Lezione dal corso Copywriting Avanzato
Mi vengono in mente tre categorie di esperienze.
La prima categoria è quella delle esperienze lavorative.
Ovviamente dovrebbe puntare alla varietà, alla diversità, alla quantità, quindi fare quante più esperienze possibili.
Non intendo necessariamente per tanti brand, anche per un solo brand.
Ok, ma diciamo testare le sue tecniche di copie.
Whiting con tanti strumenti diversi, sotto tante forme diverse e da ogni errore.
Poi si impara qualcosa e quindi recuperare quello che di buono ne deriva dagli errori e di applicarlo sotto una forma diversa.
Nel lavoro successivo, la seconda categoria di esperienze fanno riferimento all'osservazione la maggior parte delle cose che ho imparato nella mia carriera.
Ho imparato osservando gli altri, osservando soprattutto le best practice di brand, agenzie di comunicazione, di persone, perché in quel modo, secondo me si riesce a a accogliere quello che che interessa o comunque è più affine a te.
E ancora una volta di giocarselo in altro modo in un settore per per un progetto per un brand completamente diversi rispetto a quelli dove abbiamo colto quegli elementi, mentre la terza categoria di esperienze sono quelle vissute sulla propria pelle, il girare, il fare, il provare tutte le prime volte, secondo me regalano degli input nuovi che si trasformano in creatività e in qualche modo la creatività che proviamo la rilasciamo.
Poi nel nostro lavoro mi vengono in mente tanti no che ho ricevuto da un cliente specifico e questi no, questo muro ha fatto sì che io dovessi cercare nuove strade per arrivare al sì.
È stato quindi una una sorta di labirinto da percorrere attraverso le strategie attraverso le parole.
Un labirinto sicuramente faticoso da cui uscire.
Ma anche anche questo ha contribuito appunto a smuovere i processi creativi.
Oppure mi viene in mente un'esperienza di un paio di settimane fa un'esperienza di vita.
Sono stata per la prima volta al Museo del cinema di Torino.
Ci sono stata da sola, venivo da un periodo di di frustrazione creativa, nel senso che sentivo molte cose, ma non riuscivo a farli uscire.
La meraviglia che mi ha scatenato la visione di questo museo è come se le avesse avesse trovato dei canali per tutte le gli input creativi che stavo provando.
Quando mi viene un input creativo cerco di scriverlo immediatamente perché ho una pessima memoria, Quindi ho le note del del telefono piene.
Giro sempre con un piccolo taccuino in borsa perché preferisco scrivere a mano e quando non posso magari scrivere perché sono di corsa, magari sto camminando per questa evenienza.
Ho creato su WhatsApp un gruppo con me stessa e mi mandi messaggi vocali con i miei input creativi.
La prima cosa che ho creato che ho scritto risale a tantissimo tempo fa.
Penso di aver che avevo appena imparato a scrivere.
Ero in prima in seconda elementare é gia', creavo appunto i miei giornaletti, scrive praticamente ero la caporedattrice selezionato.
Gli argomenti gli scrivevo, li disegnavo e immaginavo gnam cre credo deve essere stata questa.
Poi tra l'altra poi tra l'altro parlando a fondo con un amico qualche settimana fa mi è venuto in mente un ricordo che avevo di un'esperienza da bambina che avevo rimosso.
Io da piccola avevo difficoltà a leggere in pubblico.
Mi emozionava troppo e quindi leggevo male e quindi di fatto poi riversato tu le mie energie in qualcosa che mi dava invece soddisfazione, che era la scrittura, perché era un momento di intimità con me stessa e non c' era nessuno che mi giudicava in quel preciso momento.
Mi avrebbero giudicato tutti la classe, la professoressa, la maestra a posteriori e quindi penso che anche per come mi sentivo mentre scrivevo a quella età, poi è cresciuto in me.
L'amore per la scrittura, avere il proprio stile di scrittura personale e aderire al tono boys del brand per cui si parla.
Penso siano entrambi componenti molto importanti del mio lavoro.
Come sempre la verità sta nel mezzo, quindi secondo me si deve essere versatili, quindi si deve avere uno stile proprio, magari con degli elementi propri che in qualche modo riusciamo ad integrare, a combinare con il tono boys dell'azienda.
Per quanto riguarda il mio caso specifico, cerco ovviamente di sposare il tono boys delle aziende con cui mi trovo a lavorare.
Però sul lungo periodo credo che il mio obiettivo sia quello di sviluppare uno stile personale riconoscibile, anche perché vedo magari studi di design più che altro che mi piacciono.
Mi sono sempre piaciuti negli anni, come ad esempio Walsh negli Stati Uniti oppure il tv in italia sono accomunati dal fatto di avere uno stile assolutamente riconoscibile e riportano quel loro stile nei progetti che creano per i clienti.
Alla fine quindi i clienti li cercano proprio per adottare quel quello stile riconoscibile nella campagna di comunicazione che vogliono sviluppare insieme a loro e io vorrei fare questo nella mia carriera.
Sul lungo periodo mi serve ancora un po' di esperienza.
Le figure professionali che mi hanno più influenzata nel lavoro sono state sicuramente quelle dei designer e dei videomaker.
Io amo lavorare a stretto contatto con loro perché mi mi fanno studiare delle materie che mi sono sempre piaciute, ma per ehm diciamo costo opportunità di tempo ha destinato a disposizione, non ho potuto approfondire e quindi con loro imparo, imparo tanto.
Poi, come ho mostrato anche nel corso, secondo me il copy ha una forte dimensione visiva, quindi non esiste pensare ad un copy senza considerare lo spazio a disposizione o il suo assetto all'interno di un video o di una grafica.
Inoltre penso che che ormai la competizione è talmente tanta e soprattutto il mondo comunicativo è così variegato che uno deve sapersi districare facilmente in ogni tipo di progetto, quindi debba avere conoscenze orizzontali che vadano orizzontali sia in ambito strettamente creativo sia in ambito strategico.
Quindi competenze anche magari di grafica, se non competenze proprio operative, competenze di riconoscimento di che cosa va bene per una certa grafica o per un certo stile di illustrazione piuttosto che per altri, oppure competenze più strategiche analitiche, magari legate al project management.
Quando si va invece a distribuire dei task da svolgere, in quale tempo, per quale budget mi capita quando di un di un argomento non ne so abbastanza? O quando un argomento detiene certe specifiche delle informazioni molto dettagliate che secondo me il target vuole sapere? Oppure nel caso di William, quindi della piattaforma musicale mi è capitato perché ci tenevo a fare dei copti molto no? Matt hope i c e d.
Sgabello che è stata la mia referenze in questo Kopi in questi corpi è stato Geronimo Stilton perché mi è rimasta impressa la user experience' dei dei suoi libri, no.
Quindi c' erano parole onomatopeica che erano anche grafi.
Kate in un certo modo, addirittura certe se le grattava avevano l'odore di formaggio.
Era proprio una lettura multisensoriale e quindi mi è servito proprio capire.
È il suono emesso da ogni strumento, oppure da il contatto fra lo strumento e la parte del corpo, così da rendere l'esperienza coinvolgente non solo nella lettura, ma anche, ma anche attraverso i sensi, appunto in quel caso attraverso l'udito oppure non so, col mondo convenienza Miss sono fatta una cultura sull', interior designer, sull', interior design, stando sempre a contatto con interior designer, architetti, arredatori e questo mi ha fatto sì che io mettessi a sistema le esigenze del vivere delle persone, all'interno delle case e concetti specifici che mi hanno regalato questi professionisti.
No, io non mi non mi sento di essere la persona giusta per dare consigli, mai in nessun caso, se vogliamo, se proprio mi devo forzare, do due consigli.
Il primo consiglio è quello di essere umili.
Il secondo consiglio è quello di essere presuntuosi.
Lo so che sono l'uno il contrario dell' ltro, ma secondo me bisogna modulare il proprio atteggiamento fra questi due estremi a seconda delle situazioni, perché ci sono magari delle volte in cui possiamo apprendere tanto e dobbiamo quindi essere pronti ad assorbire come come delle spugne.
Al di la' poi di quello che è il Jobs Beetle o il livello della persona all'interno dell'azienda o magari founder di quello e di quel Ltro tu ti trovi davanti ad una persona, devi considerare quello che ti può dare in quel momento e devi prendere solo quello senza considerare tutto il resto dall'altra ti dico essere presuntuosi.
Perché? Perché ci sono molte persone, magari che si possono approfittare dell' inesperienza oppure possono pensare Ho ragione io Perché sono questo.
Sono Saunders, sono presidente, ma se siamo convinti quello che abbiamo creato, se ci sono delle motivazioni forti alle spalle delle riflessioni forti, se c' è duro lavoro, dobbiamo proteggere.
Il nostro lavoro é di e dobbiamo cercare di argomentare il piu' possibile per far capire a tutti quello che si nasconde dietro.
Magari una frase composta da quattro parole
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