L’analisi della domanda di mercato e dei trend rappresenta il fulcro di qualsiasi strategia di marketing di successo. Comprendere a fondo il panorama competitivo e le esigenze dei consumatori è cruciale per guidare il successo di un brand o prodotto sul mercato
In questo articolo esploreremo le fasi di analisi dei micro-dati che ci permetteranno di comprendere il reale potenziale di un prodotto o di un business, di cui Massimo Giacchino, esperto in micro-dati e autore dei libri Design Marketing e Audience Personas, parla nel suo corso Analisi di mercato e posizionamento su Learnn.
Cosa sono i micro-dati: in breve
Per micro-dati intendiamo tutto ciò che un utente compie all’interno del web: cosa pubblica sui social, che commenti lascia, cosa scrive nelle recensioni su Amazon, quali ricerche fa e quali domande pone ai motori di ricerca. E così via.
Partendo da questa breve spiegazione, è possibile solamente immaginare quanti micro-dati sono sparsi qua e là all’interno del web. Il compito di un’analisi di micro-dati, dunque, consiste nel rimettere insieme i pezzi del puzzle, per dare un volto al target ideale del prodotto, e se quel prodotto ha del potenziale online.
Per spiegare l’argomento utilizzeremo come idea di prodotto l’olio d’oliva spray con vitamina B12 ipotizzato da Massimo all’interno del corso.
Fase 0: Contesto e ricerca iniziale
Quando siamo a zero conoscenze riguardo un prodotto la prima cosa che ci viene in mente da fare è quella di andarlo a cercare su Google. Perché? Perché stiamo cercando informazioni.
E proprio come un utente ricerca un’informazione su internet anche noi dobbiamo capire se effettivamente esistono delle ricerche su quel prodotto, quali informazioni compaiono per prima e che cosa le persone chiedono attraverso il box “Le persone hanno chiesto anche”.
Possiamo proseguire andando a controllare anche su YouTube digitando varie parole chiave come potrebbero essere “olio spray”, “olio vitamina b12”, “vitamina b12”: come Google, così YouTube è quella piattaforma che vai a controllare subito quando cerchi una risposta a qualcosa che non sai.
Tutte queste informazioni di ricerca, i risultati e i prodotti, le informazioni contenute dei video, ci permettono di farci una prima idea di quello che è il prodotto e tutte le sue sfaccettature.
Fase 1: Verificare il trend di mercato con Google Trends
Una volta che ci siamo schiariti le idee, e dopo aver intervistato il cliente per cui stiamo analizzando il prodotto, possiamo proseguire il nostro percorso di analisi utilizzando Google Trends, uno strumento gratuito che offre una panoramica delle tendenze di ricerca degli utenti su una determinata nicchia di mercato.
Monitorando le fluttuazioni stagionali e le tendenze in crescita, possiamo individuare opportunità emergenti e identificare il momento giusto per agire: infatti il potenziale di un prodotto lo si ha quando c’è una richiesta di mercato ma nel momento in cui il trend è appena iniziato.
Entrare nella fase di crescita del trend ci consente di ritagliarci la nostra fetta di mercato. Al contrario, un trend saturo è molto più difficile da conquistare.
Detto questo, se digitiamo “vitamina b12” all’interno di Google Trend, vedremo che dal 2004 il trend è rimasto costante e poi è cresciuto: ovviamente dovremo andare a cercare di capirne il motivo con un’analisi completa del trend di mercato, ma in questo momento ho già compreso che potenzialmente possiamo entrare nel mercato con il nostro prodotto.
Scorrendo, invece è possibile vedere in quali paese quel trend sta crescendo maggiormente, da non confondere con l’aumento di domanda: questo ci consente di capire in quale aree geografiche vale la pena investire per posizionare il nostro prodotto e accontentare la crescente domanda.
Scorriamo ancora la pagina, e troveremo quali sono le ricerche correlate all’argomento alla vitamina B12: in questo caso, l’argomento ricorrente è la carenza di vitamina B12.
Questo particolare ci consente di cavalcare la domanda e attirare l’attenzione sul nostro brand andando a fornire la nostra risposta, tramite il prodotto e (potenzialmente) anche tramite contenuti SEO pertinenti
Fase 2: Analizzare il mercato con AnswerThePublic
Per comprendere a fondo le domande storiche che gli utenti pongono sulla nostra nicchia di mercato, utilizziamo Answer The Public. Questo strumento ci permette di esplorare le domande effettivamente poste dagli utenti, aiutandoci a identificare le preoccupazioni e gli interessi predominanti: come prenderlo, quando assumerlo, come sceglierlo.
Le persone vogliono, appunto, cercare di capire come arrivare alla scelta migliore, risolvendo i loro dubbi. Il nostro compito sarà, successivamente quello di dare loro tutte le informazioni riguardo al nostro prodotto e accompagnarli a prendere una decisione.
Allo stesso modo, i dati che otteniamo ci servono per comprendere quali sono le opportunità di business e di mercato da valutare: un esempio, come vedi nel grafico qui sopra, è un prodotto con vitamina b12 senza lattosio, ma anche “vitamina b12 per cani e gatti”.
Queste attività, dunque, si possono applicare sia ad un prodotto che ad un servizio.
Fase 3: Analizzare la domanda con TubeBuddy
Se il brand è presente su YouTube, TubeBuddy è un alleato essenziale. Questo estensione per il browser offre suggerimenti basati su parole chiave e consigli su argomenti popolari e contenuti specifici.
Queste informazioni sono preziose per comprendere una miriade di informazioni:
- quali sono i contenuti che YouTube mostra per primi;
- il numero di visualizzazioni che tali contenuti hanno generato;
- quali sono gli hashtag che i competitor utilizzano per posizionarsi su YouTube;
- cosa gli utenti scrivono e chiedono nei commenti;
- l’andamento del trend, quindi se c’è interesse e quando.
Nel grafico qui sopra, per esempio, si può capire come i tags più utilizzati all’interno dei contenuti che parlano di vitamina b12, su YouTube, hanno un ruolo importante nelle diete vegane e degli integratori.
Fase 4: Quantificare la domanda con Ubersuggest
UberSuggest è un altro strumento fondamentale per l’analisi delle parole chiave. Utilizzandolo, possiamo scoprire quali parole chiave sono più ricercate dai consumatori e valutarne la difficoltà di posizionamento sui motori di ricerca.
Se cerchiamo “vitamina b12”, possiamo vedere come il termine abbia un volume di ricerca mensile pari a 90.500: questo è un dato ottimo che si unisce al volume di ricerche costante annualmente (vedi immagine) e come la metà delle persone che cercano questa keyword cliccano sui risultati di ricerca.
Anche questo è un dato interessante da tenere in considerazione per un’eventuale strategia SEO.
Infine, per quella parola chiave, Ubersuggest mette a disposizione una lunga serie di keyword correlate interessanti, da prendere in esame per approfondire cos’è che esattamente cercano e desiderano gli utenti.
Fase 5: Analizzare le tendenze di ricerca su Amazon
Amazon è un indicatore di tendenza chiave per gli acquisti online. Utilizzando uno strumento come Amz Suggestion Expander, possiamo individuare le parole chiave più rilevanti per il nostro prodotto o brand, e quali sono i marchi più ricercati per quella tipologia di prodotto (keyword “vitamina b12 vegavero” o “longlife”). Questo passaggio ci permette di scoprire quelle ricerche che gli altri strumenti non rilevano che, potenzialmente, possono essere considerate come segmenti di mercato.
Per comprendere meglio questo aspetto osserva lo screenshot qui sotto.
Come vedi, Amz Suggestion Expander ci ha fatto scoprire termini come “vitamina b12 sublinguale”: è un chiaro segno di come le persone cercano un’alternativa alle pillole nel caso in cui non riescano ad ingerirle. In tal senso stanno cercando un integratore che si sciolga sotto la lingua.
Fase 6: Analisi manuale dei top prodotti su Amazon
Oltre all’analisi automatizzata, è cruciale effettuare una ricerca manuale dei top prodotti nella nostra nicchia su Amazon, e capire quanto essi convertano. Questo ci consente di esaminare in dettaglio le caratteristiche dei prodotti più venduti e identificare eventuali vuoti di mercato.
Per farlo utilizziamo l’estensione Chrome Helium 10. Questo tool scansiona i primi 60 prodotti su Amazon e ci dice quante volte:
- la keyword “vitamina b12” viene cercata mensilmente su Amazon;
- il volume mensile delle vendite per quella keyword;
- il prezzo medio, utile per poter essere competitivo in tal senso;
- dettagli approfonditi su ogni prodotto in quella keyword.
Tutte queste informazioni ci permettono di analizzare, capire chi vende di più e chi di meno, quindi fare le nostre ipotesi sui vari competitor.
A questo punto andremo ad analizzare nel dettaglio i prodotti più venduti su Amazon, come LongLife. In questo ci aiutano anche i prodotti con i tag “Più venduto” e “Amazon’s Choice”, per i quali analizzeremo le caratteristiche e le descrizioni per cui questo prodotto vende di più: in questo caso sono i termini come “alto dosaggio, sistema immunitario, energia, vegan, durata (356 compresse)”.
Come puoi intuire, questi non sono termini inseriti a caso, ma in realtà vanno a colpire uno specifico target:
- “alto dosaggio” → fa concorrenza ai prodotti che hanno una scarsa quantità di vitamina b12;
- “sistema immunitario” → potrebbe riferirsi anche al potenziamento delle difese immunitarie durante il periodo pandemico;
- “energia” → può riferirsi agli sportivi;
- “vegano” → si riferisce chiaramente a chi segue una dieta vegana;
- “365 compresse” → punta sul valore di durata del prodotto, ossia un anno.
Fase 7: Analizzare Domande e Risposte su Amazon
Esaminare le domande e le risposte dei consumatori su Amazon è un modo efficace per comprendere le preoccupazioni dei potenziali acquirenti: infatti chi si sforza a fare una domanda e ad aspettare una risposta è ad un piccolo passo dal compiere l’acquisto. Qui è importante capire quali dubbi emergono dalle loro domande, dunque andarle a sfruttare come informazioni per migliorare la comunicazione del prodotto, e il prodotto stesso.
Nell’immagine qui sopra notiamo domande che riguardano richieste di “prodotti per la stanchezza”, “per il cane” e il dosaggio di ogni compressa.
Fase 8 : Analizzare le recensioni Amazon
Le recensioni dei clienti rappresentano una fonte inesauribile di informazioni sulla soddisfazione del cliente e le eventuali lacune del prodotto.
Anche in questo caso, l’analisi delle recensioni può contribuire a identificare punti di forza e debolezza e guidare il processo di perfezionamento del prodotto: in questo caso abbiamo il vantaggio di avere un cloud automatico di keyword più rilevanti, per cui possiamo filtrare le recensioni che più ci interessano.
Qui vediamo che gli aspetti importanti per i clienti sono la dimensione delle compresse, la facilità nella deglutizione e anche il rapporto qualità-prezzo: tre aspetti da tenere in considerazione per il nostro prodotto.
Fase 9: Analizzare i comportamenti online sui Social
Gli hashtag su Instagram offrono un’opportunità unica per comprendere come le persone parlano della nostra nicchia o del nostro prodotto.
Infatti dietro ad ogni hashtag c’è la vita delle persone, quindi se cerchiamo l’hashtag #vitaminab12 possiamo andare a vedere tutte le persone che hanno pubblicato un post con quell’hashtag, ottenendo così una miniera di informazioni su:
- cosa pubblica la concorrenza e come lo comunica;
- cosa pubblicano i clienti, come lo fanno, a cosa danno risalto, quando, dove, ecc.
Non dobbiamo fermarci a vedere le anteprime dei post, ma dobbiamo anche analizzare i post uno per uno fino a che non avremo raccolto abbastanza informazioni in merito alle nostre analisi e ricerche.
La stessa attività può essere svolta andando ad analizzare il comportamento degli utenti all’interno dei gruppi Facebook pertinenti: leggiamo domande e domande, le esigenze, i problemi e i dubbi delle persone, osserviamo le immagini e tutto ciò che può esserci utile per aggiungere un pezzo del puzzle alla nostra analisi.
Fase 10: Analizzare le Audience Insights
Dopo aver visto la domanda consapevole e latente delle persone, e dopo aver individuato il target dei vegani, possiamo andare nel tool Audience Insights di Facebook per capire quanto è grande il bacino di utenza con interesse vegano e i dettagli demografici.
Recap finale
Siamo giunti al termine di questa prima fase di analisi di mercato e di posizionamento attraverso i micro-dati, che ci permette di conoscere l’argomento, individuare la domanda consapevole e latente e qual è il target ideale.
Ecco un recap dei task da svolgere per compiere questa prima analisi di mercato:
- Decidere prodotto o servizio da analizzare
- Analisi dei trend
- Analisi della domanda di mercato
- Analisi degli acquisti online
- Analisi dei comportamenti online
Abbiamo scritto un altro articolo sui micro-dati basato sul lavoro svolto da Massimo Giacchino per il brand online FruttaWeb.
Approfondimenti: libri di Massimo Giacchino
Vuoi approfondire tutto ciò che riguarda i micro-dati e imparare a realizzare un’analisi di mercato e di posizionamento completa per i tuoi clienti?
Puoi farlo con i libri, anzi i manuali, di Massimo Gioacchino: Design Marketing e Audience Personas. Trovi maggiori informazioni sul sito di Massimo: Design-marketing.info.
Design Marketing
Il libro Design Marketing rivela come sfruttare dati dettagliati per creare strategie di marketing ben informate.
Attraverso un approccio diviso in cinque fasi, questo libro guida i professionisti del settore nell’individuazione di potenziali clienti, nella comprensione del mercato, nell’analisi della concorrenza e nella definizione accurata delle buyer persona.
In definitiva, offre strumenti per prendere decisioni basate su dati concreti anziché basarsi su speranze, fornendo un approccio consapevole alla creazione di strategie di successo in un ambiente in costante evoluzione.
Audience Personas
Il libro Audience Personas offre un approccio in sette passaggi per identificare il proprio pubblico di riferimento e progettare elementi di branding nell’era online dominata dall’intelligenza artificiale e dalla complessità del contesto digitale.
Questo libro, complementare a Design Marketing, presenta strategie innovative per rispondere alle domande chiave riguardanti la definizione del cliente potenziale, la creazione di elementi di branding e la pianificazione di strategie editoriali e pubblicitarie su piattaforme come Google, Meta e TikTok, con l’obiettivo di guidare efficacemente il processo di conversione.