Bene quando si parla di studio del brand mi piace sempre partire con una metafora.

Allora pensiamo ad esempio a Silvia, che è una ragazza che vuole andare a trovare Mario, un suo caro amico che si è trasferito a Londra, che vive lì e che Sylvia voglia di rincontrare.

Ma soprattutto Silvia voglia di conoscere meglio Londra e di viverla al meglio.

Ovviamente Mario, contentissimo del suo arrivo, parlerà con Silvia e le farà da subito una serie di domande che cosa ti piacerebbe visitare? Che tipo di esperienze vorrei vivere? Che tipo di persone vorrei conoscere e che cosa vorrai assolutamente non fare.

Oltre, ovviamente a quanto tempo ti fermerai qui con me.

Questa è una metafora di studio del brand così come lo intendiamo noi.

Ovviamente noi in questo caso siamo Mario, che abbiamo bisogno di fare alcune domande ai clienti e ai brand con cui Inter facciamo.

Silvia ovviamente è il soggetto terzo che ci contatta per i nostri servizi in una prima fase conoscitiva.

Sarà fondamentale per noi capire quanto più possibile nei confronti del brand che abbiamo di fronte è ovviamente non abbiamo la presunzione di conoscere il brand meglio rispetto alle persone che ci lavorano all'interno, ma abbiamo il coraggio di comunicare al rappresentante del brand con cui Inter facciamo che possiamo trovare la forma migliore, la chiave di volta comunicativa migliore per ottenere una comunicazione sui social efficace per gestire un progetto che sia utile ed efficace al tempo stesso per il brand, per conoscere qualcosa di più del brand.

Tutto parte ovviamente da una prima col conoscitiva con con il cliente.

E fondamentalmente non è una questione di pura comunicazione, puro linguaggio tra interlocutori.

Si tratta di fare le domande giuste.

Un primo passaggio di domande giuste che viene fatto è quello del cosiddetto brief, ovvero noi facciamo delle domande al cliente in modo tale da capire non solo quali devono essere le colonne portanti del progetto e quindi anche magari una serra di servizi che possono essere utili e a cui il cliente é interessato.

Ma facciamo una serie di domande che ci permettono di conoscere il brand e di poter dare poi un nostro contributo attivo.

Il secondo step di questa conoscenza di questo studio del brand che abbiamo di fronte è fatto dalle domande giuste che ci facciamo noi invece la parte di brainstorming, di confronto tra tutte le persone che saranno coinvolte.

All'interno di un progetto è fondamentale per capire se ciò che ci viene chiesto è in linea sia con le nostre competenze sia con i nostri valori.

Perché tra di noi, ovviamente con un referente di progetto, ci interroghiamo su quali possono essere le attività e su tutti quegli input che ci ha fornito il cliente allo scopo di capirli fino in fondo e di studiare, diciamo, completare lo studio del brand sin da questo secondo step.

La terza fase di questo processo è una cosiddetta todo list, ovvero andiamo a scrivere tutte quelle attività che magari possono essere anche dei semplici servizi che possiamo utilizzare, che possiamo applicare per far sì che il progetto sia veramente efficace.

Ovviamente questa lista non è compilata solamente dal respiro, da quello che sarà il futuro responsabile di progetto, ma ogni persona del team che ha partecipato alle fasi precedenti sarà direttamente coinvolta in questa fase di scrittura delle attività che possono fare attenzione.

Molto spesso le attività che noi andiamo ad individuare come strategiche a livello di servizi possono essere anche attività che il cliente non ha richiesto perché vediamo delle potenzialità, ad esempio, magari nella nel posizionamento su un nuovo canale, anche se non è stato menzionato dal cliente.

Un esempio pratico potrebbe essere che ci viene incaricato.

Ci viene chiesto una quotazione per un servizio di social media management riguardo Facebook e Instagram, ma magari noi riscontriamo delle potenzialità su LinkedIn proprio in base al brief iniziale del cliente.

Il quarto step è quello più semplice perché si tratta sulla carta il piu' semplice Si tratta di mettere in pratica il tutto e quindi di comunicare al cliente il risultato del nostro studio, magari anche spesso con una quotazione dei nostri servizi e andare ad individuare tutto quello che poi sarà il percorso e tutti gli step di progetto che permetteranno di rendere effettivo lo studio del brand che è stato fatto.

Ovviamente, come vi ho detto poco fa, non si tratta solo di comunicazione, ma si tratta anche di un cambiamento di mentalità per il cambiamento di mentalità.

Intendo che lo studio del brand non si esaurisce una volta, ad esempio la col conoscitiva, una volta la quotazione dei servizi, una volta fatta la strategia, la nostra curva di apprendimento.

Proprio perché non siamo dipendenti interni, Dell'azienda ha bisogno di essere costantemente monitorata e amplificata.

Se noi smettessimo di imparare sul brand nel mentre stiamo facendo la nostra performance prevista dal contratto è smetteremo di essere veramente utile di conoscere a fondo il brand.

Per cui una cosa importantissima da ricordare è che lo studio del brand non si esaurisce solamente in un brief iniziale, ma che continua anche nella fase di esecuzione della performance.

Ovviamente questo è un processo che non puo' essere monodirezionale, ovvero non possiamo essere solo noi che continuiamo a studiare o a richiedere informazioni, ma è bidirezionale, nel senso che ci aspettiamo che il cliente, ovviamente delegando a noi tutta una serie che sono quelle attività operative, ci aiuti ad apprendere sempre di più.

Un esempio di mentalità sbagliata, ad esempio, è quella che vi faccio vedere nella slide voglio affidare tutto a voi e non voglio piu' saperne niente di queste robe.

Questo è un esempio di quello che può succedere quando la nostra curva di apprendimento riguardo al brand si ferma perché dall'altra parte non c' è una b direzionalità di linguaggio e di come comunicazione.

Quindi noi continuiamo ad eseguire la nostra performance, magari in modo meccanico, non continuiamo ad essere creativi o comunque ad apprendere sempre di più, ma andiamo semplicemente a svolgere a svolgere dei task, sapendo già fondamentalmente quello che dobbiamo fare, ma non c' è un miglioramento costante nel progetto, per cui la la mentalità giusta che andiamo a proporre al cliente proprio nell'interesse del brand é nell'interesse di apprendere sempre di più e di migliorare le nostre performance.

È quello che ci deve essere una creazione di valore durante tutto il progetto.

Altrimenti, come vi ho già detto, lo studio del brand si esaurisce in una semplice fase preliminare di analisi.