Hai mai notato come ogni volta che entri al supermercato finisci per comprare più di quello che avevi pianificato? Non è un caso. I supermercati sono veri e propri laboratori di marketing comportamentale, dove ogni dettaglio è studiato per influenzare le tue decisioni d’acquisto.
Se sei quell’amico che fa marketing e non riesci a fare la spesa senza analizzare ogni strategia commerciale che ti circonda, questo articolo è per te. E se non lo sei ancora, preparati a vedere il supermercato con occhi completamente nuovi.
1. Frutta e verdura all’ingresso: il potere dell’anchoring
La prima impressione conta più di tutto. Non è un caso che appena entri al supermercato ti ritrovi circondato da colori vivaci, prodotti freschi e un’atmosfera che trasmette salute e genuinità.
Questa tecnica si chiama “anchoring” e funziona creando un’associazione mentale positiva. Il tuo cervello collega immediatamente l’esperienza della “spesa” al concetto di “attività giusta e salutare”.
Questo bias cognitivo ti predispone favorevolmente verso tutti gli acquisti successivi, perché hai già stabilito che stai facendo qualcosa di positivo.
Il risultato? Ti senti giustificato negli acquisti che seguiranno, anche quelli meno salutari.

2. Musica lenta
La prossima volta che entrerai in un supermercato, presta attenzione alla musica di sottofondo: non si tratta della riproduzione di una playlist di Spotify a caso.
Ogni brano è selezionato in base all’orario, all’afflusso e all’obiettivo commerciale del momento.
Tutto si basa su un meccanismo neuropsicologico:
- la musica lenta (sotto i 70 BPM) rallenta inconsciamente i tuoi movimenti, facendoti rimanere più a lungo.
- la musica veloce (sopra i 100 BPM) ti spinge ad accelerare quando il punto vendita è affollato.
Quando andrai a fare la spesa, senza rendertene conto, il tuo cervello sincronizzerà automaticamente il tuo passo con il ritmo musicale.
3. Zona forno: “Scent Marketing” per stimolare l’appetito
L’olfatto è il senso più potente per influenzare le emozioni e i comportamenti d’acquisto. La zona del forno fresco non è posizionata casualmente nel layout del supermercato.
Mentre il profumo di pane appena sfornato e prodotti da forno caldi inducono lo stomaco “ad aprirsi”, i profumi di vaniglia aumentano l’acquisto dei dolci.
Quando hai fame, infatti, il tuo controllo inibitorio diminuisce e tendi a spendere di più. Non solo per il cibo, ma per qualsiasi prodotto. È una strategia di priming sensoriale che attiva i centri di ricompensa del cervello.

4. Offerte 3×2: l’illusione del regalo
“Prendi 3, paghi 2” suona molto meglio di “Sconto 33%”, vero? Questa non è casualità linguistica, ma neuromarketing puro applicato alla percezione del valore.
La scienza dietro questa tecnica: Il nostro cervello elabora l’offerta 3×2 come se stessimo ricevendo un regalo, non come un semplice sconto.
L’emozione del “gratuito” è molto più potente della razionalità del risparmio percentuale. Inoltre, ci porta ad acquistare tre unità invece di una, triplicando il volume di vendita.
In questo modo lo scontrino medio aumenta anche quando il cliente aveva bisogno di un solo prodotto.
5. Assenza di finestre: manipolare la percezione del tempo
Hai mai fatto caso che nei supermercati non ci sono finestre? Questa non è una scelta architettonica casuale, ma una strategia mutuata dai casinò di Las Vegas.
L’obiettivo è ridurre i segnali che indicano il tempo che passa. Senza riferimenti esterni come la luce naturale o la vista dell’esterno, perdi la cognizione del tempo e rimani più a lungo nel punto vendita.
Più tempo trascorri all’interno, più probabilità ci sono che tu faccia acquisti aggiuntivi.

6. Il trucco del prezzo a €0,99
Perché tutti i prezzi finiscono con €0,99? Questa strategia sfrutta un bias cognitivo chiamato “effetto della cifra sinistra”.
Il nostro cervello processa più velocemente il primo numero che vede, quindi €2,99 viene percepito più vicino a €2 che a €3, anche se logicamente sappiamo che la differenza è di un solo centesimo.
7. Scaffali strategici: target marketing verticale
Ogni livello degli scaffali racconta una storia diversa e si rivolge a un target specifico:
- Scaffale in alto → Prodotti premium e marchi di lusso per adulti con alto potere d’acquisto
- Scaffale all’altezza degli occhi → I prodotti con margini più alti o che il supermercato vuole spingere di più
- Scaffale in basso → Colori vivaci, mascotte simpatiche e confezioni accattivanti per catturare l’attenzione dei bambini
Il bambino diventa così un influencer inconsapevole che spinge i genitori verso acquisti non pianificati.

8. Campioni gratuiti: psicologia della reciprocità
Hai mai notato come sia (quasi) impossibile rifiutare un assaggio gratuito? Non è solo cortesia dei commessi, che attendono i clienti in qualche angolo del locale (spesso il reparto di bevande alcoliche e dolciarie) con un piccolo stand in cartone.
I campioni gratuiti attivano uno dei bias cognitivi più potenti del cervello umano, il principio della reciprocità.
Quando riceviamo qualcosa gratis, anche un semplice assaggio, il nostro cervello registra automaticamente un “debito sociale” che sentiamo il bisogno di ripagare. La prova diretta del prodotto, inoltre, riduce l’incertezza dell’acquisto e crea un’esperienza sensoriale positiva.
9. Prodotti complementari: cross-selling strategico
Pasta accanto al sugo, patatine vicino alle salse, formaggio presso il reparto vini. Questa disposizione non è frutto del caso, ma di una strategia di cross-selling scientificamente studiata.
Qual è il meccanismo psicologico dietro a questa disposizione?
Quando vedi prodotti che si completano a vicenda, il tuo cervello attiva automaticamente associazioni d’uso. È più facile immaginare l’utilizzo congiunto dei prodotti, aumentando la probabilità di acquisto multiplo.
Il risultato? L’aumento dello scontrino medio attraverso acquisti complementari.

10. Carrelli sovradimensionati: “effetto vuoto”
Hai mai fatto caso che i carrelli moderni sembrano sempre vuoti, anche quando sono pieni?
La capacità dei carrelli è raddoppiata negli ultimi 20 anni, e non è per comodità del cliente.
La psicologia dell’illusione spaziale: un carrello grande crea l’illusione ottica di essere sempre “mezzo vuoto”, stimolando il nostro bisogno inconscio di riempire gli spazi.
È lo stesso principio per cui mangiamo di più da un piatto grande rispetto a uno piccolo.
11. Pavimenti e carrelli “difettosi”: rallentamento forzato
Quel carrello con la ruota che tira da una parte non è sfortuna: alcuni supermercati, infatti, utilizzano volutamente pavimenti extra-lucidi e carrelli con piccoli “difetti” (come una ruota storta) per rallentare il flusso dei clienti.
Il meccanismo del rallentamento funziona così: quando devi prestare più attenzione a spingere il carrello o a camminare, inconsciamente rallenti e osservi di più quello che ti circonda.
Ogni secondo di rallentamento è un’opportunità di vendita aggiuntiva. Un buon motivo per controllare le ruote del carrello prima di entrare nel supermercato.
12. Beni di prima necessità nascosti: la strategia del labirinto
Perché devi attraversare mezzo supermercato per trovare il latte o l’acqua?
Sale, zucchero, olio, pasta: tutti i prodotti essenziali sono volutamente posizionati negli angoli più remoti del punto vendita.
Il meccanismo psicologico? Costringendoti a “cacciare” i prodotti essenziali, il supermercato ti obbliga a percorrere l’intero spazio commerciale.
È la strategia del “labirinto controllato”, ed ogni corsia in più che attraverserai si traduce in un’opportunità di acquisto aggiuntivo.
13. Disordine calcolato: effetto “mercato rionale”
Quei cesti centrali dove i prodotti sembrano gettati a caso nascondono una strategia raffinata. Il disordine apparente non è negligenza, ma marketing visivo studiato.
Si tratta di “psicologia dell’occasione”: il nostro cervello associa automaticamente il disordine ai prezzi bassi e alle occasioni imperdibili, proprio come nei mercati tradizionali.
Questo bias ci porta a percepire quei prodotti come convenienti anche quando, in realtà, non lo sono.
14. Cassa: la zona degli acquisti d’impulso
L’area della cassa è l’ultimo momento di verità. Qui trovano spazio prodotti di piccolo valore, facilmente acquistabili d’impulso: caramelle, riviste, gadget, pile, accessori per smartphone.
La psicologia dell’urgenza: Mentre aspetti in coda, hai tempo per osservare questi prodotti. Il “senso di urgenza” dato dalla coda che avanza stimola decisioni rapide.
Inoltre, avendo già fatto una spesa importante, spendere qualche euro in più sembra irrilevante.

Come applicare le tecniche del supermercato al tuo Business
1. Anchoring positivo nel primo touchpoint
Sul tuo sito web o nel primo contatto con il cliente, assicurati che il primo stimolo trasmetta una “vibe” positiva. Come la frutta e verdura all’ingresso, deve creare un’associazione mentale favorevole con il tuo brand.
Esempi pratici:
- Homepage con testimonianze positive evidenti
- Prima email di benvenuto che sottolinea i benefici
- Prima interazione che mette in evidenza i tuoi valori
2. Focus dell’attenzione in ogni fase del journey
Limita gli stimoli visivi e informativi allo specifico obiettivo di ogni fase. Come l’assenza di finestre nel supermercato, elimina le distrazioni che potrebbero far perdere focus al tuo cliente.
Applicazione concreta:
- Landing page di vendita senza menu di navigazione
- Checkout process semplificato senza link esterni
- Email focalizzate su un’unica call-to-action
3. Segmentazione del target per ogni touchpoint
Ogni parte del tuo servizio deve rivolgersi SOLO al suo target primario. Come gli scaffali a diverse altezze, personalizza il messaggio in base a chi lo riceverà.
Strategie operative:
- Email diverse per segmenti diversi di clienti
- Landing page personalizzate per fonte di traffico
- Contenuti social tarati sul pubblico specifico della piattaforma
4. Cross-selling strategico
Replica la strategia Amazon: accanto a ogni prodotto o servizio, suggerisci altri che completano l’esperienza del cliente.
Implementazione pratica:
- “Chi ha comprato questo ha comprato anche…”
- Pacchetti di servizi complementari
- Upselling durante il processo d’acquisto
5. Ottimizzazione del momento di checkout
Durante la fase di chiusura dell’accordo, o di checkout in caso di e-commerce, proponi prodotti o servizi a basso costo per aumentare lo scontrino medio, proprio come i prodotti d’impulso alla cassa.
Tecniche efficaci:
- Add-on a basso prezzo durante il checkout
- Servizi aggiuntivi one-click
- Estensioni di garanzia o servizi premium
7. Campioni gratuiti: un “assaggio digitale”
Replica il potere della reciprocità offrendo sempre qualcosa di valore prima di chiedere qualcosa in cambio.
Come i campioni gratuiti creano un debito psicologico, i tuoi “assaggi digitali” devono far percepire valore immediato.
Applicazione concreta:
- Freemium intelligente → Non limitarti a versioni ridotte, offri campioni della tua expertise migliore
- Contenuti premium gratuiti → Guide, template, mini-corsi che mostrano la qualità del tuo lavoro completo
- Consulenze gratuite mirate → 15 minuti di consulenza specifica che dimostrano il valore della versione completa
Esempi operativi:
- Software → Trial che include le funzionalità più potenti, non quelle base
- Consulenti → Audit gratuiti che rivelano problemi specifici (e la soluzione a pagamento)
- E-commerce → Campioni fisici per prodotti ad alto valore percepito
8. Effetto “3×2”: psicologia del bundle e del Regalo
Trasforma i tuoi pacchetti di servizi in “regali” invece che in semplici sconti. La percezione del valore gratuito è infinitamente più potente del risparmio percentuale.
Strategia di implementazione:
- Bundle “regalo” → “Prendi il corso A e B, il corso C è in regalo” invece di “Sconto 33% sui tre corsi”
- Servizi aggiuntivi “omaggio” → “Consulenza + implementazione + monitoraggio gratuito per 3 mesi”
- Prodotti complementari gratuiti → “Compra il software, la formazione è inclusa”
Esempi pratici:
- Agenzia marketing → “Strategia + implementazione, il report mensile è gratuito”
- E-commerce → “2 prodotti + spedizione gratuita” invece di “15% di sconto su tutto”
- SaaS → “Piano annuale + setup personalizzato gratuito”
9. “Ritmo” alla strategia
Controlla il ritmo dell’esperienza del tuo cliente attraverso il design e la comunicazione. Come la musica del supermercato, ogni touchpoint deve avere il “tempo” giusto.
Applicazione pratica:
- Comunicazione lenta → Email, contenuti e presentazioni più dettagliati quando vuoi che riflettano di più
- Comunicazione veloce → CTA urgenti, offerte a tempo, checkout semplificato quando vuoi decisioni rapide
- Ritmo del funnel → Alterna momenti di “accelerazione” (scarsità) e “rallentamento” (educazione)
Implementazione concreta:
- Landing page → Sezioni lunghe per prodotti complessi, CTA immediate per prodotti semplici
- Email marketing → Sequenze lente per lead nurturing, veloci per promozioni
- Sales call → Ritmo lento per scoperta bisogni, veloce per chiusura
10. Profumi “digitali” artificiali
Crea “profumi digitali” – elementi che attivano emozioni specifiche in ogni punto del customer journey. Come gli aromi nel supermercato, ogni fase deve evocare il sentimento giusto.
Puoi farlo con:
- Colori strategici → Blu per fiducia nelle pagine di servizio, rosso per urgenza nelle offerte
- Copywriting emozionale → Parole che attivano specifici centri emotivi
- Visual storytelling → Immagini che evocano le emozioni desiderate per ogni fase
Implementazione operativa:
- Homepage → Elementi che evocano professionalità e successo
- Pagine vendita → Copywriting che attiva desiderio e urgenza
- Area clienti → Design che trasmette esclusività e valore
11. Rallentamento forzato
Introduci attriti intenzionali nei punti dove vuoi che il cliente rifletta di più. Come i carrelli difettosi rallentano per aumentare le vendite, usa friction strategico per aumentare il valore percepito.
Applicazione nel business digitale:
- Form multi-step → Per servizi premium, usa processi più lunghi che aumentano il commitment
- Processo di onboarding → Rallenta l’accesso per servizi esclusivi, aumenta il valore percepito
- Consultazioni pre-vendita: Richiedi più informazioni per servizi ad alto valore
Esempi concreti:
- SaaS premium → Trial che richiede chiamata di setup (invece di accesso immediato)
- Consulenza → Questionario approfondito prima della proposta (aumenta serietà percepita)
- Corsi high-ticket → Processo di ammissione invece di acquisto diretto
Conclusioni: il marketing è ovunque
Se fai marketing, sai che vedi strategie commerciali ovunque. Il supermercato è solo uno dei tanti esempi di come la psicologia del consumatore venga applicata nella vita quotidiana.
La lezione più importante è che il successo non dipende solo dai numeri o dalle campagne, ma dalla comprensione profonda del comportamento umano.
Ogni volta che entri al supermercato, stai vivendo una masterclass gratuita di marketing comportamentale. La differenza tra un marketer normale e uno eccellente sta nell’abilità di osservare, comprendere e applicare queste dinamiche al proprio business.
La prossima volta che farai la spesa, ricordati: non stai solo comprando prodotti, stai studiando il futuro del tuo business.

