Gli slang sono espressioni colorite e dinamiche del linguaggio quotidiano che rappresentano un vero e proprio strumento di identificazione e appartenenza culturale: non solo facilitano la comunicazione, ma fungono anche da specchio delle tendenze attuali.
I giovani, infatti, usano lo slang per creare una distinzione culturale che li separa dalle generazioni precedenti, sfruttando nuovi termini per definire esperienze, emozioni e situazioni uniche del loro vivere quotidiano.
Per esempio, termini come “cringe” riflettono una sensibilità verso situazioni di disagio sociale intensificato dall’iperconnessione, mentre “flexare” mostra l’influenza della cultura visiva e del consumismo tra i giovani.
Lo slang non è un fenomeno nuovo, tuttavia con l’avvento dei social media e delle tecnologie digitali ha acquisito una velocità e una diffusione senza precedenti.
Conoscere questi nuovi termini ti aiuterà sia a comprendere come le nuove generazioni comunicano e, di conseguenza, come adattare la tua comunicazione social per avvicinarle al tuo brand.
Vediamo dunque chi utilizza gli slang, dove si imparano e, infine, il glossario degli slang ed acronimi più utilizzati dagli italiani ed il loro significato.
Chi usa gli slang e in quali contesti
Secondo uno studio effettuato da Preply su oltre 1600 madrelingua italiani, l’uso dello slang non è uniformemente distribuito tra le varie fasce d’età, ma varia considerevolmente a seconda del contesto sociale e della regione.
Infatti è emerso che l’89% degli italiani ammette di usare lo slang:
- per il 44% in conversazioni occasionali;
- per il 20% in conversazioni rare;
- per il 19% nella maggior parte delle conversazioni;
- per il 5% in tutte le conversazioni.
L’uso è prevalente in ambito familiare (39%), tra amici (74%) e partner (26%), crollando drasticamente in conversazioni tra colleghi (16%), sconosciuti (7%) e con il campo (4%).
Questi dati riflettono come gli adulti dimostrino ancora una certa resistenza nell’integrare questi termini negli ambienti formali, eccezion fatta per alcuni acronimi (che vedremo tra poco).
Dove si impara lo slang
Sempre secondo la ricerca di Preply, lo slang nasce come risposta immediata e spontanea alle esperienze quotidiane dei giovani, modellato da diversi fattori:
- Influenze culturali → I giovani, esposti a una vasta gamma di culture attraverso i media globali, adottano e adattano parole da altre lingue, in particolare dall’inglese. Questi prestiti linguistici vengono poi trasformati e integrati nel tessuto della lingua italiana, acquisendo nuovi significati e usi.
- Social media → Piattaforme come Instagram, TikTok e Twitter e Spotify fungono da catalizzatori per la rapida diffusione dello slang. Un termine o un’espressione può diventare virale in poche ore, diffondendosi tra milioni di utenti.
- Ambienti virtuali → Giochi online, chat room e forum sono terreni fertili per lo sviluppo di nuovi slang. Qui la comunicazione veloce e la necessità di espressioni concise promuovono l’innovazione linguistica.
Slang più popolari VS slang più odiati in Italia
Riguardo agli slang più popolari in Italia, la ricerca di Pleply ha evidenziato che il 70% degli intervistati conosceva e capiva il significato di “postare”, mentre il 60% conosceva sia “un botto” che “spoilerare”.
Quelli più odiati, invece, ci sono “Bro” (29%), seguito da “Scialla” (28%) e “Ok Boomer” (25%). In linea generale, il 57% degli italiani e il 60% dei genitori sono infastiditi dall’uso degli slang.
Glossario degli slang e acronimi più utilizzati
Se ti sei mai chiesto cosa significano termini come “Afk” o “cringe”, questo glossario è per te.
Ecco una lista dei termini slang più usati dagli italiani, con definizioni e contesti d’uso per aiutarti a navigare nel mondo colorito dello slang giovanile.
Lista degli slang
Ecco il glossario degli slang.
Amïo
“Amïo“ è una versione affettuosa e giocosa della parola “amico”, spesso usata in contesti informali.
Esempio → “Ehi amïo, come stai?”
Amo noi
“Amo noi“ è una frase espressiva usata per sottolineare l’affetto e l’unione tra un gruppo di persone, indicando un senso di appartenenza e condivisione di sentimenti positivi.
Esempio → “Ragazzi, amo noi, siamo la migliore squadra di sempre!”
Bestie
“Bestie“ è un diminutivo affettuoso di “best friends”, e si usa per descrivere una persona molto vicina con cui si condivide un legame profondo e duraturo.
Esempio → “Lei è la mia bestie; ci conosciamo da quando eravamo bambine.”
Blastare
“Blastare“ significa “vincere, dominare completamente”, originariamente dall’inglese “to blast”.
Esempio → “Ha blastato tutti nell’esame, prendendo il voto più alto della classe.”
Boomer
Sebbene “Boomer“ sia attribuibile a individui di una generazione precedente (i nati tra il 1946 e il 1964), questo termine si usa generalmente per riferirsi a una persona che non è al passo con i tempi.
Esempio → “Mio zio è un boomer, non capisce neanche come si installa WhatsApp nell’iPhone.”
Camperare
Nell’ambito dei videogiochi, “Camperare“ indica la tattica di rimanere nascosti in un punto strategico per sorprendere o eliminare gli avversari.
Esempio → “Odio quando inizia a camperare durante le partite; rende il gioco così noioso!”
Challenge
“Challenge“ indica una sfida che viene lanciata sui social media, che gli altri utenti sono invitati a replicare o superare.
Esempio → L’Ice Bucket Challenge è stata una campagna di marketing virale dell’estate 2014 in cui una persona veniva filmata mentre si versava in testa un secchio d’acqua fredda. Al termine della challenge, la persona doveva nominare altre 3 persone che dovevano aderire alla sfida entro 24 ore. L’obiettivo della Ice Bucket Challenge era sensibilizzare sulla sclerosi laterale amiotrofica e raccogliere donazioni per la ricerca.
Charmare
“Charmare“ significa “affascinare” o “incantare”. È spesso usato per descrivere qualcuno che ha un’influenza seducente sugli altri.
Esempio → “È riuscito a charmare tutti al colloquio di lavoro.”
Cheatare
“Cheatare“ significa “barare”. Viene utilizzato principalmente in contesti di test e di gioco online.
Esempio → “Ha vinto la partita, ma solo perché ha cheattato tutto il tempo.”
Che sbatti
“Che sbatti“ è un’esclamazione che si usa quando non si ha voglia di fare qualcosa.
Esempio → “Ho perso tutta la documentazione, ora devo riniziare da capo. Che sbatti!”
Clickbait
“Clickbait“ indica quei titoli o immagini dei contenuti online ingannevolmente attraenti, che hanno l’obiettivo di indurre gli utenti a cliccare su un link.
Esempio → “Quel video aveva un titolo totalmente clickbait; il contenuto non era per niente quello promesso.”
Cringe
“Cringe“ descrive una situazione imbarazzante o una persona che provoca disagio.
Esempio → “Quel video è così cringe, non riesco a guardarlo senza sentirmi a disagio.”
Crush
“Crush“ indica una cotta intensa per qualcuno, spesso usato per descrivere un’attrazione non corrisposta o poco dichiarata.
Esempio → “Ho un crush pazzesco su di lei, ma non lo sa.”
Creepy
“Creepy” è qualcosa o qualcuno che provoca una sensazione di disagio o paura, spesso perché strano o inquietante.
Esempio → “Quella casa abbandonata sembra davvero creepy di notte.”
Dissing
“Dissing” deriva dall’inglese “disrespecting”, e indica l’atto di mancare di rispetto o insultare qualcuno, spesso attraverso il testo di una canzone o in contesti competitivi.
Esempio → “Nel suo ultimo singolo c’è un chiaro dissing verso il suo rivale nella scena musicale.”
Drama
“Drama“ indica situazione carica di tensione emotiva o conflitto. Spesso viene usata per descrivere scenari esagerati o drammatici nei social media o nella vita reale.
Esempio → “Non voglio essere coinvolto in nessun drama, grazie.”
Driftare
Nell’ambito automobilistico, “Driftare“ indica l’azione di far scivolare controllatamente un veicolo durante una curva.
Esempio → “Ha driftato quella curva come un vero pro.”
Drip
“Drip” indica qualcuno che ha un ottimo senso della moda, dunque “stiloso”.
Esempio → “Guarda quel drip, sempre vestito al meglio!”
Droppare
“Droppare“ significa “lasciare cadere”. Viene usato in senso figurato per descrivere il lancio di nuovi prodotti o musica.
Esempio → “Thasup quando droppa il nuovo album?”
Dupe
“Dupe“, tradotto letteralmente, significa “ingannare”. Si utilizza sui social nelle analisi comparative tra prodotti di brand di lusso e quelli economici.
Esempio → “Ho trovato un dupe perfetto per quel rossetto costoso, costa la metà ed è praticamente identico!”
Flexare
“Flexare“ indica qualcuno/a che mostra ciò che possiede, come successi o beni materiali, in modo vistoso.
Esempio → “Non fa altro che flexare le sue nuove scarpe su Instagram.”
Friendzonare
Il significato di “Friendzonare“ è “collocare qualcuno nella zona amicizia”, rifiutando romanticamente ma mantenendo l’amicizia.
Esempio → “Mi ha friendzonato quando le ho detto che mi piace.”
Ghostare
“Ghostare“ indica chi interrompe improvvisamente ogni comunicazione con qualcuno senza spiegazioni.
Esempio → “Stavamo uscendo, poi ha deciso di ghostarmi.”
Hype
“Hype“ indica l’eccitazione intensa per qualcosa. Spesso viene usato per descrivere l’attesa per un evento o un prodotto.
Esempio → “C’è tanto hype per il concerto di stasera, non vedo l’ora!”
Low-key
“Low-key“ indica qualcosa di moderato e tranquillo, non troppo esagerato.
Esempio → “Voglio una festa di compleanno low-key quest’anno.”
Mood
“Mood” si usa per esprimere come ci si sente o per identificarsi con una situazione, uno stato d’animo.
Esempio → “Con questa canzone mi sento proprio nel mood.”
No Cap
“No Cap“ è una frase utilizzata per affermare l’autenticità di un’affermazione, indicando che non si sta mentendo o esagerando.
Esempio → “Ho veramente visto una celebrità al centro commerciale, no cap!”
Noob
“Noob“ deriva dall’inglese “newbie” (principiante), usato per indicare una persona nuova e inesperta in un certo campo, soprattutto nei videogiochi. Un’alternativa a “Noob” è “Nabbo”.
Esempio → “Non arrabbiarti se perdi, sei ancora un noob in questo gioco.”
Normie
“Normie“ è una persona che segue le tendenze mainstream senza cercare di distinguersi.
Esempio → “Non ascolta mai musica che non sia nelle classifiche, è troppo normie.”
Ok Boomer
“Ok Boomer“ è una frase usata per respingere o deridere atteggiamenti ritenuti superati o conservatori, tipicamente attribuiti alla generazione dei baby boomer.
Esempio → “Ok Boomer” in risposta a frasi come “Alla tua età avevamo solo una televisione in casa”.
Plot-twist
“Plot-twist“ indica un cambiamento inaspettato o una svolta sorprendente negli eventi. Viene spesso utilizzato per descrivere narrazioni in libri, film o anche situazioni della vita reale.
Esempio → “Quando ho scoperto chi era il vero colpevole nel film, è stato un vero plot-twist.”
Rant
“Rant“ significato “sfogo” in italiano. Viene infatti usato per esprimere frustrazione o indossisfazione su qualcosa.
Esempio → “Ha fatto un rant di venti minuti sul perché non sopporta più quel telefilm.”
Scialla
“Scialla“ è un’espressione rivolta ad una persona per dirle di darsi una calmata, facendole capire che va tutto bene.
Esempio → “Scialla, mancano ancora 5 ore al concerto! Arriveremo in tempo!”
Shippare
“Shippare“ significa tifare per una relazione, reale o immaginaria, tra due persone.
Esempio → “Li shippo tantissimo, spero che stiano insieme!”
Slay
“Slay“ indica una situazione in cui si fa qualcosa estremamente bene o con grande successo.
Esempio → “Ha slayato quella presentazione, tutti erano impressionati.”
Snitchare
“Snitchare“ significa rivelare segreti o informazioni private, tradire la fiducia.
Esempio → “Non snitchare su quello che ti ho detto, ok?”
Spoilerare
“Spoilerare“ è l’atto poco gradito di rivelare scene importanti di film o serie tv, come il finale o la morte di un personaggio.
Esempio → “Non ti azzardare a spoilerarmi il finale di Stranger Things!”
Stan
“Stan“ vuol dire essere un fan estremamente devoto di qualcuno o qualcosa.
Esempio → “Sono un vero stan di questo cantante, non mi perdo mai un suo concerto.”
Tea
“Tea“ indica un pettegolezzo o novità succulente. Viene spesso usato per descrivere, appunto, informazioni allettanti o scandali.
Esempio → “Hai sentito l’ultimo tea su quella celebrità? Non crederai mai a quello che è successo!”
Triggerare
Con “Triggerare“ si indica chi vuole provocare una reazione forte, spesso negativa.
Esempio → “Quel commento mi ha proprio triggerato.”
Trollare
“Trollare“ significa agire provocatoriamente online con l’intento di irritare o provocare reazioni negative.
Esempio → “Ha solo commentato per trollare, non prendere sul serio quello che dice.”
Viral
“Viral” indica qualcosa che diventa rapidamente molto popolare online.
Esempio → “Il suo video è diventato viral in poche ore.”
Woke
“Woke“ è un termine originario della lingua inglese che descrive una consapevolezza sociale e politica, spesso legata alla giustizia sociale e alla consapevolezza delle ingiustizie.
Esempio → “È sempre stato molto woke sulle questioni di uguaglianza e diritti civili.”
Lista degli acronimi
Vediamo ora la lista degli acronimi.
AFK
“AFK“ è l’acronimo di “Away From Keyboard”, in italiano “lontano dalla tastiera”. Si usa nei giochi online e nelle chat per indicare che una persona non è presente al computer o temporaneamente indisponibile.
Esempio → “AFK sono andato un attimo di là.”
AKA
“AKA“ è l’acronimo di “Also Known As”. Si usa per indicare un soprannome, un alias o un altro nome con cui una persona o una cosa è conosciuta.
Esempio → “Jonathan Smith, AKA ‘il gigante buono’, ha vinto ancora una volta.”
ASAP
“ASAP“ è l’acronimo di “As Soon As Possible”. Si utilizza per sottolineare l’urgenza di una richiesta o di un’azione.
Esempio → “Ho bisogno di quella relazione ASAP.”
ATM
“ATM“ è l’acronimo di “At The Moment”. È utilizzato per descrivere una situazione attuale o ciò che si sta facendo in quel momento.
Esempio → “Non posso uscire ATM, sto studiando per gli esami.”
BAE
“BAE“ è l’acronimo di “Before Anyone Else”, usato per riferirsi a una persona molto importante, come un partner romantico.
Esempio → “È il mio BAE, lo amo più di chiunque altro.”
BFF
Acronimo di “Best Friend Forever”, “BFF“ si usa per indicare un amico molto caro che si prevede rimarrà tale per sempre.
Esempio → “Lei è la mia BFF, ci conosciamo da quando avevamo cinque anni.”
BRB
“BRB“ è l’acronimo di “Be Right Back”. È impiegato nelle conversazioni online per indicare che si sarà assenti per un breve periodo.
Esempio → “Devo andare a prendere qualcosa, BRB.”
FYI
“FYI“ è l’acronimo di “For Your Information”, ovvero “Per tua informazione”. È utilizzato per fornire un’informazione che si ritiene possa essere utile o interessante per l’interlocutore.
Esempio → “FYI, domani chiuderanno la strada principale per lavori.”
GG
“GG“ è l’acronimo di “Good Game”. Esprimere sportività alla fine di una partita, specialmente online, complimentandosi con l’avversario per il gioco svolto.
Esempio → “È stata una partita intensa, GG a tutti!”
GLS
“GLS” è l’acronimo di “Già Lo Sai”. Si usa per confermare che l’informazione è già conosciuta o scontata.
Esempio → “Domani è il grande giorno, GLS!”
GOAT
“GOAT“ è l’acronimo di “Greatest Of All Time”. Descrive una persona o una cosa considerata la migliore in assoluto nel suo campo.
Esempio → “Secondo me, Michael Jordan è il GOAT del basket mondiale.”
IDK
“IDK“ è l’acronimo di “I Don’t Know”. Si utilizza quando si vuole esprimere incertezza o mancanza di conoscenza su un argomento.
Esempio → “Dove sono le mie chiavi? IDK.”
IYKYK
“IYKYK“ è l’acronimo di “If You Know, You Know”, ovvero “Se sai, lo sai”. Si utilizza per indicare che una certa informazione o situazione è comprensibile o condivisibile solo da chi è direttamente coinvolto o informato.
Esempio → “La notte scorsa è stata pazzesca! IYKYK”
LOL
“LOL“ è l’acronimo di “Laugh Out Loud”. Si usa nei testi e nei messaggi per indicare divertimento o risata.
Esempio → “Ha detto che si era perso e ha finito per trovarsi in un’altra città, LOL.”
POV
“POV“ è l’acronimo di “Point of View”, usato per introdurre una prospettiva personale o una situazione immaginata.
Esempio → “POV: decidi di avviare un tuo progetto di business mentre lavori ancora in azienda.”
TBH
“TBH“ è l’acronimo di “To Be Honest”, usato per introdurre un commento in cui si esprime la propria opinione personale in modo sincero.
Esempio → “TBH, non mi è piaciuto molto quel film.”
YOB
“YOB“ è l’acronimo di “Year Of Birth”, ed è utilizzato per riferirsi all’anno di nascita di una persona.
Esempio → “Per completare la registrazione, inserisci il tuo YOB.”
YOLO
Acronimo di “You Only Live Once” (“Si vive una volta sola”), “YOLO“ si usa per giustificare comportamenti audaci o decisioni spontanee.
Esempio → “Ho deciso di fare il bungee jumping, YOLO!”