dice che il diavolo si nasconde nei dettagli, ma anche le belle storie si nascondono nei dettagli.
Ti dà emozione? In questo caso ce ne sono tantissime di emozioni.
C'hai prima la risata per quello che per la sua testimonianza.
C'hai l'indignazione per quello che ha passato, per um quello che ha provato con il padre, c'è il dispiacere, l'empatia per Emmanuel Bonzu, picchiato con la foto um nera e poi c'hai la la speranza perché Andrea Longi adesso, Ce la sta rifacendo, no, sta risalendo la china, adesso è fidanzato, um lavora con successo, con grande successo in un negozio di tele- toilettatura per cani e lui dice io adoro pulire gli animali.
È molto intensa questa cosa, mi piace pulire, um prendere qualcosa di sporco e ridargli vita pulendolo.
E tra l'altro mi dicevano che lui era in prova, In questo negozio adesso l'hanno assunto proprio um pochi giorni fa, e l'ultima cosa, scusate se sono volgare, una buona storia è quella che ti fa dire cazzo, cioè tu la vedi mentre stai scollando, dici cazzo.
Questa è proprio bella.
E mi piace la storia di um di questa qua perché possiamo parlare di branding, graphic identity, format, engagement, metrix, platform, ma alla fine con.
Tutta questa storia qua.
um Non sei veramente fregato finché è una storia da raccontare, e la storia più bella che vedo è una persona ordinaria che, in un mondo in cui tutti vogliamo fare belli, bravi e buoni, senza dire niente si è messo sul banco dei testimoni, ha detto la sua, con coraggio, senza chiedere niente a nessuno e da persona ordinaria ha fatto una cosa straordinaria.
E grazie.
Bravissimo Francesco.
Grazie 1000 intanto.
Come ti senti bene.
Ora se vai avanti di uno con le slide, possiamo andare alla parte di Q and A, dove tutti quanti possono farti domande ed è, penso checondo me un sacco di persone qua non vedrei l'onore di farti domande a prescindere dallo speech.
Quindi, eccomi qua, intanto allora intanto c'ho una domanda, comincio io con una domanda per te.
Tutti questi canali, soprattutto Substack, eccetera eccetera, che tu stai usando personalmente, come li stai scegliendo, su qual è che hai deciso quest'anno di puntare? um YouTube.
YouTube perché è, è una piattaforma dove puoi fare archivio, um dove puoi permetterti dei tempi lunghi, volevo proprio permettermi ripeto il discorso, non basta la performance dei due tre minuti, ma raccontare i dettagli, prendermi tutto il tempo.
La leggo molto alla newsletter perché anche YouTube ha una crescita molto lenta però solida, capito? cioè crei tanto valore.
Fantastico.
um una domanda che ti chiedono, perché non hai detto? Ciao, sono Francesco Già.
Questo Glielo abbiamo fatto dire vedete, ce l'abbiamo fatta.
Grazie.
allora um parlo di un argomento che mi piace, ma non ho qualifiche accademiche in merito, come sup- in merito, come superare la sindrome dell'impostore.
Parlo per non scusami di un argomento che mi piace, ma non ho qualifiche di quell'argomento.
um beh non so cosa intende per qualifica, l'unica qualifica che.
è che sai di q- di quello che parli, quindi che hai studiato, che sei diventato cintura nera, non contano i tesserini, le patenti, le cose.
Basta davvero che tu sia una cintura nera di quell'argomento e ti fai il culo a ricercare le informazioni su quell'argomento.
Quindi fallo la di l'impostore ce la devi avere solo quando non sei preparato.
E e e possibilmente non parlarne se non sei preparato.
Eugenio chiede quali newsletter consi- consiglieresti per informarsi? um Ve le ho lasciate in grafica, adesso devo far ritornare con le 75 slide, ma ci arriviamo.
um sicuramente platformer di, um di Casey Newton um eccole qua.
um Morning Brew è carina per proprio stile di scrittura, Axios stupenda per lo stile di scrittura, vedete che stanno facendo tutti i cellulari, i figli dei cellulari Lennis scherzo e Tina Brown che è l'ex direttrice di Vanity Fair.
No tanto.
um Quando Francesca, quando devi fare un video reciti uno script o vai a braccio, come lavori sul ritmo della narrazione? E scrivo, scrivo il 100 percento um perché um il video per me è è scrittura, non non credo di essere neanche bravissimo ad andare a braccio, quindi scrivo, ho il computer, um memorizzo un paragrafo, lo dico, memorizzo un paragrafo e e poi lo dico.
, Cosa stai imparando su YouTube? um Sto imparando che non non devo sempre andare a a leggere, um perché bisogna um me l'hanno detto in molti, cioè non badare troppo alla sostanza a fare un contenuto perfetto, molto meglio fare un contenuto, magari un po' più veloce, in cui ogni tanto ti lasci andare, parli abbraccio e e e risulta più genuino.
Quindi se la devo sintetizzare, se vado su YouTube e devo fare un video da 20 minuti, non devo fare un reel allargato.
Questo è il più grande errore che ho fatto e ogni tanto mi viene da fare.
Ottimo altra domanda, hai mai avuto paura di raccontare una storia? Sì, sì, ce l'ho avuta um ripeto, non per il potere dall'alto, ma per um la- la paura della reazione dal basso.
Poi l'ho fatto, a volte ci prendevo tempo e però poi l'ho fatto.
um la storia del del saluto di Elon Musk, ad esempio.
Come facciamo a mantenere alta l'attenzione? um beh Ovviamente le montagne russe di ritmo, um 11 po' veloce, un po' lento, un po', narrazione, un po' analisi, un po' narrazione, un po' analisi, Johnny Harris l lo youtuber fantastico dice, i miei video sono tutti così, ti porta da un punto a un punto B con la narrazione e poi l'aria.
Mi fermo, no? Che è un po', quello che si fa nell'opera, no? Narrazione poi l'aria, ah stanza, prendiamo un po' di aria, quindi cambiando il ritmo.
Qual è il segreto per catturare i giusti dettagli da raccontare Mi rispondi così veloce, guarda che ne rispondiamo a 30.
Vedi perché i dettagli? Questa è la domanda? Come trovi i dettagli da raccontare? Eh devi devi- devi- devi immergerti, cioè fondamentalmente devi andare a leggerti tutti gli articoli, tutti i paragrafi di tutti gli articoli che sono stati scritti su un argomento, e una volta che trovi il dettaglio lo valorizzi um è- è quello, cioè de- devi proprio metterti col culo sulla sedia e leggere più di tutti.
Come crea il tuo piano editoriale viral oppure sentiment? um Sentiment, no non ho un piano editoriale, cioè questo è un problema, non ho cioè um non è tanto una questione di calendari secondo me quello che va fatto quanto una questione di format.
Molti mi dicono ma devo fare la programmazione lunedì, martedì, mercoledì, io il mio obiettivo è più avere dei format e dico okay vado a questo format, lo lo piazzo ogni lunedì.
Ultima domanda, Roberto, puoi scegliere solo una newsletter o un podcast da sentire per i prossimi anni, quali scegli? Eh wow.
Podcast, posso dire una cosa um am politica lì la zanzara, la zanzara.
Che non è un podcast, ma one more time, dai, facciamo one more time.
um Newsletter Axios.
Axios perché secondo me è la quintessenza delle newsletter.
Piccolo preambolo
1) sono utente fin dal suo lancio
2) quest’anno ho speso oltre 3000 ore sulla piattaforma con oltre 13 corsi
3) Pago di tasca mia l’abbonamento e non ho conflitto d’interessi
Esperienza
Quando Learnn è stato lnaciato ho deciso di abbonarmi perchè ho visto nella piattaforma una possibilità di affrontare argomenti di cui sono carente.
Mi occupo di IT ma non sono così miope da non capire che il digital marketing va conosciuto passando per chi lo pratica.
Ho avuto e avrò anche abbonamenti? Si
Perchè allora dici di iscriversi a questo servizio? Perchè a prescindere di quale servizio specialistico a cui ti abbonerari questa è la base. La base per tutti gli argomenti del digital Marketing oggi e in futuro visto che ogni settinaman escono corsi nuovi e vengono aggiornati, ampliati, approfonditi gli esistenti con gli stessie con nuovi docenti.
I docenti poi sono professionisti e hanno reale esperienza rendendo estremamente pratico applicare i concetti.
Ho una iniziativa nel non-profit e per riuscire, nel tempo libero, a non fare danni e a crescere mi serviva portermi aggiornare e capire come funzionano alcune parti del digital marketing con Learnn ci riesco, mi diverto e sopratutto posso delegare perchè ho capito come funziona quell’ambito.
Avere questo allo stesso prezzo di un abbonamento di streaming permette di ampliare la conoscenza in un ambito in cui troppi parlano senza padronanza.
Prendiamo come società Learnn perchè volevamo avere più il controllo della situazione su ciò che succedeva nel nostro dietro le quinte. Ci sembrava che il nostro venditore non fosse sul pezzo, dormisse sugli allori e non studiasse nuove strategie.
Dopo 1 settimana abbiamo eliminato il nostro “venditore”, ne abbiamo trovati altri validi nel sito con i quali collaboriamo, abbiamo acquisito competenze e abbiamo grazie alla competenza, un sacco di consapevolezza in più, dato che adesso lavoriamo solo online.
Uno degli investimenti migliori mai fatti, insieme ai 50k risparmiati (che non era un problema spendere, volevamo “solo” il lavoro fatto bene)
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