Lezione dal corso Social Media Content
Quando parliamo di piano media o di canali scelti per la pubblicazione, molto spesso c' è un equivoco clamoroso che si riassume in questa GIF Esatto, come vedete in questa scena molto divertente.
Si tratta di una scena che riassume un atto di vero e proprio ko Piaggio di un test bene con i social media.
Non funziona così tra un canale e l'altro non sempre si può copiare perché all'interno di un piano media è fondamentale indicare per ogni social media che abbiamo scelto qual è l'obiettivo, qual è la linea di comunicazione.
Quindi, ad esempio quanti post pubblichero' su un canale piuttosto che su un altro? E soprattutto che tipo di formati utilizzerò tra un canale e l'altro? Parlando di social media e di canali social media, ci piace distinguere tra tre tipologie un canale leader, un canale ibrido e un canale a specchio.
Quando parliamo di canale leader intendiamo il canale principale all'interno del nostro piano media, ovvero quello su cui vogliamo puntare di più sia a livello di mole di contenuti, magari sia a livello di formati e soprattutto è quello su cui contiamo di più a livello di creazione di un'audience consistente per il canale a specchio, invece intendiamo un canale in cui ci limitiamo tra virgolette a ricondurre videre tutti o quasi.
Diciamo al novanta o al cento per cento i contenuti che vengono pubblicati su un canale leader, ovviamente nel passaggio di pubblicazione, ad esempio da un canale leader.
Come può essere? Instagram ha un canale a specchio? Come può essere Facebook? È ovvio che ci devono essere comunque degli accorgimenti.
Ad esempio su Instagram non è possibile inserire un link diretto, quindi molto spesso in una call to action siamo soliti dire per approfondire o per scaricare magari un documento, qualsiasi cosa o per consultare un menu o un altro tipo di documento informativo.
Andare sul link in bio su Facebook, ovviamente potremmo dire nella call to action link qui per consultare questo particolare tipo di approfondimento.
Un altro tipo di accorgimento potrebbe essere quello, ad esempio, di un formato.
Quindi se noi abbiamo Instagram sempre come canale leader e siamo soliti pubblicare caroselli, quando andremo a pubblicare su LinkedIn che è il nostro canale a specchio, per così dire, dovremmo passare a una pubblicazione non di singoli file PNG ma di un carosello pdf.
Abbiamo poi un canale ibrido invece che prevede sì il post dei contenuti, magari di un canale leader, ma prevede anche una serie di contenuti originali pubblicati solamente su questa piattaforma.
Ovviamente perché facciamo questi ragionamenti? Sostanzialmente perché rispondiamo a una domanda se ti seguo su Instagram, perché dovrei seguirti anche su LinkedIn o perché dovrei seguirti anche su Facebook? Bene, la risposta è differenziazione, perché molto spesso quello che comunico su Instagram magari ha spiegato in modo di diverso con un tono voice adattato ad un'altra piattaforma il contenuto può essere anche lo stesso, ma magari la modalità di presentazione formato linguaggio o call to action è diverso.
Quindi do un input in più alle persone per seguirmi su altri canali e soprattutto c' è anche una sorpresa, nel senso che le persone in questo modo non si aspettano che se io su Instagram pubblico quel tipo di contenuti su LinkedIn faccia la stessa cosa, Ovviamente devo sempre aggiungere un quid in più per far sì che le persone si affezionano a tutti i miei contenuti, non solo a quelli che pubblico sul canale leader, ma anche a quelli che pubblico su altri canali
69 Lezioni • 11 Moduli • 4:50 Ore