Nel mondo imprenditoriale, comprendere e implementare modelli di business efficaci è essenziale per stimolare la crescita aziendale.
Delineano, infatti, la struttura e la logica attraverso cui un’azienda crea, distribuisce e cattura valore. Ma come genera questo valore, l’azienda?
Lo fa quando:
- risolve un problema grazie al suo prodotto o servizio;
- soddisfa i desideri dei clienti quando fornisce loro l’accesso al valore creato;
- crea qualcosa di importante e impattante nella vita delle persone.
Nella video lezione che segue, estratta dal corso Growth Strategy, Matteo Aliotta ti mostrerà i modelli di business più comuni grazie ad una serie di considerazioni ed esempi pratici.
Modelli di business: analisi ed esempi pratici
In questa lezione vedremo:
0:00 Introduzione
0:09 Il business model di Shopify
4:06 Platform as a Service
5:43 Tipologie di Logistic Model
10:31 Tipologie di Revenue Model
12:33 Esempio Subscription: OddBalls
14:26 Esempio Subscription + Pay Per Use: SHARE NOW
15:06 Esempio Subscription + Advertising: Netflix
15:52 Esempio Subscription: Social Network
16:42 Esempio Subscription + Pay Per Use: Mixpanel
17:30 Esempio Transaction Fee: Gumroad
Perché il business model è importante
Il business model è fondamentale perché consente all’azienda di adattarsi alle sfide esterne, soddisfare i bisogni dei clienti e sviluppare una crescita sostenibile dell’impresa.
È il piano strategico che:
- delinea la UVP, il mercato, le strategie e i meccanismi di acquisizione del valore;
- organizza le attività interne nel modo più efficiente e fluido possibile;
- individua e stabilisce il piano di comunicazione con i partner;
- permette di costruire il proprio vantaggio competitivo.
I più comuni modelli di business
Vediamo ora quali sono i business model più scelti.
Transazionale
Quello transazionale è il modello più comune: consiste nella vendita diretta di beni e servizi. Si ha quando la transazione avviene tra acquirente e venditore all’interno di un negozio fisico o virtuale.
Marketplace
Il marketplace è un business model che consiste nell’intermediazione tra acquirente e venditore, con i ricavi che derivano dalle commissioni sulle transazioni.
Gli esempi più comuni di marketplace sono Amazon, eBay, AirBnb e tutte le piattaforme di prenotazione viaggi: in cambio della vendita dei prodotti terzi, queste imprese percepiscono una fee.
Un altro esempio più particolare è Shopify: il suo business model è ibrido, perché fonde il modello SaaS (che vedremo tra poco) con il marketplace dei plugin venduti da terzi.
Software as a Service (Saas)
Con il termine SaaS ci si riferisce a tutte quelle attività che forniscono in noleggio un’infrastruttura informatica in cloud attiva 24/7, a fronte di un canone mensile o di una fee sulle vendite.
Riprendiamo l’esempio di Shopify: la sua infrastruttura è pensata per offrire un sistema facile, veloce e solido per la creazione di un e-commerce, a fronte di un pagamento ricorrente per il software e di una commissione sulle vendite (che varia in base al piano scelto).
Pay As You Go (PAYG)
Tra gli altri esempi di modelli di business emerge il Pay As You Go, che consiste in pagamenti basati sull’utilizzo effettivo del servizio.
In questo senso, citiamo MailChimp: nonostante questo servizio di e-mail marketing abbiamo un piano tariffario a più livelli, propone anche un piano a consumo basato sull’acquisto di crediti, dove ogni credito rappresenta il costo per inviare una mail.
Un altro esempio è AWS (Amazon Web Service), ovvero l’infrastruttura di cloud computing di Amazon che offre storage, server e altri servizi dove il pagamento è a consumo delle risorse.
Pay Per Use (PPU)
Il Pay Per Use è simile al Pay as You Go, ma si concentra specificamente sulla quantità di utilizzo o consumo del servizio.
Esempi di attività che rientrano in questa categoria sono i servizi di noleggio di attrezzature sportive.
Ne fanno parte anche i taxi, i servizi di car sharing e di bike sharing, dove il funzionamento è il medesimo: si paga il servizio in base alla distanza percorsa o alla durata del noleggio
Subscription
A differenza del PAYG, con il modello in subscription il cliente paga una tariffa fissa per un accesso continuo al servizio/piattaforma.
Questo modello di business è, negli ultimi anni, il più gettonato dalle aziende perché:
- aumenta la fedeltà del cliente, creando un legame continuativo con il quale saranno più propensi a rimanere nel tempo;
- la continuità dell’abbonamento consente di avere pagamenti ricorrenti;
- spesso è un business model scalabile, anche grazie alla sua adattabilità alle esigenze mutevoli dei clienti.
Citiamo Netflix e Spotify che, appunto, creano un’abitudine ricorrente nell’utente grazie ad un catalogo di film e serie tv nel primo caso, e alla possibilità di accedere a musica infinita nel secondo.
Anche Learnn utilizza il modello di subscription per fornire ai suoi utenti l’accesso completo ad una ricca proposta di corsi sul marketing, growth hacking, tech, business, intelligenza artificiale e tanto altro.
Freemium
Il freemium si basa nell’offrire un servizio di base gratuito all’interno della propria piattaforma o in-app, ed uno avanzato ma a fronte di un pagamento.
Esempi in merito sono tutte quelle app che danno funzioni basic per editare video e foto, mentre per quelle premium è necessario pagare.
Canva, per citarne una, fornisce una serie di strumenti gratuiti per la creazione di presentazioni: funzioni avanzate come la rimozione del background, l’importazione dei font e l’utilizzo dell’AI, invece, sono a pagamento.
Spotify, invece, nel suo piano freemium presenta pubblicità e non permette di scaricare la musica, né di ascoltarla nella qualità più alta.
Anche Learnn offre un piano freemium, con il quale l’utente può testare la piattaforma e il valore dei contenuti accedendo ad una parte delle lezioni presenti nei corsi.
Impara a creare strategie di crescita
Con il corso Growth Strategy di Matteo Aliotta avrai l’opportunità di approfondire in modo dettagliato i principali modelli e metriche che guidano la crescita aziendale.
Imparerai a padroneggiare concetti come business model, revenue model, logistic model, AHA moment, engagement loop e molto altro.
Attraverso dettagliati casi studio, acquisirai competenze nella definizione del pricing model, con approfondimenti su up sell e cross sell.
Con una formazione strutturata e ricca di esempi pratici, sarai in grado di applicare con successo la Growth Strategy, potenziando le tue competenze strategiche in acquisition, retention e monetization.
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