Lezione dal corso Digital Public Speaking 2.0
Beh, Mario, arrivati a questo punto questo corso sul digital public speaking, tutte le strategie che vedremo in questo corso saranno super importanti.
Ma, come diciamo spesso dentro Lerner, se poi alla fine manca la mentalità del rischio di mandare in fumo tutto quello che abbiamo fatto, assolutamente, assolutamente vogliamo rispondere un po' alle potenziali obiezioni che una delle oltre il settantacinque percento di persone nel mondo che hanno paura del di parlare in pubblico potrebbero avere.
Uno potrebbe essere di queste l', ma ho paura di parlare in pubblico.
Che cosa posso fare? Qualcosa direste impressionante perché effettivamente una delle paure più importanti al mondo ha detto tuo sessantacinque percento.
É un numero pazzesco.
È chiaro che insomma, se noi guardiamo le persone che sanno parlare in pubblico e le persone che sanno parlare davanti alla Camera, nel digitale, sembra che siano nati così, no, che abbiano avuto un dono in regalo e che quindi salgano sul palco o accendono in questo caso la camera.
Tutto funzioni, purtroppo sappiamo benissimo.
Questo è l'ultimo pezzetto del racconto.
È un po', come se fossimo partiti nel vedere un film dal finale.
Beh, e vissero tutti felici e contenti.
Chiaro? Prima bisogna affrontare il drago e salvare la principessa.
Partire per il lungo viaggio, fare tutti i nostri errori e come in qualsiasi caso, anche in questo caso tutti siamo partiti da qualche parte.
Se io ricordo le prime presentazioni di eventi o anche i primi podcast o anche le prime dirette ragazzi, era un disastro.
Io non le cancello perché così almeno me le ricordo, le lascio online, però bisogna ricordarci che siamo partiti da lì.
Questa è una cosa che posso tranquillamente dire anch'io quando proprio incominciato incominciato mi ricordo che mettevo la inquadratura super in puntata, mi tagliavo metà a testa, un po' per non far vedere che lo pelato e un po' per non lo so neanche per cosa ho visto fare da qualche parte.
Però è soltanto con la pratica pratica pratica che si migliora.
Io facevo tutti gli errori che in realtà ad oggi non suggerire di non commettere.
Parlavo velocissimo perché arrivavo dal mondo, magari radio più giovanile, più giù da radio rock dove devi andare velocissimo al tempo della canzone e quindi avevo portato questo difetto nel mondo del business.
Quindi facevo le mie, i miei interventi, andavo velocissimo, non vedevo l'ora di finire quasi no eh? Mi mangiavo le parole, quindi per evitare di lasciare dei punti bianchi saltavo da una parola all'altra usavo miliardi di inglesismi, ma proprio tantissimi.
Una cosa sembrava che stessi parlando il barese di d.
Banfi no, è presente questa nuova lingua inventata? Come la inventavo? Insomma facevo tutti quegli errori che in realtà poi penalizzano il contenuto.
Mi rendevo conto che caspita, quella era una cosa che se avessi migliorato anche di un solo cinque percento, avrei trasformato la mia comunicazione in meglio.
Quando siamo all'inizio nessuno ce lo dice.
Perché anzi scendi dal palco o concludi la call ed è andata.
Non è che c'è qualcuno che dice guarda questa cosa la potresti migliorare, non c', è un mentore per il momento e quindi secondo me questo percorso sarà super prezioso per chiunque.
Chi ha già fatto un percorso, ma che anche le prime armi, studenti, imprenditori, chiunque si sia messo d'avanti alla Camera abbia fatto in questo periodo Zoom Kohl l'abbia capito che cede il potenziale.
Al tempo stesso ci sono difetti come quelli che ha appena nominato, che li puoi vedere come difetti, come errori.
E voi? Ci sono altri difetti che secondo me bisogna anche distinguerli tra i due, perché anche a me molte persone mi dicono Emma, Luca, io cio un difetto linguistico dico una lettera male.
Io per esempio con la mia Z questa z qua è potenzialmente un difetto che alcune persone mi dicono.
Prima devo risolverlo e poi potrò parlare.
No, in questo caso in realtà noi siamo un Paese molto particolare.
Questo è molto singolare sull'italia perché noi abbiamo dei doppiatori migliori al mondo, perché non guardiamo film in lingua, quindi la nostra classe doppiatori è altissima, sono veramente straordinari, però ci hanno disabituato ad ascoltare quello che in realtà era il mondo reale.
Se badate bene negli ultimi anni, soprattutto nelle radio nazionali, non esiste più.
O meglio, è molto difficile trovare lo speaker dissezionato.
Lo speaker dice bene tutto in maniera precisa, ma anzi si valorizzano delle voci, molte caratteristiche.
E quindi in realtà se noi aspettiamo di essere addizionati perfetti o di non fare nessun nessuna parte, diciamo nostra personalizzata, perdiamo appunto la personalizzazione di comunicazione è chiaro? Non parlo magari di problemi che si possono sistemare con la logopedia, quindi problemi di linguaggio.
Parlo proprio di caratteristiche, bisogna lavorare sulla caratteristica, renderla magari meno spigolosa se proprio ma a partire se noi non partiamo se non facciamo esercizio se non dei bei dei.
A proposito degli inglesismi continuiamo il nostro percorso, non arriviamo mai da nessuna parte.
È come dire è gareggio alla maratona quando sarò in grado di fare quarantadue chilometri fantasy.
Però prima devi fare la mezza maratona dieci chilometri, cinque chilometri in una corsa di paese e devi farlo.
Si parte assolutamente.
Tantissime persone, soprattutto, mi chiedono Luca, ma come posso distinguermi in un mercato dove sono tutti i competitor? Siamo uguali a tutti e secondo me qua c' è un enorme problema di percezione, in quanto si parla molte volte dell'italia che è un mercato.
Praticamente siamo da soli, cioè praticamente sono tre persone in croce che in realtà parlano di questi org.
Sì, sì, è un di percezione, una percezione sbagliata.
Siamo in pochi creatori di contenuti, spesso anche le grandi piattaforme come Spotify ed altre dicono ragazzi.
In Italia bisogna avere tanti comunicatori, ce ne sono pochi e quei pochi extracomunitari, quindi la nostra percezione, che tutti comunicano benissimo.
In realtà comunicare una cosa one-shot, comunicare con costanza e creare una propria audience proprio pubblico, un proprio personaggio tutt'altro lavoro è veramente siamo veramente in pochissimi, Non bisogna essere super me, non bisogna essere super eroe, bisogna essere bravi come siamo a fare il nostro lavoro, ma soprattutto comunicarlo perché altrimenti non passano.
Arriva nulla costanza, comunicazione e qualità del lavoro.
Assolutamente.
Quando dici qualità, proprio per parlare a livello di come faccio a distinguermi? La qualità non vuol dire perfezione, vuol dire poter migliorare qualcosa che su cui si vuole partire, perché molte volte proprio da al partire e anche ad avere qualche difetto, ma avere naturalezza non per forza imitare qualcuno alla perfezione che ci riusciremo a distinguere perché altrimenti è proprio mettendo qualcun altro che non ci riusciremo a distinguere.
Probabilmente è vero anche questo assolutamente sul lato della naturalezza tutti noi recitiamo un ruolo.
Io sto recitando quello dell'intervistato e del formatore, poi esco di qua, andiamo a cena.
In realtà sto recitando il ruolo dell'amico, vado a calcio, ognuno ha le sue situazioni.
Bisogna distinguere tra capire dove siamo e quindi adattarci allo strumento che utilizziamo, a recitare una parte da commedia.
Noi dobbiamo essere dei professionisti che si adattano allo strumento e lo vedremo.
Lo stiamo vedendo con questa parte formativa, capendo le regole e la comunicazione dello strumento, ma senza troppo allontanarci, come dicevi la nostra stessa personalità, la nostra stessa abilità comunicativa e quindi ha la naturalezza, diciamo così, a non risultare artefatti.
Prima di incominciare queste registrazioni hai detto che hai comprato l'ultimo microfono dopo quanti quanti podcast registrato prima di comprare un microfono veramente professionale? Inizia.
Bisogna dare questa spoiler i primi episodi che dal primo trenta, quaranta episodi registrati con il microfono del mio.
Lo smartphone.
Quindi in realtà con l' archibugio, diciamo così la tecnica molto da radio locale di mettersi la coperta addosso, un mettersi all'interno di un mobile per registrare la qualità era molto buona.
Non è che ho cambiato perché il microfono andava bene, ho cambiato perché faceva caldo e quindi restate.
Avevo bisogno di un microfono, ma solo dopo sei centocinquanta sette puntate posso finalmente dire di uscire dal microfono usb, di utilizzare invece un microfono analogico professionale di altissimo livello.
Però dopo sei centocinquanta sette puntate secondo me.
Insomma, qualche abilità, lo anche intrapresa, lo anche imparata.
Ecco, anche qui noi cerchiamo sempre di andare a trovare e lo faremo.
Daremo tantissimi link, tantissime indicazioni anche su prodotti e soluzioni, dicendo però quello non cambia nulla.
Quello ci mette allo stesso punto di partenza di tanti altri.
Quello che in realtà ci fa sorpassare creare è la nostra abilità, lo strumento non risolve nulla.
Ricordate questa cosa è tutti i nostri podcast, tutti i nostri contenuti, tutte le nostre realizzazioni.
Poi passano da uno smartphone che un monitor piccolissimo lo ascoltiamo con delle cuffiette, quindi ha una compressione eccezionale e quindi tu puoi magari avere il microfono che ti serve per fare lo studio di Hollywood, ma poi alla fine la compressione ti mette più o meno allo stesso volume degli altri.
E non è detto che il tuo pubblico sappia distinguere un audio in alta qualità da un audio di bassa qualità.
Quindi, diciamo la complicazione aumenta ancora di più, l'ho compreso, appunto, per fare anche delle altre cose, non soltanto i miei contenuti.
Quindi passa alla volta il conte lo strumento non è il contenuto, il contenuto è sicuramente l' attore principale.
Inoltre se qualcuno che ci sta guardando non ci crede e basta andare sul canale youtube di una persona che seguì magari anche da anni, mettere il tasto filtra non per ultimi contenuti, ma per primi contenuti e li cambia tutto.
Molte volte bisogna guardare non tanto da dove è arrivata la persona, da dove è partita? Assolutamente quella.
Alcuni contractor cancellano i video post video passati perché un po' si vergognano.
Secondo invece è una bellissima storia, questa no.
Tornare indietro e vedere come sei partito, come io sono partiti, gli altri no.
Ti dà molta sicurezza anche il fatto, capito? Ma questo è come me o è peggio di me di come io sono ora quando lui è partito? Questa è un'ottima situazione un ottimo esercizio.
Fatelo perché chiaramente ci permette di vedere dai grandissimi mondiali a quelli più nostrani.
Ma anche per capire che ci vuole tempo, che non bisogna avere fretta, bisogna avere pazienza, nell'imparare e anche nell'acquisire dimestichezza con gli strumenti che, come le piattaforme cambiano costantemente.
Quindi, se facessimo una scelta di acquistare un microfono da ogni anno, dovremmo acquistare ogni anno perché questo microfono l'anno prossimo sarà meno qualitativo di un cinque barra dieci percento del nuovo modello.
E quindi cosa facciamo tutti gli anni? Compriamo un microfono? No, meglio spendere quei soldi, ma soprattutto a quel tempo per creare un contenuto che diventa importante e diventa ascoltabile per ultima cosa alcune persone potranno pensare ok, Mario, ma chi sono io per parlare? Chi sono io per stare davanti alla telecamera? Non sono una celebrità, perché dovrebbero ascoltarmi? E qui io penso che la qualità viene puoi aggiudicarsi da chi ti guarda.
Quindi la cosa importante secondo me è mettersi non su un piedistallo, ma condividere la propria esperienza, condividere quello che si ha voglia di condividere e scegliere un contenuto che tu avresti voglia di raccontare, anche se nessuno lo guarda.
Se parti da questo presupposto per me io fai qualcosa perché ti fa piacere farlo.
Tutto quello che arriverà sarà soltanto un extra, assolutamente, cioè un po' di sindrome dell'impostore nelle chi comincia, cioè quella sensazione del fatto perché devo fare qualche cosa che non sono così tanto bravo da essere ascoltato, visualizzato, letto, eccetera eccetera.
Una sindrome che secondo me su internet va un po' tolta e tra l'altro se tu credi di avere questa cosa se nella parte giusta del pubblico perché vuol dire che ti non ti reputi diciamo il genio della lampada? No, però dall'altra parte chiaramente bisogna in qualche maniera creare un'utilità né quello che si fa.
Ovviamente noi creiamo contenuti non per vendere necessariamente quel contenuto per avere un ricavo diretto da quello che facciamo.
Altrimenti chiaramente magari ci sono altri business più redditizi nell'immediato però insomma cercano di creare un audience, un pubblico e quindi la cosa che consiglio sempre.
Cosa tu suggeriresti al tuo amico che vuole sapere di più di quella situazione? Quindi come puoi essergli utile per guadagnarti una birra o una chiacchiera insieme? Se tu riesci ad essere utile al tuo amico, al tuo potenziale cliente, quindi ha un potenziale sconosciuto.
Insomma, raggiungi il tuo risultato.
Non bisogna essere utili a tutti.
Puo' piacere a tutti, bisogna essere utili a chi dobbiamo essere utile a nostro audience.
Quindi partite cercate le tematiche che a voi sono utili e che a voi hanno risolto dei problemi, dei dubbi, dei casi.
Quindi tutte quelle situazioni dove aspetta che cerco su youtube, che magari qualcuno mi può dare una mano lì siamo al centro, siamo al punto, siamo essere utili e quindi il contenuto funzionerà.
Ma tutto questo lo vedremo.
Accendiamo, faccio accendi play
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