Lezione dal corso Lanciare Agency con 0 budget
Ciao, ragazzuoli.
Ciao.
Ciao.
Ciao a tutti.
Ciao a tutti.
Buongiorno.
Riuscite a sentirci? Ci vedete? Ci sentite? Che Ok, ottimo.
Ok.
Ok, ottimo.
Buongiorno a tutti.
È per noi un grande piacere essere qui.
Grazie a Luca.
Tutto il team di Larry che ci hanno dato la possibilità di raccontarvi come abbiamo lanciato la nostra agenzia creativa Budget zero.
Io direi che possiamo iniziare con le slide.
Okay, Sono sparite le slide.
Okay, perfetto.
Ci siamo.
Prima di iniziare, mi presento Io sono Giulia Cavallini e sono Ed Project di Christy Studio insieme a me.
Cioè, la coppia creativa di questa agenzia.
I miei partner in Crime in questo emozionante progetto che abbiamo intrapreso sono Matteo e Federico, rispettivamente art director e copywriter di Christy In studio.
Di cosa parleremo oggi? Mettiamo subito nel vivo, eh? Allora vi racconteremo come abbiamo lanciato la nostra agenzia creativa.
Ripercorreremo insieme tutte le fasi.
Quindi dall' idea alla realizzazione del lancio, per poi estrapolare insieme dei mein Poins che potrebbero esservi utile qualora decideste di intraprendere e lanciare un progetto tutto vostro.
Io direi che possiamo iniziare.
Crispin Studio è un'agenzia nata da una costo la di chef in camicia.
Per chi non lo conoscesse.
Chef in camicia è il food media più seguito dai millennials italiani.
È chef in camicia, però non è solo quello che si vede attraverso i canali social.
È anche una vera e propria casa di produzione che crea contenuti diversi per diverse piattaforme, anche social.
Questa premessa sarà importantissima perché è proprio da qui che noi siamo partiti con con il nostro progetto.
Come vedrete, siamo a giugno, duemila, ventidue.
Vedrete che abbiamo diviso la presentazione in mesi che sono stati un po' i mesi che hanno delineato il percorso di lancio di Crispi.
Come vedete le parole chiave? Ogni ogni fase avrà delle parole chiave.
In questo caso abbiamo ricerca, evoluzione e identità.
Partiamo con la numero uno Ok.
Nel primo Alf del Duemila ventidue abbiamo notato una tendenza nuova da parte dei nostri partner.
Sempre più spesso, oltre al brand content con amplificazione media chef in camicia, i brand ci commissionano dei lavori di produzione contenuti per i loro canali proprietari, quindi senza dover inserire all'interno un'amplificazione media su chef in camicia.
Inoltre, per alcuni brand partner con con i quali lavoravamo sul media, avevamo iniziato ad instaurare collaborazioni di implementazione della strategia di comunicazione attraverso la gestione dei canali social o è collaborazione con influencer sui loro canali? Questo ci ha spinti a porci una domanda e ad andare un pochino più a fondo della questione.
Infatti abbiamo condotto un'analisi su quelli che erano i partner di chef in camicia in quel momento che erano circa un'ottantina e per capire effettivamente come mai ci stavano commissionando sempre più lavori di produzione contenuti.
Ciò che è emerso è che l'ottanta percento dei brand intervistati, nonostante avessero già delle agenzie a cui affidavano la gestione della loro comunicazione social, necessitavano di qualcuno che si occupasse della messa a terra di contenuti diversificati per ogni canale d'altronde.
Si sa che l'ambiente online sta andando sempre piu' verso una direzione di distinzione tra le varie piattaforme Instagram, Facebook, Tic-toc non sono più alternativi tra di loro, ma complementari.
Perché? Perché ospitano community diverse con obiettivi di fruizione diversi, come diverse sono anche le emozioni stesse che un social ti suscita.
Nel momento del dell'utilizzo, infatti, faccio un esempio concreto Facebook, un social adesso, dove si legge molto, molto di più rispetto ad un tic toc che è legato maggiormente all'intrattenimento in formato video, utilizzando un linguaggio più autentico ed ingaggiate immersivo.
Da qui abbiamo iniziato a cercare anche online e vi abbiamo riportato un estratto da un report interessantissimo di fronte che abbiamo studiato, dove abbiamo scoperto che è tra le aspettative dei brand sulle proprie agenzie, di come comunicazione.
Ciò che va per la maggiore è proprio una strategia di comunicazione di contenuto per ogni canale e superando anche quelle che sono le strategie di branding e le strategie di analisi dei competitors lato prodotto e consumatori.
I brand, quindi, ci siamo detti sanno bene che tipo di prodotto hanno in mano, sanno quali sono i messaggi che vogliono trasmettere gli obiettivi da raggiungere e sanno anche qual è il loro target di riferimento.
Ma come si parla al pubblico attraverso il contenuto ovviamente distribuito sulle diverse piattaforme, tra cui quelle social che sono diventate, diciamo, un touch point imprescindibile.
Ed è impensabile oggi giorno di poter utilizzare un contenuto unico per tutti i canali c'.
È bisogno di una diversificazione della comunicazione per raggiungere i target in modo piu' mirato e creare delle relazioni vere e di valore con esso.
Noi che con Jeff in camicia, perché comunque siamo tutti ex chef in camicia, siamo ancora nel gruppo chef in camicia.
Avevamo maturato un expertise nella produzione di contenuti di ogni tipo e coltivato attivamente una community di quasi cinque milioni di persone.
Avevamo praticamente tutte le carte in regola per essere di supporto a questi brand, come con Crisp in studio.
Quindi ovviamente dopo questa parte iniziale mi aggancio io.
Perché dopo un'analisi, come abbiamo visto, la terza parola chiave era identità.
Cioè ci siamo detti ok, cioè questo insight che abbiamo colto da questa analisi, da questo studio, cioè questa volontà interna di dare vita a un'agenzia creativa.
Qual è il prossimo step? Il prossimo step è quello fondamentale, che è fondamentale per tutti e non soltanto per un'agenzia creativa.
È fondamentale per un ristorante, per qualsiasi brand, ovvero ovvero trovare un'identità un'identità, costruire un'identità visiva verbale, una personalità.
Quindi dare corpo all'essenza di questo nuovo brand.
Per questo è in una prima fase di brainstorming per cercare un po', il nome più adatto ne abbiamo tirate di tutti i colori veramente assurde.
Quello che però è stata un po', la chiave di volta è anche un modo, un po' milanese, no, di identificare tutte quelle cose che hanno una consistenza che ti lasciano qualcosa, ovvero dire che quella cosa è croccante.
Quindi questo croccante, questo croccante è tornato in mente.
Mi è tornato in mente, ovviamente, per avere un aspetto, un po' più aperto, no, più internazionale e anche un po' più digital.
Come dire è nato Crispi, il bren'in, che non solo è un sostantivo, ma è anche un aggettivo e piacevole all'ascolto.
Quindi poi tutta questa parte di analisi che di identità verbale, personalità che ho portato avanti io mentre matteo è, come spiegherà anche lui dopo, ha portato avanti la parte di identità visiva.
Si è è stata esplosa in quella in quella parte di personalità.
Quindi, come potete vedere qui in questi estratti, diciamo di presentazione nostra, abbiamo il Crispi che un brand entusiasta, creativo, professionale, ma dal punto di vista archetipico e un brand del cambiamento, perché è quello che vogliamo dare, no, é quella la promessa di Crispi che una promessa appassionata, autentica, con una voce amichevole è non a caso il payoff eh ior brand-new texture che un payoff, un po' ambiguo, una duplice lettura.
Perché your brand Tector può essere il tuo brand una nuova consistenza, oppure in una lettura differente, your brand New tector, quindi una nuova consistenza per te, per il tuo brand nuova consistenza e quindi da questo è da questa fase.
Ovviamente mi ha si aggancia come matteo sulla parte di identità visiva.
Esattamente qui diciamo che parte inizia quella che è la mia parte in quanto era diretto.
Il mio compito è stato di creare, creare, emettere poi successivamente a terra quella che era da parte di visual identity di crispi.
Parte fondamentale della creazione di un nuovo brand è quella di riuscire a far coesistere praticamente la parte difettosa o con la mia, quindi la parte di tono boys con quello che è il vero e proprio viso l'identificativo del brand è buzz non è non importa tanto che sia l'impatto è fuori dagli schemi, pure lineare pulita, l'importante è quello che fa la differenza sostanziale sono le sensazioni che si percepiscono osservandolo.
Sicuramente è come coppia creativa.
Puoi dire di aver centrato l'obiettivo quando guardando un pochino il logo si riesce a far coincidere la parte narrativa con quella abusiva praticamente nello sviluppo di queste due parti.
Solitamente il lavoro dei copy questa è una piccola parentesi che apro e dell'arte vanno a braccetto praticamente di palazzo ora di solito a quattro mani si di sodio sarebbe così, ma non in questo caso.
Perché in questo lavoro, nello specifico, è stata un po' l'eccezione che conferma la regola praticamente è stato a tutti gli effetti il primo lavoro che Federico abbiamo fatto come coppia creativa come arte Kopi, praticamente il perché il praticamente il processo che abbiamo attuato noi vi dico che è un'eccezione perché è stato praticamente sviluppata in maniera parallela, praticamente su due strade parallele in fede abbiamo portato avanti quello che era la nostra idea di e poi successivamente le abbiamo unite.
La cosa è praticamente mentre lui stava porta avanti boys la grande personalità, io ho iniziato a disegnare praticamente seguendo il principalmente il flusso di idee.
Io non lavoro, lavoro molto, così avara, sensazioni.
Vado a idee quelle che mi vengono poi cerco di puoi delineare le é praticamente quello era tutto quello che le sensazioni che mi venivano trasmesse da ripetere a voce alta il suono crispi, la parola crispy crisp che a tutti gli effetti è una sorta di aggeggio, è un aggettivo che ascolta il percorso che ho fatto mi richiamava un suono che a sua volta si mi si identificava con delle immagini chiare di food.
Perché quando penso a crisi comunque penso alla mattina quella del croccante o le noccioline alla barretta di cioccolato o anche al semplice Aziz e ripetevo questo processo nella mia testa e più si delineavano quelle che di base erano le forme che avrei voluto per il nostro logo spezzata di base.
Briciole scritte storte.
Erano tutti elementi che, mano a mano che le disegnavano, davano sempre più forma a quel suono.
Che succede? Finito il disegno? Chiaramente dovevo abbinare a questo disegno quello che avevo deciso fosse poi il gioco definitivo, i colori.
Diciamo che è stato il processo, quello più facile è stato più facile.
Perché di Christie, nata come chef, come hub, come falangi di chef in camicia, e quindi secondo me doveva avere all'interno della sua brand identity, il colore rosso che potesse essere una sorta di piccolo omaggio alla casa madre.
Il colore, però, che gliel'avrei l'avrebbe accompagnato, doveva sicuramente attirare l' attenzione, suscitare creatività ed energia.
Ma soprattutto, quello che mi interessava era che praticamente ricordasse richiamasse al mondo del food.
Per questo ho scelto il colore giallo.
Ok, ok.
A questo punto il disegno era fatto i che erano stati scelti cercando di giustificare un po' tutto.
E mancava però il confronto, appunto, come come dicevo prima con fede.
Perché tutto questo? E io stavo disegnando, facevo tutti i miei processi.
Fairey stava facendo i suoi e quindi a questo punto, se no i flussi di coscienza è combaciavano.
Quindi chiamato alla scrivania il buon fede che in quell'epoca si lavorava indiscrezioni completamente tipo da una parte opposta dello studio ci confrontiamo e rimanemmo aperta vedendo che quello che fede si era immaginato come tono boys si rispecchiano perfettamente in quello che io avevo disegnato.
Ce l'avevamo fatta.
A quel punto ci siamo guardati e abbiamo detto Cavolo se questo è l'inizio tutto prospetta bene, perché comunque eravamo avevamo lavorato parallelamente, non ci eravamo sentiti a quando ci abbiamo abbiamo fatto il punto di incontro, abbiamo visto che le cose erano perfettamente è combacianti detto Se per noi è così, in teoria poi starà a voi giudicare il lavoro dovrebbe funzionare anche tutto il resto.
Avevamo fatto tutti gli effetti cento secondo il nostro punto di vista avevamo finalmente quello che poteva essere il nostro logo é il nostro uomo Boys e la nostra brand personale mancava solamente tra virgolette.
Adesso trasmettere a tutto tutto questo, a quello che era il mondo del food, quello dei clienti che ancora non ci conoscevamo.
E diciamo che se fino a questo momento ci eravamo concentrati per creare quella che era che avevamo focalizzato tutte le attenzioni su che creare quella che era la nostra identità, adesso iniziava tra virgolette la parte più difficile che era quella di farci conoscere.
Infatti ci ritroviamo dopo una breve interruzione estiva settembre, duemila, ventidue.
Il lancio era previsto per fine ottobre.
In questa fase, come vedete le parole chiave sono curiosità, storytelling, ingaggio.
Adesso vi spiego perché siamo entrati a tutti gli effetti, come anche ha detto Matteo nella fase più challenging del nostro percorso dovevamo farci conoscere, dovevamo essere risultare attrattivi per poi attirare appunto dei potenziali partner per sviluppare con loro delle delle idee creative e ci siamo trovati di fronte a un bivio.
Non avevamo budget, non avevamo un grande budget, anzi era praticamente risicato all'osso per lanciare l'agenzia.
Ci siamo posti questa domanda cosa facciamo? Come affrontiamo questo lancio? Puntiamo tutto su un evento e creiamo qualcosa di altamente memorabile.
Ma non avevamo abbastanza soldi per fare una cosa così in grande.
Allora siamo tornati indietro nel tempo.
Abbiamo ripercorso insieme quello che era stato il flusso di coscienza creativo che ci aveva portato alla definizione dell'identità di Crispi.
Così abbiamo trovato nella boxe la chiave, la chiave di svolta per tutto il nostro lancio cos'è la Xbox, come vi aveva già illustrato Matteo Crispi a tutti gli effetti è un aggettivo, un aggettivo che richiama un suono che si lega.
Comunque ha delle immagini chiare di food di per sé.
Ci siamo immaginati questo viaggio sensoriale che avremmo voluto offrire ai clienti che sarebbero venuti a trovarci per presentare al meglio la nostra agenzia.
Come si poteva concretizzare questo effetto wow che avremmo voluto suscitare ai nostri potenziali clienti? La risposta è stata proprio questa Crispi Box, che era una sorta di biglietto da visita alternativo che raccontasse l'esperienza di Crispi, legandosi ovviamente tutte quelle immagini che Matteo vi ha vi ha spiegato prima la tavoletta di cioccolato piuttosto che le noccioline e le patatine e che li facesse immergere lasciando comunque in loro una sensazione positiva.
Un ricordo legato alla nostra agenzia, indelebile nelle loro menti A settembre duemila, ventidue ci siamo detti ma perché allora invece di aspettare che questi brand vengano da noia e aspettare quel momento per dare loro questa xbox, perché non gliela spediamo? E lingua lo siamo per venire da noi.
Però è anche vero che sostenere più di quindici spedizioni era un costo.
E calcolando che la maggior parte dei brand food con cui chef in camicia collabora e quindi avevamo già il contatto, era localizzata su milano.
Ci sembrava anche una un dispendio economico abbastanza inutile.
Per cui cosa succede che in una fase di brainstorming in un meeting il nostro zio Nicolò, il ceo di chef in camicia, si è offerto di aiutarci a consegnare queste bozze di persona e lì ci si è accesa una lampadina.
Fermi tutti, non possiamo, dato che comunque il suo si mette a disposizione per aiutarci a consegnare queste bozze.
Non possiamo sicuramente fare una consegna banale.
É qui quindi il primo budget nella storia di Crispi che è stato allocato, è stato allocato per creare ricolleghi riunire degli elementi che creassero una divisa da Crispi raider.
Quindi a volte non serve andare troppo oltre per trovare una chiave di svolta qua.
Basta guardare in fondo a quello che siamo per riuscire a tirare fuori un'idea comunque geniale, a un prezzo molto basso.
Era un'idea nata per scherzo, in realtà perché stavamo ci stavamo ridendo su, ma poi in realtà è diventato tutto quello che è il stato, il fil rouge della nostra, della campagna di lancio della nostra agenzia.
Da qui quindi parte questa storia, la storia di questo Ryder non convenzionale che si aggira e va a consegnare ai marketing manager più famosi dei bright food trend italiani questa Crispi box.
Ma come abbiamo comunicato tutto questo ovviamente un'iniziativa così non puoi devono essere comunicato, ma abbiamo fatto ciò che ci riesce fare meglio.
Quindi mezzi semplici, poco dispendiosi ma ad alto impatto, che poi hanno generato un grande impatto a livello di numerici cos'è che ha fatto la spia.
La differenza? Sicuramente in questa fase proprio lo storytelling, eh? Abbiamo suddiviso la comunicazione in tre obiettivi principali.
Volevamo prima di tutto realizzare creare un po' di warnes intorno al brand perché ancora non ci conosceva nessuno.
Successivamente fare lead, infine convertire in quello che sarebbe stato l'evento.
Quindi l'evento.
Se prima pensavamo di poter puntare tutto su quello è diventato una sorta di di conclusione di tutto quello che sarebbe stato il cerchio della della campagna di lancio.
Partiamo dal primo obiettivo, quindi la Barnes.
Abbiamo creato questo storytelling di video social informatori lo.
Quindi noi abbiamo sfruttato la produzione che avevamo con chef in camicia per creare questo storytelling di video che abbiamo distribuito in collaborazione con chef in camicia.
Quindi qua abbiamo abbiamo sfruttato anche un po' è l'amplificazione media sul canale, senza però effettivamente svelare quello che stavamo lanciando.
E qui arriva la parola chiave curiosità, curiosità negli utenti di chef in camicia che ci seguivano, ma allo stesso tempo curiosità anche nei brand partner che si stavano chiedendo ci hanno chiamato dicendo ma ma qual è il progetto? Cosa state facendo? Raccontateci di più e noi non potevamo ovviamente svelare niente.
Le persone pensavano che stessimo lanciando una catena di fast food o una cosa Kitchen.
Figuratevi perché comunque avevamo giocato molto su questa, su questo storytelling del rider.
Quindi ti viene in mente sicuramente un delibere di food.
Abbiamo giocato con la consistenza del croccante, quindi anche quelle immagini chiare di food per cui avevamo praticamente sviato all'attenzione verso qualcos'altro, ma che poi è la cosa che ha giocato em di favo a nostro favore, perché quando siamo arrivati a svelare quello che effettivamente abbiamo lanciato, le persone sono rimaste abbastanza esterrefatte.
Successivamente passiamo alla Generation.
Abbiamo quindi in contemporanea ha lanciato una landing page tramite stories e post LinkedIn, invitando le persone ad iscriversi a questo form per restare aggiornati su quelle che sarebbero state le novità del progetto.
Chef in camicia raggiunge grazie alla fanbase chef in camicia, duecentocinquanta iscrizioni in solo due giorni inorganica, per cui avevamo avuto una una risposta molto positiva sia da parte dei clienti dei Beatles, quindi degli utenti che ci seguono, ma anche B tubi perché tantissimi brand partner si erano iscritti per capire effettivamente cosa stava succedendo, sperando nella newsletter di trovare più più dettagli.
Ma in realtà la newsletter è stata messa a terra da Federico in un nel sul modello della sua opera Sequence.
Quindi una narrazione, un vero e proprio diario di questo Crispi Raider che racconta la sua esperienza in Krispin, questa nuova in questa nuova realtà in questo nuovo mondo e raccontava le consegne che avrebbe fatto in parallelo.
Poi su LinkedIn abbiamo messo una strategia a terra un pochino più complessa per generare lead, fare Warnes.
Sappiamo benissimo che sponsorizzare un post su LinkedIn è piuttosto costoso, molto più costoso rispetto che a social come Instagram, Facebook, tic-toc, per cui diciamo che la sponsorizzazione era una un touch point che non volevamo intraprendere comunque su cui lavorare.
Per questo motivo ci siamo messi e abbiamo iniziato a studiare meglio questo canale, le sue dinamiche e per capire come potessimo sfruttare al massimo la riccia organica dei post l'idea delle consegne del marketing manager.
Era un mezzo potentissimo, un'idea veramente geniale.
Però dovevamo rende la più croccante giusto per restare in tema e giocare anche noi un po' di strategia per cui cosa abbiamo fatto? Abbiamo pensato ok, questi marketing manager comunque sono persone molto seguite su LinkedIn.
Perché non considerarli come dei veri e propri influencer? Ovviamente a titolo gratuito? Perché noi abbiamo documentato tutta la tutte le consegne che abbiamo effettuato con il nostro respiro Reeder, ovvero Nick, e abbiamo fatto scattare a Nick un selfie con questi marketing manager che loro stessi hanno pubblicato sui loro profili social, sui loro profili LinkedIn, dicendo che stava accadendo qualcosa in chef in camicia, ma che non potevano ancora svelare cosa e questo cosa ha generato.
Ovviamente una fittissima rete di Rich perché attraverso i consigli dei propri follower che a loro volta hanno fatto apparire nel negli esplora nel feed dei propri collegamenti il post.
Quindi, come sicuramente avete capito, abbiamo utilizzato strumenti che avevamo già in house, cercando di renderli più funzionali possibili alla nostra strategia, che era una strategia, ha molto ben settata e studiata dal punto di vista delle potenzialità dei canali.
Quindi qui lo studio delle piattaforme e la messa a terra di una strategia ben ben precisa ha giocato sicuramente a nostro favore.
Da qui vi la vi faccio vedere giusto degli spezzoni.
Poi comunque questi video potrete trovarli anche sulla nostra pagina Instagram con tutto lo storytelling.
Questo è Nick che va a consegnare l Xbox, i brand manager delle aziende e come vedete all'interno della Xbox C' era anche poi l'invito all'evento all'evento di inaugurazione della dell'agenzia.
Da qui passo la parola fede citro, andiamo ad ottobre duemila ventidue Esatto, perché se a giugno luglio e matte ci eravamo messi a tavolino per lavorare sulla parte di identità di costruzione, un po' di questo brand e a sé da settembre abbiamo come dire coltivato, no, un interesse, una curiosità intorno a ciò che stava accadendo ottobre è stato il mese proprio del del del lancio, ovviamente di Chris Chris studio infatti la parola chiave esperienza.
Perché? Perché la nostra promessa è proprio quella di far vivere esperienze nuove, no? E per farlo, infatti, l'undici ottobre è tramite i comunicati stampa, quindi tramite i principali canali di di settore abbiamo comunicato che chef in camicia non stava aprendo una Gorski non stava aprendo un delivery nuovo, tutto quello che poteva venire in mente, ma anzi stava aprendo la sua agenzia creativa Crispi Studio.
E grazie a questa, a questa comunicazione abbiamo dato il là, poi a quello che è stato il vero e proprio evento sia all'inizio diciamo, dello studio di questa strategia.
In effetti noi stavamo cercando di capire Ok, l'evento è importante, ma quanta importanza vogliamo dare, ma vogliamo concentrare tutto sull'evento? Vogliamo che l'evento si è aperto a tutti, vogliamo che sia chiuso l'opzione migliore in questo caso è stata quella di rendere l'evento ovviamente l un evento esperienziale.
Infatti lo storytelling che si era sviluppato online è stato poi messo a terra anche un field.
Come potete vedere in occasione di questo evento abbiamo invitato praticamente tutti quei contatti B Tubi, quindi brand manager, marketing manager che avevamo iniziato a coltivare durante tutta la fase di storytelling e li abbiamo fatti entrare nel mondo Crispi.
Qui potete vedere ad esempio una mappa perché abbiamo trasformato dalla location in modo un po' fresco, accattivante.
Erano presenti dei food corner che rappresentavano tutte le varie sezioni dell'agenzia, come ad esempio il tweet Direction, il bitter perché i numeri sono sempre un po' amari da di primo acchito esatto.
Poi però invece diventano piacevoli e così via.
E poi c' erano anche, ovviamente anche diverse altri altri spot no interessanti, ma ciò che comunque è stato moltissimo apprezzato e non solo la creazione del manifesto creativo, che poi vi invito comunque a leggere sui nostri canali social, perché è come dire è innovativo, potrei dire, ma anche la il fatto che tutti i brand manager, tutti marketing manager, una volta entrati quindi nel momento in cui sbarcavano la soglia del punto di accoglienza, avevano un nuovo nome.
Noi abbiamo preso quindi il tutti gli accrediti.
Abbiamo preso tutti i nomi dei vari brand partecipanti a questo evento e li abbiamo resi piu' in attraverso un linguaggio più fresco, più giovanile, resi crispi e poi ultimo ma non importa, non per importanza per diciamo.
Gli avevamo dato una possibilità scarsa rispetto a quello che poi sono stati i risultati e questo kit questo kit è stato fondamentale per noi, soprattutto per la fase successiva al lancio e comprendeva un foglietto e una penna.
Come potete vedere sul foglietto era scritto cosa ti aspetti da crispi? Lascia qui il tuo bragg, quindi abbiamo chiesto direttamente a quelli che erano poi i e poi il nostro pubblico target, cioè il brand manager di marketing manager l'équipe delle aziende a cui ci rivolgiamo di lasciarci ciò che si aspettano da crispi, ciò che vorrebbero costruire insieme a chris di studio.
E questo ha generato nell'insieme questa strategia diciamo conclusa poi o meglio più che conclusa è come dire che ha raggiunto l'apice con l'evento perché poi abbiamo seguito tutto un altro iter anche dopo eh, ci ha portato a dei risultati interessanti.
Qui vi possiamo anche far vedere alcuni elementi tra cui ad esempio perché va bene tutto il bellissimo lo storytelling però non possiamo non bere e non mangiare.
Quindi noi avevamo il totem della di questa area bar con te chi l'ha sale griffon e perché, sai, con un po' di alcol in corpo magari sei più tendente a lasciarci qualche qualche brief, qualche consegna e poi ovviamente la musica, il cibo e tutto ciò aveva un file rouge che era quello che abbiamo mantenuto dall'inizio della creazione di Crispi fino adesso e che continuerà a esserci una consistenza nuova rispetto a quello a cui si è abituati.
Esatto.
Quindi siamo arrivati a novembre, duemila, ventidue che è un po', la fase conclusiva del lancio, ma che in realtà è la fase iniziale, poi di tutto, di tutto il percorso che stiamo intraprendendo con chris studio.
È questa slide che vi mostrerò adesso ha un po', un valore affettivo per noi perché come vedete vi abbiamo inserito in alto a sinistra un tram, quindi uno screenshot dalla presentazione che abbiamo mostrato al liceo quando gli abbiamo presentato la strategia di lancio il ventuno settembre.
Duemila ventidue.
Dicevamo che ci credevamo per davvero.
Eravamo convinti di raggiungere risultati come centomila impression, duemila interazioni, dieci articoli sulle testate giornalistiche.
In realtà poi, quando abbiamo tirato le somme il primo novembre, quindi finito finito il post lancio con quel post evento è quello che abbiamo scoperto ci ha lasciato veramente stupiti.
Perché? Perché abbiamo, oltre ad aver più che raddoppiato i capi e i media ah organici che ci eravamo prefissati, abbiamo avuto un settanta percento di partecipazione all'evento, quindi significa che le persone che si erano accreditate o comunque che volevano scoprire di più su si sono presentate perché erano realmente interessati alla nostra realtà.
E il metodo del kit, anche se è stato veramente minima.
Spesa massima resa perché grazie a questo e grazie a una xbox bucata con il con il taglierino abbiamo raccolto è sedici brief molto consistenti da brand davvero interessanti che ci hanno sottoposto dei lavori davvero creativi.
Quindi eravamo davvero soddisfatti.
Per concludere, diciamo la questa presentazione, se ci sono dei delle elezioni che ci siamo portati a casa e che possiamo estrapolare per per darvelo sulla basate sulla nostra esperienza sono queste non sempre le idee più creative sono anche le più costose.
Noi abbiamo abbiamo speso veramente poco per realizzare la divisa del rider crispi box con con gli items personalizzati crispi e questo però ha crea ha creato una livello di amplificazione media una dei risultati come avete visto, molto superiore rispetto alle aspettative quando non vedi via d'uscita parti sempre da ciò che hai già e sai fare bene perché sono le cose su cui puoi contare veramente, perché sai benissimo quanto potenziale c' è che si può sfruttare.
L'identità e lo storytelling fanno la differenza.
Qui la abbiamo visto perché è sicuramente se non ci fosse stato un lavoro da parte di Matteo e Federico sulla brand identity, sia a livello visual che a livello proprio di personalità di brand, non avremmo potuto creare tutto lo storytelling che abbiamo creato.
E poi la fase di studio analisi, ahimè, perché io sono la persona che si occupa di questa parte che sembra un pochino più noiosa.
Però in realtà è quella che poi insieme sorprende se messa accanto a della creatività.
Sono importantissime, quindi non vanno sottovalutate perché se non avessimo analizzato quello che era il mercato non avremmo mai sentito l'esigenza di lanciare questo nuovo progetto se non avessimo studiato in modo approfondito quelle che sono le dinamiche sociali e anche le proprie potenzialità, ali di quello che si può fare non avremmo sicuramente avremo sicuramente speso piu' soldi e magari non ha senza avere tutta la risonanza che abbiamo che abbiamo avuto.
Quindi noi speriamo di avervi ingolosito, so di avervi ispirato e ovviamente restiamo a disposizione per qualsiasi domanda.
Comunque potete anche scriverci sui social e o comunque contattarci via mail per approfondirlo.
Se poi tra di voi c'è qualcuno di qualche brand di food che vuole metterci alla prova, se saremo super felici passiamo pure alle domande.
Siamo qua.
Ottimo.
Vedo in chiaro in che modo avete scelto i brand a cui inviare le box.
Questi brand già lavoravano con agenzie creative.
Rispondo rispondo io.
Se volete aggiungere allora i brand che abbiamo scelto erano brand con cui avevamo instaurato una collaborazione sul media chef in camicia che ci aveva permesso di avere i loro contatti.
Questi brand lavora, alcuni già lavoravano con con agenzie creative.
È però diciamo che erano brand comunque da cui avevamo estrapolato insight che ho raccontato all'inizio della del bisogno di creare contenuti.
Quindi diciamo che siamo andati a colpire tra virgolette un target che pensavamo potesse aver bisogno di noi è malato strategia di contenuto.
E poi si abbiamo sfruttato ovviamente chef in camicia perché ehm si fa anche questo.
Siamo partiti da quello che avevamo.
Giulia, potresti spiegare meglio qual è l'unica Salim Proposition nella vostra nuova agenzia creativa.
In cosa differisce dalle agenzie tradizionali? Si, noi come agenzia creativa siamo sicuramente abbiamo una verticalità sul sul mondo del food, sulla creazione di contenuti per i social che è quello che diciamo ci ha contraddistinto anche poi con la l'esperienza maturata in chef in camicia.
Quello che noi vorremmo portare è non è una modifica ai valori del brand, a quello che è il loro messaggio da trasmettere.
Lo vogliamo.
Vogliamo lavorare sulla consistenza, la consistenza attraverso la strategia di contenuto.
Quindi noi facciamo consulenza emessa a terra di strategie di contenuto per diversi canali social.
Non per forza dobbiamo prendere in mano tutti i canali di un cliente, possiamo anche verticalizzare aci e lo stiamo facendo adesso con alcuni dei nostri partner su piattaforme specifiche, per esempio su Tic-toc.
Tic-toc è un social che ancora non è, è molto, non è molto presidiato.
Dai Brad lato proprio canali, ma molto piu' lato.
Quindi quello che vogliamo fare noi è riuscire a convertire un linguaggio di brand in un linguaggio che è adatto a quel social media.
Quindi diciamo che la tua ex al Proposition sicuramente verte poi sulla sulla verticalità peri peri food brand data anche, diciamo, la casa di produzione di chef in camicia che ci permette di creare contenuti m' a tema food.
I più carini, eh? Niente di buono? Se esatto.
Se se volete altre domande Ciao Stefano.
Grazie.
Ciao Ciao a tutti, eh? Okay, ragazzi, grazie mille per averci seguito.
È stato un vero piacere.
Grazie ancora tutto il team dealer.
Siamo assolutamente a disposizione.
Potete scriverci sui social o sui nostri profili LinkedIn qualora voleste approfondire ma anche avere semplicemente dei consigli.
Noi siamo siamo super a disposizione, Assolutamente! Speriamo che siano stati contenti di ascoltare quello che il nostro viaggio al nostro racconto di questa lancia un po' strano che abbiamo fatto Esatto e continuate ovviamente a seguirci che grazie per i complimenti a tutti.
Buona giornata e ciao ciao!
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