Io sono Alessandro Bajani e sono ko, founder di di Marketing espresso.

Mi reputo una persona abbastanza creativa, difficile, molto spesso da sia da capire che c'e' da sopportare.

Ho imparato con il tempo a fare del del marketing un po', un po'.

La mia passione è nata, è nato tutto quando da piccolo eh, mi piaceva guardare.

Lo so che sembra strano, anzi stranissimo.

Mi piaceva guardare le pubblicità, soprattutto di grandi brand, magari nel settore automotive nel settore sportivo.

Guardavo una pubblicità e mi concentravo sin da piccolo su tutte quelle che erano magari le tecniche che venivano utilizzate, i suoni, il linguaggio.

Magari non riuscivo a capire bene le cose.

Come potrei farlo ora? Avevo questo sogno di poter vedere, magari in un intervallo di un film, una pubblicità insieme alla mia famiglia insieme ai miei amici e poter dire quella l'ho realizzata io beh, oggi vi confesso che è tutto molto più strano perché il mondo dei social media mi ha messo di fronte un po' a una necessità creativa dei bimbi dei, quindi già solamente vedere tutti i contenuti che vengono pubblicati sul marketing espresso ogni giorno o su tutti i profili dei nostri clienti è come se nella mia testa e dentro di me ci sia un po' il mio zampino ci sia un po', il mio contributo e di tutte le persone che lavorano con me e questo ad oggi vi garantisco che è una vera e propria realizzazione di un sogno.

Come Ma è Marco ci siamo conosciuti, penso prima settimana di università alla Luiss, entrambi studiavamo marketing, eravamo nello stesso corso di laurea e il caso ha voluto che abbiamo fatto il primo progetto di gruppo insieme all'università e l'ultimo.

Quindi è stato un po' iniziare e finire con lui il mio percorso di studi.

Ho imparato poi a conoscerlo come si fa solitamente in qualche aperitivo, in qualche colazione all'università e soprattutto però ho imparato a conoscerlo sia da un punto di vista personale sia da un punto di vista lavorativo e in entrambi i casi posso confermare che forse la persona che stimo di piu' e non lo dico perché ovviamente è l'altro co-founder di marketing espresso o perché ci lavora ogni giorno.

Lo stimo seriamente perché riesce a sopportarmi ogni giorno quella cosa ti piace fare meno espresso? Che devi fare, eh? Ma la cosa che mi piace fare di meno.

A parte tutta la tutto ciò che riguarda un po', la burocrazia, la parte, la parte amministrativa.

Devo ammettere che molto spesso una una cosa che non mi piace fare, ma che faccio come una vera e propria missione è cercare di trasmettere ai clienti con cui entro in contatto la professionalità e la difficoltà del nostro lavoro.

Diciamo è una cosa che non mi piace tanto fare perché ormai lavorandoci da tanto tempo, essendo in una generazione e in un tempo che dovrebbe essere, diciamo sempre più innovativo, sia all'atto pratico che nel pensiero.

Mi mi dispiace che da un certo punto di vista non ci sia una sorta di maturità intellettuale nel rispetto del nostro lavoro.

Quando avete mai licenziato qualcuno marketing di successo? Ma ha licenziato? No, non proprio.

Ma posso dire che ci sono stati ci sono stati dei conflitti, ci sono dei conflitti tuttora.

Io e Marco penso che ci siamo mandati a quel paese innumerevoli volte è diciamo che tendiamo sempre a dimenticarci che le persone, se iniziamo a collaborare, ci è perché intravediamo il loro delle potenzialità.

Quindi mettiamo in conto sin da subito che c' è bisogno di lavorarci su c' è bisogno un po' di coltivarle perché anche noi eravamo un po' grezzi all'inizio della nostra esperienza.

Quindi prima di allontanare una persona prima di dire non voglio mai più collaborare con con questa persona ci pensiamo sempre due volte io per forza vi prenderei assolutamente questa responsabilità non c' è un famoso film con con brad pitt che si chiama moneyball l'arte di vincere che vi consiglio assolutamente da proprio una ricetta utile per non tanto il licenziamento ma per comunicare con i giocatori che cambiavano squadra perse a parte marco secondo me è molto più cattivo.

Infatti no, non ci parlo mai dalle dalle nove alle undici della mattina per consentire che si sveglia che inizia a capire il tutto.

Però io mi reputo una persona sincera e quindi se se devo dire le cose con sincerità e dare un feedback trasparente eh sono pronto a farlo.

Da dove deriva la tua puntualità? È deriva deriva dal ritardo di marco ragazzi, uno dei due deve essere puntuale e secondo me la puntualità deriva da un fattore di rispetto verso verso l'altro.

La puntualità è un un rispetto verso chi si è impegnato a vedermi, chi si è impegnato a organizzare una col chi, chi si è impegnato in una qualsiasi iniziativa nei miei confronti.

Quindi per me la puntualità è un segno di eleganza e di rispetto nei suoi confronti, il tuo migliore, il tuo peggior difetto.

Il mio peggior difetto forse è quello di dover fare molte cavolate prima di di capire quanto valgo sotto un determinato punto di vista o di capire qual è, qual è la strada giusta per me.

Vi posso dire che nella mia vita di cavolate ne ho fatte a partire dalla bocciatura al liceo che poi, ringraziando la mia famiglia sono riuscito a recuperare l'anno perduto è un'altra cavolata è stata quella, magari di non essere magari così bravo all'università che vi assicuro che avevo la' il modulo di rientro della rinuncia agli studi pronto, ma poi con un po' di determinazione sono riuscito a superare il tutto.

Quando poi ho messo in piedi la laurea magistrale ho capito che era finito il tempo delle cavolate a livello di studio, però per il resto diciamo che ho confessato il tutto l'ultima domanda Chi è Alessandro fuori dal lavoro? Alessandro fuori dal lavoro è una persona che si concedono il fashion che adora gli old fashion.

Anche due ovviamente credete a me non crede a loro perché in realtà sono tre e è una persona che ascolta molto la musica e che soprattutto è ad adora gli Oasis.

Posso dirlo finalmente posso dirlo davanti a una telecamera e spero che ci sia una riunione dei due fratelli ben presto e un'altra, cosa che adoro fare è stare con le persone a cui voglio bene, perché penso sempre che, come si dice in un altro film dalla gente che frequenti, capisci un po' chi sei e la gente che frequento personalmente, sia a livello lavorativo che extra lavorativo, sono la mia forza e quindi al di fuori del al di fuori del lavoro mi piace emozionarmi offline.