In questo articolo

Blog » Soft Skill » Brainstorming: 10 tecniche per liberare la creatività e generare nuove idee

Brainstorming: 10 tecniche per liberare la creatività e generare nuove idee

Il brainstorming non si fa a caso. Ecco 10 tecniche pratiche per imparare a generare idee innovative e a raggiungere gli obiettivi.
Brainstorming: 10 tecniche per liberare la creatività e generare nuove idee

Cosa vedremo in questo articolo

Di solito “brainstorming” equivale a “call di 3 ore in cui ognuno dice cose random e poi si perde il filo tipo, asp… cosa stavamo dicendo?”

Questo approccio nasce dal fatto che nei brainstorming è super importante non porre troppi limiti, altrimenti la mente non viaggia libera e le idee non vengono.

Ma “senza limiti” non significa “fare le cose a caso”.

Fare brainstorming è un processo preziosissimo perché lascia spazio all’innovazione. E come ogni attività “creativa”, è importante lasciarla libera MA anche tenerla direzionata.

In questo articolo esploriamo i vantaggi di questo processo creativo e 10 tecniche tecniche pratiche per fare brainstorming.

Fare brainstorming: cos’è e approccio

Fare brainstorming significa creare uno spazio sicuro dove ogni pensiero ha diritto di esistere, almeno inizialmente. È un processo strutturato di generazione di idee dove la quantità viene prima della qualità, e il giudizio viene sospeso fino alla fine.

La parola stessa, coniata da Alex Osborn negli anni ’40, significa letteralmente “tempesta di cervelli” – un’immagine che rende perfettamente l’idea di energia creativa che si scatena quando le menti collaborano senza barriere.

In pratica, è quel momento in cui dici al tuo cervello: “Ok, per i prossimi 30 minuti puoi dire qualsiasi cosa ti venga in mente su questo tema, anche se sembra stupida”. E poi, solo dopo, filtri e raffini.

I vantaggi di fare brainstorming

Il brainstorming non è solo “una riunione in più” nel calendario. È un investimento che ripaga in modi che spesso sottovalutiamo:

Rompe i pattern mentali → Quando lavori sempre sugli stessi problemi, il tuo cervello crea delle autostrade mentali. Il brainstorming ti costringe a prendere strade secondarie e scoprire nuovi percorsi.

Moltiplica le prospettive → Due teste pensano meglio di una? Provane cinque o dieci. Ogni persona porta il suo bagaglio di esperienze, e quello che per te è ovvio, per un altro può essere rivoluzionario.

Democratizza l’innovazione → In un brainstorming ben condotto, l’idea del junior vale quanto quella del CEO. Questo appiattimento gerarchico temporaneo sblocca contributi che altrimenti rimarrebbero inespressi.

Accelera la risoluzione dei problemi → Invece di rimuginare per settimane su un problema, in 2 ore di brainstorming strutturato puoi generare soluzioni che da solo avresti impiegato mesi a trovare.

Crea buy-in automatico → Quando le persone contribuiscono alla creazione di un’idea, si sentono naturalmente più coinvolte nella sua realizzazione. È psicologia umana di base.

A chi è rivolto il brainstorming

Il bello del brainstorming? È democratico. Non serve essere “creativi di professione” per partecipare e contribuire.

Possono fare brainstorming i team aziendali che devono ottimizzare i processi, oppure liberi professionisti che non vogliono rimanere intrappolati nelle loro echo chamber mentali.

Ma va bene anche per studenti e ricercatori per trovare approcci originali allo studio, così come per le famiglie e gruppi di amici che necessitano di organizzare e pianificare un evento (es.: vacanze).

La verità? Se hai un cervello e un problema, il brainstorming fa per te.

10 tecniche per fare brainstorming

Vediamo ora le 10 tecniche di brainstorming che ti permetteranno di generare e organizzare idee, mantenendo il focus sul risultato.

1. Gap Filling

Il Gap Filling è una tecnica che identifica il divario tra dove sei ora e dove vuoi arrivare. È perfetta quando hai un obiettivo chiaro ma non sai come raggiungerlo.

Come applicarla:

  1. Descrivi la tua situazione attuale nel dettaglio
  2. Descrivi la situazione che vuoi raggiungere (Esempio: la mia azienda fa orologi, vogliamo ampliare il portfolio e vendere anche fitness tracker)
  3. Fai la lista di tutti gli ostacoli che stai incontrando
  4. Trova una soluzione specifica per ogni ostacolo identificato
Tecnica Gap Filling

2. How Now Wow

How Now Wow è una tecnica di categorizzazione delle idee basata su originalità e fattibilità. Ideale per sessioni di gruppo dove emergono molte idee diverse.

Come applicarla:

  1. Su un tool come Miro, tutti i partecipanti inseriscono le loro idee per 15 minuti in autonomia
  2. Categorizza le idee in tre gruppi:
  • How: Idee originali e interessanti ma non realizzabili al momento
  • Now: Idee poco originali ma immediatamente applicabili
  • Wow: Idee originali E facilmente realizzabili
  1. Concentrati prima sulle idee Wow, poi valuta come rendere fattibili le How
Tecnica How Now Wow

3. ROLE Storming

La tecnica ROLE Storming ti fa assumere il punto di vista di altre persone per generare nuove prospettive. Utile quando sei bloccato nel tuo modo di pensare.

Come applicarla:

  1. Identifica il problema e descrivi la situazione ideale
  2. Scegli 3-5 personaggi rilevanti (Steve Jobs, il tuo cliente tipo, un competitor, ecc.)
  3. Per ogni personaggio, chiediti: “Come affronterebbe questo problema?”
  4. Raccogli le diverse soluzioni e trova punti comuni o idee innovative
Tecnica ROLE storming

4. S.C.A.M.P.E.R.

S.C.A.M.P.E.R. è un framework sistematico per modificare idee esistenti. Perfetto quando hai già un’idea base ma vuoi migliorarla o innovarla.

Come applicarla:

  • Sostituisci → Cosa succederebbe se sostituissi un elemento con un altro?
  • Combina → Cosa accadrebbe combinando due idee diverse?
  • Adatta → Come si adatterebbe l’idea in un contesto diverso?
  • Modifica → Cambia un aspetto specifico e osserva l’impatto
  • Per altri usi → Applica l’idea in un contesto completamente diverso
  • Elimina → Rimuovi un elemento e valuta le conseguenze
  • Riorganizza → Ricomponi tutti i cambiamenti in un’idea finale
S.C.A.M.P.E.R.

    5. Storyboarding

    Lo Storyboarding è la visualizzazione sequenziale di un processo o soluzione. Ideale per problemi complessi che richiedono una visione d’insieme.

    Come applicarla:

    1. Definisci il punto di partenza e quello di arrivo
    2. Disegna o scrivi ogni “scena” del processo in sequenza
    3. Identifica i momenti critici o i punti di decisione
    4. Rifinisci la sequenza eliminando passaggi superflui
    Storyboarding Tecnica Brainstorming

    6. Six Thinking Hats

    La Tecnica dei 6 cappelli assegna ruoli specifici per analizzare un problema da diverse angolazioni. È perfetta per decisioni complesse in team.

    Come applicarla:

    • Cappello Blu (Moderatore) → Gestisce tempi e flusso della discussione
    • Cappello Bianco (Razionale) → Si concentra solo su fatti e dati verificabili
    • Cappello Rosso (Emotivo) → Esprime sensazioni e intuizioni senza giustificarle
    • Cappello Nero (Critico) → Identifica rischi e punti deboli
    • Cappello Giallo (Entusiasta) → Evidenzia opportunità e aspetti positivi
    • Cappello Verde (Sognatore) → Propone idee creative fuori dagli schemi

    Conclusione: Il Cappello Blu sintetizza e definisce i prossimi passi

    Tecnica dei 6 cappelli

      7. Mind Mapping

      Il Mind Mapping è una tecnica visuale che parte da un concetto centrale e si espande in ramificazioni. Ottima per esplorare tutte le sfaccettature di un tema.

      Come applicarla:

      • Scrivi il problema/tema al centro di un foglio
      • Crea rami principali per le categorie chiave
      • Aggiungi sotto-rami con idee specifiche per ogni categoria
      • Usa colori e simboli per evidenziare connessioni
      • Identifica pattern e aree inesplorate
      Mind Mapping Esempio
      Immagine di Canva.com

        8. Reverse Brainstorming

        Con il Reverse Brainstorming, invece di cercare soluzioni, cerchi modi per peggiorare il problema. Utile quando il pensiero tradizionale non funziona.

        Come applicarla:

        1. Definisci il problema da risolvere
        2. Ribalta la domanda: “Come posso peggiorare questa situazione?”
        3. Lista tutte le idee per peggiorare il problema
        4. Inverti ogni idea negativa in una soluzione positiva

        9. Brainwriting 6-3-5

        Cos’è e quando usarla: Variante scritta del brainstorming che elimina le inibizioni del parlare in pubblico. Ideale per team introversi o multiculturali.

        Come applicarla:

        1. 6 persone si siedono in cerchio
        2. Ognuno scrive 3 idee in 5 minuti su un foglio
        3. Passa il foglio al vicino che aggiunge altre 3 idee
        4. Continua finché ogni foglio torna al proprietario
        5. Avrai 108 idee da analizzare e sviluppare
        Tecnica 6-3-5 Brainwriting
        Immagine di Collaboard.app

        10. 5 Whys

        La Tecnica dei 5 Perché è un metodo per andare alla radice di un problema attraverso domande successive. Perfetta per problemi complessi con cause nascoste.

        Come applicarla:

        1. Definisci il problema principale
        2. Chiediti “Perché succede questo?” e annota la risposta
        3. Per ogni risposta, chiediti di nuovo “Perché?”
        4. Ripeti per 5 volte (o finché non arrivi alla causa radice)
        5. Genera soluzioni per la causa radice identificata
        Tecnica dei 5 Perché
        Immagine di Businessmap.io

        Come condurre un workshop di brainstorming

        Condurre un workshop di brainstorming efficace è come dirigere un’orchestra: serve ritmo, armonia e qualcuno che tenga il tempo.

        Prima del workshop:

        1. Definisci l’obiettivo → “Trovare idee” è troppo vago. “Trovare 5 modi per aumentare le vendite del 20% in 3 mesi” è un obiettivo
        2. Scegli i partecipanti → Mix è la parola chiave. Diverse competenze, livelli, personalità
        3. Prepara lo spazio → Fisico o virtuale, deve essere confortevole e attrezzato (post-it, lavagne, tool digitali)
        4. Comunica le regole → Tutti devono sapere cosa aspettarsi e come comportarsi

        Durante il workshop:

        1. Warm-up (5-10 min) → Inizia con un esercizio leggero per sciogliere il ghiaccio. Tipo: “Dimmi 10 usi alternativi per una graffetta”
        2. Presenta il problema (5 min) → Chiaro, conciso, senza influenzare le risposte
        3. Generazione idee (20-40 min): Usa una delle tecniche che vedremo. Nessun giudizio, quantità prima di qualità
        4. Clustering (10-15 min) → Raggruppa idee simili, identifica temi ricorrenti
        5. Votazione/Prioritizzazione (10 min) → Ogni partecipante vota le sue preferite
        6. Action plan (10-15 min): Definisci i prossimi passi concreti

        Il ruolo del facilitatore:

        • Mantiene il focus senza soffocare la creatività
        • Gestisce i tempi con fermezza gentile
        • Bilancia le personalità (dà voce ai timidi, contiene i dominanti)
        • Cattura TUTTO (niente si perde)
        • Non giudica, facilita

        Consigli per fare brainstorming

        Dopo aver visto le principali tecniche di brainstorming, vediamo adesso una carrellata di consigli da applicare ed errori da non fare per sfruttare 

        1. Invece di dire “No, ma…”, costruisci sulle idee degli altri: trasforma la critica in evoluzione.

        2. Non cercare l’idea perfetta, piuttosto genera 100 idee mediocri. Tra queste vedrai che troverai pochissime ma buone idee.

        3. Scrivi tutto, anche le cavolate: l’idea più stupida può essere il trigger per quella geniale.

        4. Dai limiti di tempo stretti: la pressione temporale bypassa il perfezionismo e libera la creatività istintiva.

        5. Non usare sempre lo stesso metodo. Il cervello si abitua. Alterna e sperimenta con più metodi per ottenere idee sorprendenti.

        6. Scrivere su Post-it ti permette di riorganizzare, raggruppare, visualizzare. Il digitale è comodo, ma il fisico ha un potere diverso.

        7. Metti il telefono in modalità aereo: le notifiche distraggono dal processo creativo.

        8. Snack, caffè, acqua sono essenziali: un cervello affamato non genera idee.

        9. Dopo 30 minuti seduti, alzatevi. Il movimento riattiva la circolazione e le idee.

        10. Il brainstorming senza rielaborazione delle idee rende vano il lavoro svolto. Entro 48 ore, qualcuno deve fare qualcosa con quelle idee.

        Ecco invece i principali errori da evitare:

        • Iniziare senza obiettivo chiaro
        • Permettere che una persona domini sugli altri
        • Giudicare durante la fase generativa
        • Non documentare accuratamente
        • Fare brainstorming quando tutti sono stanchi/stressati/affamati
        • Invitare troppe persone (max 8-10)
        • Non dare seguito alle idee generate

        Tool per fare brainstorming

        Per i team che lavorano da remoto è fondamentale avere un tool online che permetta a tutti i membri di partecipare in contemporanea alla sessione di brainstorming

        In tal senso, tre tool molto validi sono:

        1. Miro → È una lavagna digitale, con template predefiniti per tutte le necessità, che permette la collaborazione real-time. È perfetto per i team che vogliono replicare l’esperienza della lavagna fisica.
        1. Notion → È un workspace completo, con la caratteristica unica di potersi adattare ad ogni esigenza, ad esempio oltre al brainstorming è possibile organizzare, taggare e prioritizzare le idee, oltre che trasformarle in task da assegnare ai membri del team e tracciarne il progresso. È l’ideale per chi vuole un flusso continuo dal brainstorming all’esecuzione.
        1. ChatGPT → Sembra scontato menzionare ChatGPT, ma non lo è. Questo strumento è davvero utile sia nell’ottenere nuove idee e spunti, sia per riorganizzare tutte le informazioni raccolte durante la fase di brainstorming. Un esempio di utilizzo lo puoi vedere seguendo il webinar qui sotto consigliato.

          Conclusione

          Il brainstorming efficace non è questione di fortuna o ispirazione spontanea, ma di metodo. Scegli la tecnica più adatta al tuo contesto, al tuo team e al tipo di problema che stai affrontando.

          Ricorda: la creatività fiorisce meglio quando ha una struttura su cui appoggiarsi.