Lezione dal corso Adv Budgeting: ottimizzare i costi e creare ads scalabili su Meta e Google
Andiamo quindi a questo punto a definire i nostri KPI, quindi su quali valori verrà giudicata la campagna.
Lo dobbiamo in- inserire e settare in questo momento, così da essere pronti a partire e sapere cosa andiamo poi a valutare.
I KPI fondamentali sono la CPA, quindi il costo per acquisto o il cost per acquisition, che si trasforma in CPL nel caso in cui facciate una campagna di lead generation, quindi se il vostro obiettivo.
gli acquisti, si chiama CPA, se il vostro obiettivo sono i lead si chiama CPL cost per lead.
Come si fa a calcolare questo numero? Andiamo a prendere la spesa pubblicitaria totale, diviso gli ordini, per avere la CPA, invece se ab- se vogliamo calcolare la CPL, nel caso abbiamo una campagna di lead generation quindi che vuole ottenere contatti e non acquisti, facciamo spesa pubblicitaria totale diviso numero di lead raccolti.
e abbiamo la nostra metrica.
È una delle KPI più importanti che vengono us- utilizzate per valutare le campagne.
La seconda metrica che possiamo utilizzare è il CAC, il customer acquisition cost.
Questo invece di dividere la spesa pubblicitaria totale diviso gli ordini, divi- la fa diviso i nuovi clienti.
Quindi, avendo calcolato anche il customer lifetime value, sappiamo che il valore dell'ordine è diverso dal valore di nuovo cliente, perché un cliente può acquistare più volte e quindi avere questo costo ci può essere molto utile per capire appunto la fidel.
dei nostri clienti.
Un altro numero è il MER da valutare, che è il marketing efficiency ratio.
In questo caso, c'è una modalità duplice di va- di calcolare questo um questa metrica.
Io voglio utilizzare l'utile netto, diviso la spesa totale in marketing.
Qua sopra, voglio mettere l'utile di um del del vostro business, non il fatturato totale.
Così sappiamo che se lo dividi, per la spesa di marketing e se questo valore è superiore a un a uno, noi siamo in profitto, okay? Se questo numero è è superiore a uno vuol dire che il vostro marketing è sostenibile.
Quindi inseriamo l'utile netto, diviso la spesa totale in marketing, non solo la spesa relativa alle campagne di marketing.
Qua dovremmo inserire tutte le spese relative al marketing e quindi qua la vera sfida è proprio stare sopra l'uno.
Facciamo quindi l'esempio con la linea di Beauty, sappiamo quindi che abbiamo uno scontrino medio di 100 €, un- una marginalità del 70 percento, abbiamo sei acquisti in 24 mesi, quindi a questo punto possiamo sapere che la nostra CPA target, quindi CPA abbiamo visto prima che è il costo per, Acquisto ma target vuol dire che il nostro obiettivo, non quella che poi sarà reale, deve essere inferiore a 70 € se vogliamo stare in profitto sul primo acquisto.
Invece il nostro CC target, quindi customer Acquisition cost target, obiettivo nostro, Per stare in profitto sull'intero um ciclo di vita del cliente, customer lifetime value, è di stare inferiore a 420 €.
In ogni caso, in tutte le le questioni, se vogliamo stare in profitto, dobbiamo avere un ME superiore a uno.
E quindi questo è già il l'ipotesi di budget che ci dà una serie di informazioni importanti.
Ora possiamo andare al secondo step.
Qui non parliamo più di numeri del calcolatore, ma andiamo a capire come definire un obiettivo che ci sia utile.
Perché se vi chiedo, okay, qual è il vostro obiettivo della campagna di web marketing, la maggior parte delle persone di primo impulso cosa fa? Ci dice che vuole aumentare i ricavi.
Grazie.
Tutti vogliono investire una somma in marketing per avere un ritorno economico.
Però questo obiettivo così com'è, non ci è utile, non ci è utile per raggiungerlo questo obiettivo, okay? Quindi dobbiamo andare a capire come scrivere un obiettivo utile al raggiungimento dell'obiettivo.
Utilizziamo questo framework di obiettivi smart che sicuramente avrete già visto anche in altri corsi, quindi vediamo velocemente, ma ci è utile rivederlo per capire come scrivere nero su bianco l'obiettivo.
Smart vuol dire che l'obiettivo deve essere specifico, misurabile, raggiungibile, rilevante e basato sul tempo.
Guardiamo quindi un esempio di specifico.
deve essere un obiettivo specifico.
Deve essere chiaro e ben definito, per esempio, aumentare le vendite online del 20 percento nei prossimi sei mesi.
Deve essere misurabile, quindi deve essere quantifica- quantificabile per capire se è stato raggiunto.
È stato raggiunto sì, no, non c'è un forse.
Quindi ottenere 500 nuovi iscritti alla newsletter entro tre mesi, è qua- è misurabile.
Se lo hai raggiunto o non l'hai raggiunto.
Deve essere raggiungibile, quindi dev'essere realistico è la portata delle risorse disponibili.
Se io metto, pubblicare due articoli di blog a settimana per migliorare il traffico organico, può essere un risultato raggiungibile.
Se avessi messo 10 articoli di blog, bisognava capire se sarebbe stato raggiungibile per il, per l'azienda in questione.
Deve essere poi rilevante, deve essere in linea con gli obiettivi aziendali, okay? Quindi a livello di business.
um per esempio lanciare una campagna social per aumentare la notorietà del brand è un obiettivo che poi ci porta a degli obiettivi rilevanti per il business.
In ultimo, basato sul tempo, quindi deve avere una scadenza.
Definita, per misurarne il successo, per esempio ridurre il tasso di abbandono del carrello del 15 percento, entro la fine dell'anno.
Come vediamo questa serie di obiettivi non parlano solo di aumento del fatturato.
Ci sono anche altre metriche che possono essere valutate nel momento in cui creo una campagna di um advertising online.
Vediamo quindi nel mio caso di esempio dell'azienda Beauty, quale obiettivo specifico voglio raggiungere.
Aumentare le vendite della linea di struccanti del 25 percento nei prossimi sei mesi attraverso campagne di web marketing Google e Mita.
In questo caso è molto specifico, perché dico che voglio aumentare, i ricavi in una linea specifica del del settore non in tutto l'e-commerce.
Metto un dato, quindi del 25 percento, quindi so esattamente quanto dovrà essere.
Metto un um 11 time-based, quindi nei prossimi sei mesi, e poi metto come, quindi attraverso le campagne di web marketing, Google e Mita.
Dovete riuscire a scrivere un obiettivo così, In solo in questo modo potete creare un budget.
Se non abbiamo un obiettivo specifico, sulla base di cosa dico di investire X, deve questo X tendenzialmente deve ritornarmi, create subito un obiettivo specifico prima di continuare a creare il budget.
a questo punto dobbiamo capire cosa paghiamo.
Qua entriamo più sulla parte tecnica, quindi di capire il funzionamento delle piattaforme e dobbiamo essere um dobbiamo capire e dobbiamo sapere che la metrica principale su cui si muovono quasi tutte le piattaforme di advertising è il CPM cost per 1000 impression.
Vu- vuol dire che tu hai un costo, un valore in euro, in cui valuti quanto costa, um avere 1000 impression.
Le impression sono tutte le volte che il tuo, annuncio pubblicitario, banner o annuncio Facebook appare sullo schermo delle persone.
È diverso e differisce dalla copertura e dalla Rach perché questo si riferisce al numero totale di persone che raggiunge il contenuto.
Quindi essendo che, Una persona può vedere più volte il mio annuncio, la R, la copertura sarà inferiore rispetto all'impression, quindi l'impression è tutte le volte che appare l'annuncio sullo schermo anche alle stesse persone.
Per poter valutare e identificare il CPM, abbiamo da fare questo calcolo, budget investito, diviso numero di visualizzazioni per cento e abbiamo il costo per 1000 impression.
La cosa interessante del CPM è che si può stimare, è uno dei pochi valori che può avere una stima iniziale realistica.
Quindi noi partiremo col nostro calcolo da valutare i CPM, che sono quei valori che potete inserire e potete essere più o meno certi del fatto che siano realistici, ma capiamo come fare.
Da una parte abbiamo i CPM di um Facebook.
Abbiamo uno strumento che è revial bot, su questo link potete trovare um questo calcolatore, questo simulatore che vi dice, in tempo reale quanto è il um CPM medio negli Stati Uniti, su Facebook e su Instagram.
Potete giocare tramite le la timeline e inserire un periodo specifico e voi avete il CPM, su una media statistica reale, quindi noi sappiamo effettivamente quanto è.
Ovviamente stiamo parlando di un numero che fa riferimento al mercato americano.
Quindi per poterlo riportare sul mercato italiano, io vi consiglio di dividere a metà il costo, quindi 50 percento in meno.
Quindi se il costo um per 1000 Impression in America su Facebook a marzo, è di 11 € e 16, possiamo ipotizzare che in Italia è 5,5 €.
um Sappiamo che a seconda delle piattaforme, a seconda degli obiettivi che diamo alle campagne, ICPM cambiano, ma in questo momento a noi ci sembra avere una media, per poter avere una li- in linea di massima quanto può essere questo costo.
Se invece um quindi abbiamo in questo ma- in questo momento la possibilità di stimare i CPM su meta.
Un'altra opzione per stimare i CPM è quello di chiedere a CAGPT, okay, utilizziamo un prompt e chiediamo.
In questo caso possiamo anche renderlo su misura per le nostre esigenze, quindi nel mio caso, il prompt che vi suggerisco di utilizzare è questo.
Devo stimare i CPM per una campagna di advertising online o un e-commerce di prodotti dermocosmetici per donne dai 25 ai 55 anni.
Stimami i C.
PM made in Italia su Meta e Google Ads.
Quindi all'interno del prompt inserisco il mio business e il mio target e gli chiedo quindi quali sono i CPM in Italia e sulle piattaforme che voglio utilizzare.
Avremo poi un risultato dal chatbot che ci dice un qualcosa che sia più concreto e specifico sui nostri obiettivi.
E quindi in questo caso potete vedere, potete fare una prova e vedere cosa vi risponde e se anche in linea con quello che è il software precedente.
Adesso che abbiamo capito come stimare i CPM, capiamo che dobbiamo conoscere i numeri della piattaforma.
Quindi vedremo un'altra serie di metriche di numeri e di diciture acronimi che vi servono per conoscere i numeri della piattaforma.
E qua andiamo realmente a toccare con mano quello che vedremo poi scritto all'interno delle piattaforme Google Ads e Meta e che dovremo saper leggere per poter interpretare i dati e capire come stanno andando le campagne.
Il primo dato da capire e da conoscere è CPC, costo per click.
Questo è un una metrica, probabilmente la più conosciuta anche più del cost per 1000.
E si um individua inserendo il totale um del costo della pubblicità, diviso il numero di click che abbiamo ottenuto.
Il CPC è una delle metriche principali quando facciamo Google Ads, perché vi ho detto che la maggior parte delle piattaforme individua come metrica target il CPM, il costo per impression, quindi pago le impression.
In Google Ads in realtà pago i click.
e quindi è una metrica importante se fate Google Ads, anche perché, Esiste uno strumento, um lo strumento di pianificazione delle parole chiave che ci aiuta proprio a stimare, prima di iniziare la campagna, il costo per click medio che potrebbe avere.
E quindi nel caso in cui fate una campagna Google Ads, invece di inserire nel calcolatore il CPM, potete andare a inserire il costo per click e ora vi faccio vedere, andando.
Su Google Ads, dovete avere un account, ovviamente andate su strumenti, strumenti di pianificazione delle parole chiave.
Qui inserite una o più parole chiave del vostro business oppure andate a inserire direttamente il sito web e lui andrà in automatico a prendere le parole chiave, andando a cliccare su risultati, noi possiamo avere, Il costo medio, vedete, burro struccante, abbiamo le medie di ricerche mensili, ma abbiamo anche il costo medio per apparire sulla um sulla ricerca nella fase top.
Quindi prendete questo numero, non questo, che è la parte um gamma bassa, e alzatelo anche un pochino perché di solito sottostima questo costo, quindi alzatelo di 130 percento per avere un costo per click medio su Google Ads.
Torniamo al nostro slide e quindi sappiamo che per m- meta possiamo usare arrivi al bot per stimare il CPM, per Google Ads possiamo avere il CPC.
Abbiamo due dati, pressoché realistici per poter iniziare a fare i calcoli.
A questo punto, una volta che abbiamo queste due metriche target, abbiamo altre metriche che compongono il nostro processo fino ad arrivare al determinato costo di acquisto.
Uno di questi è il click through rate, cioè, io io ho il banner, appare sulla piattaforma, quante persone lo cliccano.
La percentuale di persone che clicca questo annuncio è il CTR, e quindi dovremmo fare il numero di click diviso le impressioni.
Maggiore è il CTR, Più traffico a un costo basso, riuscirò a portare sul mio sito lending page.
E l'altra metrica invece in percentuale è il è il conversion rate, quindi sul totale delle visite che ho al sito quante persone convertono? Quindi visite dal sito, diviso conversioni, ho il conversion rate.
Maggiore sarà il conversion rate, minore sarà il costo per acquisizione e il migliore probabilmente sarà il nostro sito perché porterà maggiori risultati.
Un'altra metrica fondamentale che abbiamo già visto è la CPA o la CPL, costo per acquisto, costo per lead.
Come facciamo a ottenere questa questo risultato? Costo totale della pubblicità diviso con versioni.
A questo punto abbiamo la CPA.
E questa può essere una delle metriche fondamentali per cui valutare il buon andamento della campagna.
Rivediamo un attimo come funziona il processo d'acquisto di un cliente.
Abbiamo, prima di tutto le nos- i nostri annunci pubblicitari, per esempio un annuncio su Google Ads nella SP di Google, oppure un annuncio su um Facebook con un banner, una pubblicità, un video su Facebook o su Instagram.
La persona quindi vede l'annuncio CPM, impression, e qua ho questo corso per impression.
Dopodiché una percentuale di queste persone cliccherà, quindi, CTR, click through rate, questo è in percentuale, il numero di persone che cliccherà, farà un click e arriverà sul sito e qua, grazie a questo numero avrò il costo per click CPC.
Sul totale delle persone che vedono il mio sito, una percentuale delle persone andrà a convertire conversion rate, e quindi grazie a questo calcolo um avrò il costo per lead o il costo per acquisto.
Quindi, queste metriche che si compongono su una timeline di eventi, vanno a comporre il totale della mia CPA, quindi la metrica principale su cui poi vado a valutare una campagna.
Però se hai un e-commerce, la CPA potrebbe non essere abbastanza perché metti che hai una CPA di 20 €, ma vendi prodotti da 10 € a 900 €, una CPA di 20 € potrebbe andare bene e come no.
E per questo, e soprattutto nel caso in cui si sia prodotti che con diversi costi, è meglio.
Andare a calcolare il RAS perché questo è in percentuale, è il percentuale tra il ricavo e il costo della campagna.
A questo.
si è in positivo superiore a 100, vuol dire che la campagna è in positivo.
Quindi um si esprime, mettendo il ricavo fratto costo della campagna per cento e a una percentuale.
A questo punto, Il dubbio potrebbe essere, ma che differenza c'è tra RAS e il MER? Il RAS valuta la bontà della campagna pubblicitaria, perché prendo il fatturato totale e lo divido per i costi della campagna e quindi, se è superiore a 100 vuol dire che la campagna è in positivo.
Non potre- potrebbe non esserlo il marketing, totale, i costi totali del marketing.
A questo punto il MER invece è quella metrica, chiave che ci aiuta a vedere se siamo in profitto totale, perché inserisce le vendite totali e le divise per le spese di marketing.
Vediamo quindi nel nostro um esempio del branded Beauty, dove a questo punto dobbiamo andare sul calcolatore e inserire una stima di budget, quindi andiamo sul calcolatore e inseriamo qui, Il CPM, okay? Abbiamo visto che il CPM medio su Facebook potrebbe essere sui 5 €.
Abbiamo visto tramite Google Ads, strumento di pianificazione delle parole chiave che potrebbe essere un costo per click 0,95 centesimi e in automatico si inserisci il costo per click, ti ritorna il.
colatore il CPM, se inserisci il CPM ti ritorna in automatico il costo per click.
Voi dovrete andare a inserire e giocare per poter fare delle stime sul click through rate quante persone cliccano sul nostro annuncio e sul conversion rate quanto del traffico si trasforma in acquisto.
P- um essendo che è una stima, voi potete fare vari scenari andando a modificare principalmente il CTR, il il CTR e il conversion rate del sito, okay? In questo caso qua sotto vedrete che questa è una media, tra um Facebook e Google Ads.
Quindi inserendo i valori di Google e Meta nel caso in cui vogliate fare effettivamente pubblicità su entrambe le piattaforme, andiamo ad avere una media, e la e il conversion rate lo calcoliamo sulla media.
Abbiamo anche compilato i numeri delle piattaforme, passiamo all'ultimo step, l'ipotesi di budget, per poter far sì che questo, um Questa sezione sui popoli, dobbiamo andare a inserire, un budget iniziale ipotetico.
Potete inserire 1000 €, 5000 €, 300 €, ma dovete inserire un valore.
Io parto con 5000 €.
Se io investissi 5000 € con i dati qui sopra, Posso stimare di avere 10 duecen- um 123000 impressions, da questi scaturiranno 6000 click.
Su questi grazie al conversion rate e il click through rate avremo 130 ordini.
Devo dire al calcolatore su questi 130 ordini quanti sono nuovi clienti.
Io ho stimato che 145 percento degli ordini è sui nuovi clienti, e quindi mi dice che di questi 130 ordini 58 sono nuovi clienti.
A questo.
in automatico avrò calcolato la CPA, quindi il costo per lead o il costo per acquisto.
Di qua e già inizio a capire che siamo in profitto, perché io ho detto che sui 100 €, ho 70 € di utile e devo stare sotto i 70 €.
Qui la CPA è 38 €, vuol dire che sono in profitto, sto già raggiungendo il mio goal.
Posso calcolare, mi- mi viene calcolato in automatico anche il customer acquisition cost, avendo inserito il numero di clienti, e quindi è di 86 € per ogni cliente, e quindi qua vediamo che è superiore alla marginalità.
E um vediamo che questi 5000 € ci fruttano 12963 € di fatturato.
Ma vo- ho voluto inserire anche l'utile netto, quindi il 12 € si trasformano in 9000 quat- qua- um in 9000:74 perché è il 70 percento di marginalità, e a questo punto ho le metriche con cui valuto la sostenibilità del progetto.
Il MER è a 1,8, vuol dire che è in positivo sui, su, Sull'utile netto, io vado in profitto di 1,8, mentre il RAS che valuta solo la spesa pubblicitaria, sul fatturato totale, è a 259 percento.
Vuol dire che ogni euro che spendo in pubblicità, ne ricavo 2,59.
E quindi in questo modo io so che il mio marketing è a profitto.
A questo punto possiamo andare a definire il budget, quella è una stima, ho messo 5000 € ma casu- in modo casuale solo per farmi compilare i dati.
Però io avevo detto che avevo un obiettivo, okay? Il mio obiettivo era quello di aumentare le vendite della linea struccante del 25 percento nei prossimi sei mesi, attraverso campagne di web marketing su Google Meta, okay? Il 25 percento, devo sapere quali sono stati la media degli ordini nei sei mesi precedenti.
Quindi stimo che nei sei mesi precedenti ho 1000 ordini.
Il mi- il 25 percento di 1000 a- devo andare ad arrivare a 1200 ordini.
Come faccio ad andare ad arrivare a 1000:200 ordini con i dati che ho calcolato? Prendo la CPA, che è già lì scritta nel foglio e la moltiplico per 1250.
Quindi se io, um Moltiplico questi due dati, 38,57 per 1000:200, ho 48200 € di budget.
Questo è quello che devo investire per raggiungere il mio obiettivo.
Ora andiamo a scrivere quattro 48200 € nel calcolatore.
E vedete come gli ordini che ne scaturiranno sono 1250, cioè il mio obiettivo smart che ho valutato all'inizio.
Tutte le altre metriche, Rimarranno invariate, se metto 5000:4000 su questo calcolatore, poi nella realtà non sarebbe proprio così, però la CPA target è 38, quindi rimane tutto in profitto, vado a scalare il budget.
Sappiamo che scalando il budget i risultati non sono gli stessi, ma questa ovviamente è una stima.
E quello che bisogna fare è creare degli scenari diversi andando a, a modificare il click through rate, il CPM e il CPC.
Sono questi i valori che si modificano per andare a vedere se saremo o meno in profitto.
I nostri numeri saranno sempre gli stessi tendenzialmente, a meno che vediamo che non siamo positivi, allora dobbiamo andare a modificarli e il budget.
Poi possiamo andare a scalarlo come preferiamo per raggiungere il nostro obiettivo target.
Piccolo preambolo
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