Lezione dal corso Digital Public Speaking 2.0
Ok, è facile.
Con i dati abbiamo capito che in realtà rispondere con i contenuti, con i dati, con i numeri è abbastanza semplice.
Basta organizzarsi.
E sulle opinioni come possiamo rispondere? Se ci chiedono un'opinione se ci chiedono un'opinione su un fatto qualsiasi? È complicato.
Funziona? Beh, sembra in realtà che se ci ragioniamo un attimo, non sia molto diverso dai dati.
Ma facciamo un piccolo passaggio perché funzionano alcune opinioni.
Prendiamo il mondo televisivo radiofonico.
Anche quello è digitale, perché alcune opinioni hanno piu' peso rispetto delle altre.
Perché oggi viviamo di soli opinionisti? Perché in realtà le persone vogliono ascoltare opinioni.
Le persone hanno tutti i dati di tutte le informazioni possibili e noi, come intervistati, diamo dei link dei dati per poi sviluppare delle opinioni.
Ma perché funzionano più alcuni di altri? Perché sono convincenti.
Semplicemente questo, come vedevamo nel modulo su rispondere sui contenuti, anche lo stesso contenuto si trasforma in una opinione.
Quindi, come essere convincenti? Molte volte, quando raccontiamo un'opinione, diamo la nostra opinione su un fatto che riguarda anche il nostro lavoro.
Non siamo convincenti perché non ci crediamo? Perché abbiamo paura di una risposta? Perché magari crediamo che quella risposta non sia totalmente corretta, ma essendo un'opinione può essere corretta in maniera soggettiva.
Ognuno di noi può pensarla come vuole, da un certo punto di vista con dei limiti, e per cui da questo punto di vista le opinioni anche qui vanno strutturate.
Per esempio, siamo un imprenditore deve dare un professionista, una sua opinione su un social network oppure su una nuova uscita di un software.
Bene, è chiaro che se quel social network quel software lo conosciamo, lo utilizziamo in qualche maniera.
Ci siamo dentro.
L' opinione è molto facile da dare perché abbiamo una nostra opinione.
Lo utilizziamo tutti i giorni, lo viviamo, ma se invece accade qualcosa di diverso, ci fanno una domanda chiaramente su un social network che non conosciamo qua il consiglio di Mario e anche di poter rispondere su questo non ho un'opinione perché talvolta quando diamo delle opinioni di getto andiamo delle opinioni.
Come dire un po' in emergenza commettiamo degli errori, diamo delle risposte che talvolta non sono vicine al nostro personaggio.
Però se ci lavoriamo chiaramente macinando chilometri, possiamo in qualche maniera avere opinioni, un po' su tutto o in qualche maniera dare delle direzioni, un po' su tutto e non potrei dare delle opinioni su attività medicali, attività aerospaziali per cui potrei dare come, come dire, delle sensazioni.
Questo è bene sottolinearlo, per evitare di far passare il tuttologo nella nostra intervista mi porto anche qui un esempio, un mio personale.
Alla fine del duemila diciassette ho pubblicato un libro che si intitola Startup Merda.
Nei primi mesi non riuscivo a comunicarlo.
Non funzionava perché il libro che avevo scritto io mi piaceva.
Conoscevo e conosco il mondo startup digitale, ma in realtà non riuscivo a comunicarlo.
Anche qui avevo un'opinione, ma non ero totalmente convinto.
Ero spaventato dal criticare un mondo che amo come quello digitale ed a raccontarne i falsi miti.
Invece quando sono riuscito a capire, a studiare la mia versione del contenuto, la cosa è girata, la cosa è cominciata a funzionare.
Ho cominciato a scrivermi anche delle piccole retoriche, ovvero delle cose che ripetute diventano il mio asset di comunicazione.
Dicevamo appunto gli ancoraggi, per esempio il mito del garage o che ne so, il mito della Silicon Valley che in Italia non funziona.
Insomma, raccontando delle cose in cui anch'io avevo vissuto quell'esperienza.
E anche qui non è detto che se tu scrivi un libro.
Se tu fai un'attività specifica tu hai un'opinione su tutto quello che riguarda il tuo mondo.
A un certo punto di vista devi essere convincente, devi scrivertelo, devi strutturare lo per avere opinione.
Poi chiaramente serve esperienza.
Serve aver macinato chilometri di interviste, soprattutto aver ricevuto feedback.
Non spaventatevi se all'inizio su delle opinioni, non siete coerenti o non siete così sul pezzo.
Molte volte servono dei feedback sul vostro pubblico, sulle persone che chiaramente vi seguono da ricevere per poter ricalibrare le opinioni, appunto perché le opinioni sono soggettive, ma sono interessanti se poi arrivano a un certo punto se poi convincono le persone.
Se poi siamo autorevoli nelle risposte per cui i dati sono interessanti, le opinioni sono fondamentali soprattutto per scrivere, colorare il nostro personaggio.
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