Lezione dal corso Trasforma le ricerche SEO in contenuti
Ok, eccoci creando un calendario editoriale.
Molto semplicemente, vediamo quali sono gli elementi più importanti, almeno quelli che io prediligo per un calendario, per un calendario editoriale comune.
Chiaramente il calendario editoriale, qualcosa di anche abbastanza, una struttura abbastanza personale dipende molto dalla attività attività e quelli che sono i punti che sicuramente consiglio di adottare in ogni calendario editoriale sono in primo luogo lo stato di pubblicazione, quindi determinare uno stato che sia per quel contenuto, quindi che sia in bozza, che sia da revisionare, che sia già stato pubblicato, che sia da aggiornare o tanto altro.
Qui appunto, anche in base alla tipologia di attività, la data di pubblicazione e la frequenza di aggiornamento importantissimo che non vedo non ha forse mai visto in un calendario editoriale da cui oggi, a cui ho messo mano, che già esiste era già esisteva la frequenza, la frequenza di aggiornamento di un contenuto nel momento in cui andiamo a evidenziare un contenuto sono soprattutto oggi, nel duemila e ventitre.
È quello che accade spesso.
Per esempio, abbiamo ora, parlando di strumenti, quello che accade spesso che un contenuto vada aggiornato abbastanza di frequente, perché se noi facciamo, magari non un corso su excel.
Ma facciamo magari spieghiamo la formula di Excel all'interno di un nostro contenuto è con la formula di excel.
Magari tra due anni non esiste più.
O è stata sostituita o è stata accorpata un'altra formula.
E quindi cosa succede? Eh succede che noi stiamo dando all'utente un contenuto obsoleto, vecchio di cui l'utente non se ne fa nulla.
Poi il titolo del contenuto, chiaramente come abbiamo visto ora e la struttura del contenuto in modo tale che sia che siamo noi a scrivere poi quel contenuto, sia che sia un'altra persona abbia le idee chiare.
Chiaramente questo è solamente un calendario editoriale.
Non è un piano editoriale, quindi non include tutte quelle che sono le linee guida varie da adottare per la scrittura del contenuto.
Strumenti per la creazione del calendario editoriale anche quindi abbiamo tre a disposizione, quanto meno sono quelli che è l'utilizzo più frequentemente.
Poi ce ne sono molti altri.
Io utilizzo prevalentemente fogli Google che quello gratuito piu' semplice in assoluto esiste poi anche tre lo che ci mette a disposizione la vista a word, quindi a diciamo a pannelli e asana che anch'essa la vista.
Anche calendario ha varie piste.
Passiamo alla pratica.
Quindi, alla fine del nostro processo Ok, abbiamo questa.
Arrivati a questo punto, noi abbiamo il nostro titolo, la nostra struttura.
Aggiungiamo ora il ciò che manca, quindi le informazioni che abbiamo appena citato.
Quindi aggiungiamo sulla sinistra una colonna che chiamiamo stato.
Quindi lo stato di pubblicazione.
E qui creiamo una nuova discesa e mettiamo all'interno le varie, le varie possibili, i vari possibili stati del contenuto.
Quindi mettiamo da scrivere, quindi a realizzare mettiamo da aggiornare, perché magari è passato un anno con il contenuto, non è stato aggiornato e va aggiornato da revisionare.
Quindi, se C' è una persona di mezzo che revisiona il contenuto, è importante mettere uno stato a revisionare in modo tale che sa di essere pronta a revisionare.
Lo mettiamo aggiornato e infine pubblicato.
Mettiamo chiaramente ora dei colori, giusto per rendere più immediato la comprensione del dello stato dell'articolo questa realtà rosso.
Okay.
Ok.
Io preferisco il testo normale.
Vediamo se no sbagliato.
Ok, Perfetto.
Ok.
Vedete, in questo caso mettiamo da scrivere e qua semplicemente trasciniamo giù in modo tale che anche gli altri contenuti siano uguali.
Nel momento in cui la persona lo scrive, mette da revisionare o mette direttamente pubblicato, aggiornato così in questo modo, avendo neanche tanti, adesso sto facendo una simulazione.
Avendone tante, abbiamo una subito una panoramica di quelli che vanno aggiornati o meno.
Poi si possono applicando dei filtri, vedere lo stato di ognuno.
Non solo in realtà è uscita anche una nuova vista dopo la vediamo alla fine del documento per vedere il calendario attoriale anche in vista calendario, quindi in modo ancora più immediato.
Ok, poi abbiamo il titolo, magari diamo peso un po' minore, così facciamo faccio un po' di zoom indietro, giusto per avere una visione d'insieme.
Ok, a sinistra del titolo potenzialmente possiamo mettere a punto la data.
Questa è di pubblicazione, quindi mettiamo trenta zero cinque e trenta zero cinque.
In questo caso gli diamo il formato, facciamo tutta la colonna formato data.
Va bene, va bè, lasciamo questa data che va comunque bene.
Okay, a questo punto magari lo facciamo il generalmente lo faccio in una delle celle finali, inserisco una data di aggiornamento e questa data di aggiornamento può essere calcolata partendo da qui.
Quindi generalmente quello quello che io faccio è mettere una frequenza di aggiornamento che appunto la stabilità in funzione dell'articolo e del contenuto.
In questo caso stiamo parlando di una pagina di un corso.
Quindi finché potenzialmente abbiamo aggiornato il corso, magari ti metterai dodici mesi, giusto per far sì che dopo dodici mesi si ricontrolla il corso per vedere che sia tutto ancora rimasto invariato quando ci siano stati aggiornamenti del corso e a quel punto si rimanda di altri dodici mesi.
Se invece stiamo parlando di qualcosa ad esempio una formula Excel che magari tra sei mesi cambia, magari mettiamo la frequenza di aggiornamento più bassa, magari di sei mesi.
Così facendo, cosa succede? Che dopo sei mesi non necessariamente andiamo? Aggiornare questo contenuto, Ma andiamo a vedere se effettivamente richiede un aggiornamento o meno.
Okay, frequenza di aggiornamento dalla pubblicazione e direi che ci siamo.
Quindi abbiamo tutti gli elementi necessari per avere il nostro sistema, il nostro calendario editoriale.
A questo punto aggiungiamo semplicemente i vari contenuti un'altra, cosa che potremmo inserire nel caso in cui stessimo facendo questa strategia dei contenuti con un team eventualmente l'autore.
Quindi se questo contenuto basso.
Ma anche se non abbiamo un team, comunque, abbiamo un collaboratore a una persona che collabora con noi nella realizzazione del contenuto si può inserire una relativa colonna con anche qui una discesa.
Mettiamo i vari nomi dei collaboratori Luca, Marco, eccetera eccetera.
Anche qui facciamo testo normale.
Così, in modo tale che anche il collaboratore Ok, trasciniamo giù.
Anche vari collaboratori sanno cosa devono scrivere, cosa no e cosa possono tralasciare.
Ok, direi che questo è quanto.
Ora io metto a disposizione questo foglio.
Facciamo la condivisione.
Lascio i dati chiaramente che ci sono che ci sono in questo momento.
Tanto sono tutti i dati di esempio di che chiunque voglia possa crearsi una copia, vi consiglio appunto di crearmi una copia.
Ora magari metto il link in vista.
Vediamo se riesco a farlo corto.
Ok, Il link parecchio lungo.
Lo rendo magari corto pero'.
Faccio il volo così che siete, Aprirlo facilmente e possiate farmi una copia di questo documento.
Appunto, per realizzare anche voi un sistema simile.
Poi, chiaramente ognuno ha le sue preferenze.
Puo' personalizzarlo come meglio desidera.
Ok, sto creando arresto il link che guardi? Mettiamo foglio è un okay.
Ok.
Sto grande, Linc.
Poi passiamo alla parte finale con le eventuali domande.
Ok? A Brooke.
Perfetto.
Vi lascio questo link che magari in collo qua in un blocco note finché questo non c' è alcun tipo di tracciamento se non con la base di visualizzazioni.
Ma non c' è associato alcun pixel nel nulla, non più.
Non preoccupatevi, quindi è giusto per farlo corto e permettervi di accedere al foglio.
Questo è il link.
Potete entrare e fare una copia del foglio Fate Mi raccomando, fate una copia, creata una copia sul vostro Google drive e potete proseguire in questo modo.
Direi che possiamo tornare a questo punto alle slide.
Ecco che cosa abbiamo visto.
Abbiamo visto come creare la mappa mentale di una tematica.
Chiaramente abbiamo visto una parte molto, molto in breve.
Una volta che abbiamo abbiamo finito l'analisi, come abbiamo appena fatto, la andiamo a completare.
La mappa mentale va completata man mano nel corso del tempo e va tenuta aggiornata, così come l'analisi degli intenti di ricerca.
Abbiamo visto come analizzare gli intenti di ricerca degli utenti, come definire assoluta di un contenuto e alla fine, come creare un calendario editoriale.
In questo modo siamo partiti dalla base dall'idea di un argomento fino alla realizzazione in termini in termini pratici di quello che è poi il contenuto da pubblicare traccia per attenzione e passiamo magari a quelle che sono le domande.
Se ce ne sono, vediamo se n'era qualcuna.
Grazie.
No, direi che non ci sono domande.
Anche perché comunque vuoi minare.
È stato molto, molto lungo.
Insomma, abbiamo superato le tre ore, quindi giustamente credo che verrà visto molto in differita.
Ok, allora passiamo a quelli che sono i saluti.
Okay, Direi che questo é quanto.
Comunque lascio a disposizione.
Appunto, il mio il mio canale LinkedIn.
Qualora qualcuno avesse domande e appunto, rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Spero vi sia stato utile.
A presto.
Buon pomeriggio.
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