I meme ormai fanno parte della nostra comunicazione, fanno parte perlomeno della comunicazione che abbiamo sui social.

È impossibile navigare su un social senza imbattersi in un meme.

Come si può descrivere un meme? Un meme può essere descritto come la reinterpretazione di un luogo comune, ma cucito su una veste grafica che lo contraddistingue, che lo renda particolare.

Molto difficile.

Spiegarlo a parole sarà più facile adesso quando andremo a vedere gli esempi.

Per esempio qua ho preso un'immagine di Netflix, Netflix Italia.

Il meme qua dice quando esci dalla tua stanza dopo una maratona di otto ore, quindi il luogo comune è il fatto che normalmente quando apri Netflix, poi lo guardi fino a quando non ti consumi l'esistenza.

Quindi quando esci dalla tua stanza dopo una maratona di otto ore e poi sotto Netflix, ha inserito un'immagine di uno che chiaramente è deformato.

Perché quando esci dopo una maratona di otto ore, esci tutto storto, che non sai nemmeno più qual è il mondo reale.

Chiaramente.

Qua però Netflix fa la cosa interessante di non prendere un'immagine di un meme famoso, ma di utilizzare un suo contenuto interno per andare a rafforzare il tipo di comunicazione che già fa il copy semplicemente ogni volta.

Così ho quindi anche qua richiama il fatto che ogni volta che sei su Netflix, inevitabilmente finisci a fare delle maratone e inevitabilmente finisce ad avere una faccia come quella del tizio nell'immagine a fianco.

Possiamo vedere invece che a Sky Netflix ha scritto Quando guardiamo la nostra serie preferita a sinistra, cioè l'immagine di penso sia Sailor Moon che gioiosa.

Quindi associa al fatto che uno è contentissimo, gli si illuminano gli occhi quando guarda la sua serie preferita in contrapposizione dall'altra parte la scritta quando finisce la nostra serie preferita e in questo caso, cioè Sailor Moon, che piange comunque un atteggiamento di disperazione.

Quindi unisce due concetti due momenti in cui usi Netflix ha due emozioni in contrasto, una con l'altra.

Quindi quando guardi la tua serie preferita, cavolo, sei pieno di vita, sei gioioso e questo sguardo illuminato e non vedi l'ora di proseguire.

Quando poi la serie finisce cavolo, comincia a depressione.

Magari ti eri affezionato, hai perso agli eventi che stavano accadendo e quindi hai questa sensazione di disperazione.

Quindi i sentimenti sono espressi rispettivamente con le immagini, quindi con un'immagine felice a sinistra e con un'immagine triste a destra.

Il copy in entrambe le parti andrà a sostenere l'emozione che si vuole comunicare qui, aggiunge Netflix nel copi e non può aiutarci neanche il potere del cristallo di Luna.

Quindi in questo caso fa chiaramente un riferimento a quello che è un po'.

Il mondo di Sailor Moon, in cui non mi inoltro, non entra nei dettagli perché non lo conosco.

Quindi la cosa che possiamo prendere da questo è che anche nel copy Netflix ha utilizzato una parola ha fatto un riferimento alla serie.

Quindi anche qua vi è coerenza tra il meme, cioè quello che sta comunicando Netflix e cosa viene scritto per comunicarlo in questa slide.

Per esempio, ho preso due esempi di Mehmet che ho creato io per la piattaforma di LinkedIn.

Quindi sul mio profilo LinkedIn qua semplicemente ho associato delle scritte.

Quindi praticamente un copy testuale visivo a un'immagine che ho scritto io mentre leggo le skills richieste per lo stage non retribuito, in contrapposizione a un telefono gigantesco che sembra di un metro.

Quindi, unendo la parte scritta all'immagine cosa possiamo dedurre che si calca anche qua un luogo comune, ossia che normalmente un candidato quando inizia a leggere perché sta cercando lavoro e legge.

Le caratteristiche che un'azienda chiede normalmente sono tantissime.

Ogni azienda chiede tantissime skill diverse tante volte anche solo per fare uno stage.

Quindi qua è un meme che volto all'assurdo.

Quindi io mentre leggo le skill richieste e poi ho questo telefono gigantesco con un sacco di scritte no che fa passare il messaggio che chissà quante Sky ci sono richieste su un telefono lungo così.

Infatti questa immagine chiaramente un sentimento che su LinkedIn andava molto e ha fatto trecentomila visualizzazioni, settemila, duecentocinquanta, nuove reazioni e tanti commenti, quindi vuol dire che è un sentimento.

Sono riuscito a individuare un sentimento che era molto forte in quel momento, lo veicolato nel modo giusto nel momento giusto, nell'immagine a fianco vediamo sempre un meme che ho fatto, che questo diciamo che è un po', un super classico.

Ho scritto il primo giorno su Linkedin nel copy, quindi ho richiamato un po' tutta la sensazione che hanno tutti gli utenti quando entrano su LinkedIn per la prima volta, ossia che loro sanno fare magari il loro mestiere, ma sono circonda guidati da un sacco di altre persone molto piu' professionali di loro molto più esperte che hanno fondato cose che parlano di temi molto complessi e quindi ti senti un po', un pesce fuor d'acqua.

Inizialmente questo è reso dal fatto qua, cioè Omer per esempio.

E io ho scritto tu quindi tu su linkedin, circondato da un sacco di persone che segue founder, ceo e founder, ceo e founder, ceo e founder, ceo e founder.

Quindi tu praticamente con con con il poco magari che che che sai fare o magari lo sai davvero fare, lo sai fare bene, ma non te la stai esaltando come magari fanno molti altri e sei circondato da tutte queste persone che sembra che facciano cose in continuazione e tu ti senti il pesce fuor d'acqua qua ho aggiunto vicino con i bicchieri davanti la scritta corsi come per dire l'unica, cosa che tu puoi fare in quel caso lì sono i corsi, perché per arrivare al livello degli altri ti rimangono solo più i corsi.

Quindi l'unica cosa inizialmente con cui tu puoi davvero rapportarti in quest'altra slide vediamo un altro Mehmet, sempre fatto da me anche qua, che prende in giro praticamente uno stereotipo comune.

Ho scritto quando nel ha inserito inglese professionale e al colloquio che lo chiedono davvero unito sotto a un gatto che chiaramente sta piangendo.

Anche questo è un meme un'immagine di un meme famoso sul web.

E qua si va a spiegare bene il fatto che quando normalmente ci inserisci inglese professionale tanti lo scrivono poi effettivamente al colloquio non lo sanno rendere allo stesso modo no quindi un inglese che zoppica un pochino però tutti scrivono inglese professionale l'immagine sotto chiaramente è di nuovo evocativa di un'emozione, quindi quando poi te lo chiedono davvero ti metti a piangere ci si lo so l'inglese, ma in realtà zoppi che cerchi di cavartela in qualche modo il copy è stato ok, mi dia solo one second, por favor.

Quindi un insieme di lingue, lingue che non significano nulla che che fa trasparire proprio il caos mentale che poi ti trovi davanti quando qualcuno ti sta chiedendo effettivamente di dimostrare che tu conosci l'inglese anche questo ha funzionato perché è un sentimento comune.

La gente sa che è un qualcosa che si fa no? Quindi esagerare un po' le proprie potenzialità, magari per farsi notare da recruiter di turno.

Il me malato invece dice quando leggi l'ennesima storia del tizio che ha cambiato vita e ora venti aziende l'immagine Robert Downey Junior con gli occhi girati verso l'alto in che trasmette il fatto che basta non se ne può più.

È pieno su Linkedin questa moda oggi di comunicare con la parabola dell'eroe no quindi del della persona che è partita dal nulla, che si è fatta da sola, che ha avuto mille difficoltà e ha trovato questo suo modo personale per superarle e diventare quello che è oggi su LinkedIn è pieno di storie del genere.

La gente è stufa, la gente è stufa perché sembra che tutti gli altri siano appunto gli eroi.

Che tutti riescano a trovare il modo di fare tutto, mentre alla fine l'unico che poi rimane lì imbambolato sei tu.

Quindi la gente è stufa anche qua di sentirsi giudicata.

Questo me lo esprime bene quando leggi l'ennesima storia di un tizio che ti racconta queste cose qua, che ha cambiato vita sotto metti Roberta ogni giugno che dice che palle! Basta! Non se ne può più il copie.

Grazie.

Ci voleva proprio, raga, grazie un'altra davvero un'altra storia e basta.

Quindi anche questo è andato bene, perché è una sensazione che su LinkedIn è molto vissuta oggi.

Quindi, ricapitolando un meme che funziona bene parte sempre dal fatto che esiste uno stereotipo a cui aggrapparsi.

Se manca lo stereotipo, il meme non può reggere perché si fonda proprio sull'andare a distruggere uno stereotipo che già esiste.