L’arco narrativo di un personaggio è il percorso evolutivo che segue nel corso di una storia.
Questo viaggio è delineato da una serie di sfide e avversità che portano a modifiche significative nel suo carattere, culminando nella risoluzione di un conflitto centrale.
In questo articolo ti mostreremo quali sono gli archi narrativi più utilizzati nel mondo della letteratura, del cinema e dello storytelling dei brand.
Come funziona un arco narrativo
Gli archi narrativi si distinguono in base al tipo di evoluzione che il personaggio subisce.
Di solito, il percorso del personaggio si intreccia con la struttura classica della narrazione in tre atti, in cui ogni atto rappresenta una fase critica dello sviluppo del personaggio stesso: l’introduzione, la confrontazione e la risoluzione.
Il punto di partenza è spesso un evento scatenante che chiarisce le poste in gioco e introduce il conflitto principale, determinando la direzione che l’arco del personaggio seguirà nella storia.
Mentre la maggior parte segue un cambiamento trasformativo, evidenziando una crescita o una regressione del personaggio rispetto al suo stato iniziale, esistono anche archi più statici, in cui il personaggio rimane immutato, funzionando come una colonna di consistenza che riflette gli aspetti invariati della natura umana o della società.
Ogni tipo di arco, come avrai capito, ha il suo scopo e serve per accentuare diversi temi all’interno della struttura della narrazione.
I 7 principali archi narrativi
Vediamo i 7 archi narrativi più conosciuti ed utilizzati.
Da povero a ricco
Questo arco, caratterizzato da una costante ascesa, segue il personaggio dalla miseria alla prosperità, simboleggiando la conquista dei propri sogni e aspirazioni.
Un esempio letterario emblematico è presente in Orgoglio e pregiudizio, dove vediamo i personaggi evolversi in un contesto di crescita personale e sociale.
Esempio: Innocent
Il marchio di frullati Innocent rappresenta un esempio contemporaneo di questo arco narrativo.
Partito da una bancarella in un festival musicale nel 1999, i due fondatori, all’epoca ancora studenti di Cambridge, posizionano vicino allo stand con i frullati due bidoni ed un cartello con una domanda rivolta al pubblico.
Chiedono se secondo loro avrebbero dovuto lasciare le loro occupazioni per dedicarsi a tempo pieno alla costruzione di questo brand di frullati.
I due bidoni riportavano due cartelli: uno con un “Sì”, e uno con un “No”.
Alla fine del festival, il bidone del “Sì” era pieno, e da è iniziata la scalata di Innocent fino agli scaffali dei nostri supermercati.
Da ricco a povero
Questo arco segue il personaggio in un percorso discendente, da una posizione di vantaggio a una di perdita e disillusione. Spesso viene usato per esplorare temi di moralità e vulnerabilità umana.
Esempio: Hinge
Hinge, app di dating, utilizza questo arco narrativo con una svolta ironica: è “l’app da cancellare”, poiché il suo successo si misura nel far trovare ai suoi utenti un partner stabile, quindi nella sua “scomparsa” funzionale.
Man in a hole
“Man in a hole” è un arco narrativo che inizia con una caduta, seguita da una risalita, simile a una narrazione di redenzione.
Il personaggio affronta un grande ostacolo o fallimento e poi riesce a superarlo, ristabilendo o migliorando la sua situazione iniziale.
Questo arco narrativo è comunissimo nella letteratura e nel cinema. Pensiamo, ad esempio, a Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, in cui la protagonista si abbandona ad un sogno in cui succedono cose bizzarre, anche negative, ma riesce poi a svegliarsi e raggiungere così il lieto fine.
Esempio: Donald Trump
La campagna elettorale del 2016 di Donald Trump ha utilizzato questo schema con la frase “Make America Great Again”, proponendo un ritorno a un passato glorioso per gli Stati Uniti come soluzione ai problemi attuali, un viaggio dal declino alla grandezza promessa.
Ecco che attraverso una sola frase Trump ha tracciato un intero arco narrativo.
Icaro
Con l’arco di Icaro, il protagonista parte da una situazione negativa e, grazie alle sue gesta, ad un colpo di fortuna o quant’altro riesce a risalire, quindi ad elevare la sua situazione. Poi, però, succede ancora qualcosa che gli fa perdere tutto.
Questo schema narrativo è comune in tragedie classiche e moderne, come il Titanic, il cui finale tragico è entrato nella memoria di tutti.
Proprio per la tragicità di questo arco narrativo, è difficile che un brand ci costruisca sopra il proprio storytelling.
Cenerentola
L’arco narrativo “Cenerentola” presenta un doppio cambiamento: una salita iniziale seguita da una caduta, e una risalita finale, proprio come nell’omonimo cartone animato della Disney.
È un tema di perdita e riconquista, spesso arricchito da elementi di magia o di fortuna improvvisa.
Esempio: Converse
Il percorso di Converse incarna l’arco di Cenerentola: dal successo iniziale come produttore di scarpe sportive, alla crisi negli anni ’70 e ’80, fino alla rinascita sotto Nike, che ha rinnovato il brand mantenendo il suo spirito originale di ribellione e indipendenza.
Il suo arco narrativo può essere suddiviso come segue.
Fondazione e inizi
- Converse venne fondata nel 1908. Originariamente era produttrice di galosce e altri articoli in gomma.
- Introduce delle scarpe da basket nel 1917, marcando il primo successo nel settore sportivo.
Ascesa alla fama
- Converse lancia le All-Star nel 1917, le prime scarpe specificamente progettate per il basket.
- Acquisisce popolarità con l’endorsement di Chuck Taylor nel 1921, diventando un simbolo nel mondo del basket.
Il periodo di declino
- Negli anni ’70, Converse compete con i nuovi brand Nike e Adidas
- Negli anni ’80 arriva il declino dovuto a cambi rapidi nella moda e nei gusti dei consumatori.
- Viene dichiarata di bancarotta nel 2001 a seguito di difficoltà prolungate.
Rinascita e nuova identità
- Negli anni ’90 viene scelta come scarpa della controcultura, artisti e musicisti.
- Acquisita da Nike nel 2003, inizia una nuova fase di rinascita.
- Nike rilancia Converse con un focus sulla moda urbana e sulla cultura pop, mantenendo l’estetica classica ma integrando innovazioni moderne.
Consolidamento e successo rinnovato
- Converse ha ristabilito la sua presenza nel mercato globale, diventando nuovamente un’icona di stile e un simbolo di ribellione e individualità.
Edipo
“Edipo” è l’arco narrativo che racconta la tragedia di un personaggio il cui destino è segnato da fallimenti nonostante i successi iniziali.
Spesso è usato per esplorare temi di destino, colpa e redenzione impossibile. È tipico infatti di narrazioni profondamente psicologiche e tragiche come il film L’amore bugiardo o il libro Amleto di Shakespeare.
Come per “Icaro”, anche “Edipo” è un arco narrativo che difficilmente è viene scelto dai brand, per via della sua drammaticità.
Viaggio dell’eroe
Il “Viaggio dell’eroe“, descritto da Joseph Campbell in L’eroe dai mille volti, è un arco narrativo universale che trasporta il protagonista dal mondo ordinario al mondo straordinario.
Il personaggio inizia un’avventura ricca di sfide che lo trasformano profondamente: non solo lo rafforzano, ma modificano anche la sua percezione e capacità di interagire con il mondo.
Al suo ritorno, infatti, l’eroe non è più lo stesso: porta con sé le lezioni apprese e un nuovo modo di vedere la realtà.
Questo modello è evidente non solo nelle grandi narrazioni ma anche nei contenuti social, dove professionisti, creator e influencer raccontano esperienze che li hanno cambiati.
Questo arco narrativo, che riflette il detto “Ciò che non uccide, fortifica”, sottolinea dunque come le sfide conducano a crescita personale e trasformazione, mostrando la resilienza e l’evoluzione del carattere.
In conclusione
Gli archi narrativi sono strumenti fondamentali per gli scrittori e creatori di storie, che permettono di esplorare la profondità umana e di coinvolgere emotivamente il pubblico.
Ogni arco offre una struttura attraverso cui possiamo esaminare il cambiamento, la resilienza, e la complessità del viaggio umano.
Utilizzare questi schemi con intenzione può trasformare una semplice narrazione in un’opera che risuona con autenticità e forza emotiva, mantenendo il lettore avvinto dalla prima all’ultima pagina.
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