Avete presente quella sensazione di quando pensate a una nuova idea e siete gasatissimi.

Per settimane non pensate ad altro.

ne parlate con i vostri amici, cominciate a immaginarvi il successo che che la vostra idea avrà, i soldi che farete, l'impatto che avrete.

Quindi siete gasatissimi.

E poi cosa succede quando uno ha questo entusiasmi iniziale, di solito c'è una curva che va così e poi cominciano a rientrare dopo un po' di giorni, settimane i primi dubbi.

E se non fossi capace e cosa penseranno le persone se poi quest'idea o questo progetto fallisce? E qui arriviamo a quello che chiamo il bivio delle idee.

Da una parte la strada tracciata conosciuta.

Asfaltata diciamo e quindi di solito se si rimane su questa strada, l'idea muore o o rimane chiusa in un cassetto.

Dall'altra invece, una strada molto eccitante che potrebbe portare un sole incredibile come la più grande tempesta.

E qui l'idea, se si prosegue di qua, si concretizza.

Sono Inès Macula, la voce dietro me del podcast, uno dei podcast di imprenditoria più ascoltati in Italia e oggi, voglio condividere con voi la mia storia e delle tre strategie che mi hanno aiutata a trasformare la mia idea, diciamo in un business.

Comincia tutto il 04/09 del 2000:18, era una giornata bellissima a Londra, questa volta non pioveva, Solo che stavo attraversando un periodo super intenso al lavoro e avevo un po' un sapete quei, quando il lavoro diventa un po' tossico, il rapporto con la mia capa non andava bene, comunque ero tutta incriccata, dovevo andare dall'osteopata, a farmi sbloccare, quindi quella mattina vado dall'osteopata.

E questo osteopata era un po' una guru anche diciamo, era quasi una psicologa più che un osteopata, quindi mi manipola, mi comincia a fare delle domande, ma perché sei lì, perché subisci questo, insomma, di qua e di là mi insomma mi mi sblocca il collo e prima di uscire mi dice Ines.

Mi raccomando, oggi tranquilla perché ti ho sbloccato tantissime energie, potresti avere una giornata molto emotiva, quindi stai tranquilla.

Ovviamente esco fuori dalla porta, me ne dimentico completamente, corro in ufficio, mi metto sulla mia scrivania e dopo qualche minuto mi chiama la mia capa nel suo ufficio.

L'ennesima conversazione sgradevole, quelle che prima mi facevano bollire il sangue, venir voglia di strangolarla, e invece quel giorno ero tipo posseduta da un'energia super zen.

E quindi dopo un po' che mi parla, Le dico va bene, allora mi dimetto.

E così, senza averlo premeditato prima, Mi dimetto, lei ovviamente sta per avere uno svenimento, eravamo in pieno in pieno insomma, progetti, 1000 cose da fare, eravamo so- pochissime risorse nel team.

Però esco dalla sua stanza e mi sento come se avessi perso 30 chili.

Chiamo mio marito però perché non avevo assolutamente previsto, di um di mettermi, quindi questa cosa avrebbe avuto un po' un impatto, e lì e mi dice ma tu ma tu vai da uno stopado e prendi queste decisioni di vita, insomma non ci andarei mai più, anche se ovviamente poi ha capito che non stavo più bene lì.

Ma la verità è che a questo punto non avevo un piano B, non è che avevo pensato io adesso faccio questo e faccio quell'altro, quindi, Diciamo uscire fuori da questa multinazionale in cui ero, che era la mia identità, era la fierezza dei miei genitori, era la strada tracciata, senza domande, dove sapevo esattamente dove sarei arrivata se avessi continuato lì.

Invece adesso chi sono? Che cosa farò? Ed è qui che comincio ovviamente a confrontarmi con tutti i miei amici, in particolare la mia migliore amica Camilla.

E parlando una sera tutte e due s- siamo delle um super fan dell'America, io ho vissuto lì qualche anno, lei attualmente vive lì, um ascoltavamo tanti podcast americani, tra cui uno in particolare che si chiama How I Built, che racconta tutte le storie dei più grandi imprenditori americani.

Quindi quella sera scatta la scintilla.

E se facessimo anche noi un podcast, ma- ma parli- ma invece intervistiamo italiani che ce l'hanno fatta e scopriamo tutti i passi che hanno dovuto attraversare per arrivare dove sono? Boom, energia alle stelle, troviamo il nome, compriamo i primi m- il microfono, quindi l'investimento di 150 pound a testa che abitavamo a Londra quando abbiamo lanciato, facciamo la lista dei nostri ospiti da sogno, eravamo cariche a palla.

E poi, niente, perché poi l'entusiasmo è finito, cominciano ad arrivare, ma io devo fatturare, Camilla un lavoro full-time, e l'idea, chiudere in un cassetto.

um Io mi rimetto tornando insomma nella comfort zone, E ovviamente i dubbi che i dubbi, le domande che ci facevamo, comincia- che s- insomma che ci siamo fatti sono ma chi vogliamo prendere in giro, ma non abbiamo contatti nei media, ma era, ma non viviamo neanche in Italia, ma come faremo a intervistare poi tutte queste persone? E allora riparto, mi rimetto in carreggiata, comincio a trovare i miei primi clienti, praticamente ho deciso di fare la stessa cosa che facevo nella in azienda, ma da freelancer, quindi era una strada abbastanza semplice su cui su cui rimettermi.

E poi arriva il Covid.

Lockdown.

Ovviamente io avevo appena cominciato la mia nuova carriera da freelance consulente, e quindi tutti i contratti che ho negoziato sono saltati.

Migliaia di euro che dovevo guadagnare, spariti e mi comincio a disperare.

Ma perché ho lasciato una multinazionale che avrebbe affrontato l'ennesima crisi, adesso cosa cosa mi invento, cosa farò? E dopo un paio di settimane ci sentiamo con Camilla in lockdown.

E questa è stata la telefonata un po' che ha cambiato un po' tutto perché a questo punto potevo continuare a piangermi addosso e aspettare, ma quanto avre- avremmo aspettato, non lo sapevamo in quel momento.

E Camilla mi dice, Ines, ma lo sai che se non facciamo ora il podcast che siamo comunque tutti e due con più tempo, che tutti sono a casa, non lo faremo più.

Quindi, che ne dici? Abbiamo riuscito di buttarci.

E qui condivido con voi che ho trovato il primo Excel che abbiamo fatto.

tre colonne semplicissime, però queste tre diciamo questa Excel è quello che ha fatto poi partire tutto.

Chi fa, cosa dobbiamo fare? Chi se ne occupa e entro quando? Quindi spezzettare il tuo progetto in piccole azioni concrete è la prima grande strategia.

Anche se sei già avviato e hai già una start-up, un tuo progetto, ogni nuovo progetto rispezzettarlo, toglie sicuramente tutta quel quella montagna che vedi e che ogni tanto ti blocca e non sai neanche da dove cominciare.

E quindi Maidet nasce così, senza un grande investimento, senza contatti di alto livello, ma con la voglia di fare, di bu- di di sporcarsi le mani e di imparare.

La cover e il logo l'abbiamo fatta su un'app da 5 €, la nostra prima versione, non quella attuale.

Il jingle, Camilla aveva un cugino musicista e gli abbiamo chiesto se ci poteva mandare qualche musichetta e l'abbiamo inserita.

Lo studio di registrazione, abbonamento Zoom Pro da 20 €.

Il montaggio abbiamo trovato un software gratuito, e così uno ad uno abbiamo cominciato a smontare tutte quelle barriere mentali che c'eravamo fatte sul perché non saremo insomma, non avremmo potuto lanciare un podcast.

E il 17/06 del 2000:20, Ci erano date come obiettivo di pubblicare sei episodi prima di agosto, e quindi il 17/06 era la data in cui dovevamo pubblicare il primo.

Quindi anche se non era tutto perfetto, anche se non era esattamente come lo volevamo, Abbiamo deciso di lanciarci e ci siamo ovviamente aperte al giudizio di tutti e tutti sono i nostri amici perché sono loro ovviamente le prime persone che hanno ascoltato, amici e familiari, ho ritrovato questo screenshot che sono praticamente solo amiche di mia madre, che non erano per niente il target per cui andavo, ma insomma serve sempre un gruppo di persone che ti dà un po' di incoraggiamento all'inizio, però scherzi a parte arrivano così i primi feedback e cominciamo a capire che il formato piaceva e stava andando bene.

E quindi voglio, Soffermare su una sensazione, perché quando uno concretizza, quando io ho concretizzato almeno questa quest'idea che avevo in testa e vederla, prender forma è forse una delle sensazioni secondo me più belle che io abbia mai provato.

E così lanciamo tutti i sei episodi.

Ovviamente noi guardavamo sempre i podcast americani che hanno 1000000 di ascolti, quindi quando vedevamo qualche centinaia d'ascolto sul nostro non è che pensavamo di aver fatto chissà qua cosa.

Ma la pubblicazione del sesto episodio scopriamo su le classifiche di Apple Podcast e ci vediamo prima in classifica.

E qui la seconda grande lezione, buttati, non aspettare la perfezione, se noi avessimo aspettato ancora settimane e mesi per renderlo più figo, non avremmo preso questa questo momentum dei podcast che stava nascendo.

In realtà noi eravamo un podcast piccolissimo con ancora pochissimi ascolti.

Pensate che nel 2000:20 abbiamo fatto 19 interviste e avevamo 17000 ascolti, quindi meno di 1000 a episodio, ma eravamo comunque salite in classifica perché abbiamo lanciato il progetto al momento giusto.

E così poi, è cominciato a crescere, crescere or- organicamente la cosa la cosa bella del nostro podcast è che intervistando persone o ospiti, di insomma sempre più importanti, loro condividono, alcuni condividono le puntate e quindi così ci facciamo conoscere.

Ma dato che non eravamo nessuno, perché oggigiorno, tante persone che lanciano podcast o nuove co- o nuovi brand, sono persone che hanno, un magari un seguito enorme sui social, e noi non eravamo assolutamente nessuno, avevamo solo i nostri amici.

Ci siamo concentrate su una sola cosa che potevamo fare di più delle persone che magari, possono contare già su un seguito ed è stato la qualità, del dei contenuti che che insomma che saremmo portato e quindi diciamo, il nostro obiettivo principale era fare le migliori interviste possibili.

Come abbiamo fatto? E intanto ci siamo preparate con ore di ricerca sui nostri ospiti, leggendo le interviste che avevano fatto, guardando le interviste che avevano fatto.

Chiediamo sempre di fare una chiamata conoscitiva di 30 minuti per scoprire quei lati inediti che non sono ancora mai usciti, perché se è per portare un contenuto che è già uscito, sinceramente non ci interessa, e vogliamo portare ovviamente un taglio nuovo.

tre, chiediamo proprio agli ospiti, come possiamo fare, possi- possiamo rendere questa la più bella intervista che tu hai mai fatto.

Ed è divertente sentire le risposte di del insomma di di di questi imprenditori, i grandi manager che ci dicono.

E poi, condividiamo sempre le domande in anticipo perché non vogliamo che ci siano sorprese, e uno tende ogni tanto quando racconta la propria storia, a voler raccontare tutto in una risposta e quando si ascolta in un podcast, bisogna spezzettare per ovviamente non perdere poi um l'attenzione di chi ascolta.

E così, piano piano, ovviamente creandoci il pubblico, a un certo punto cominciamo a fatturare.

E ad oggi il podcast è diventato il mio lavoro principale e collaboriamo con grandi realtà come Revolut, BCG, Learn, Sereni, Conto, e tutto questo, Lo attribuisco davvero alla qualità di quello che facciamo.

Quindi terza grande strategia è cerca di fare, se fai qualcosa cerca di fare la cosa migliore possibile, cerca di, copia magari un modello esistente da un altro paese, ma non dal tuo e cerca di renderlo tuo e renderlo più, insomma mi- migliore che puoi.

E grazie a questa qualità e questa costanza di pubblicare anche quando non fatturavamo, quando non, c'erano poche persone che ci ascoltavano, siamo andate avanti e siamo riusciti ad ottenere degli ospiti super grande rilievo, che non sono stati i primi con cui siamo andati.

I primi erano stati amici, amici di amici, poi piano piano siamo riusciti a a ad ottenere grandissimi nomi.

Ma um.

Una delle domande che mi viene fatta più spesso è come scegliamo chi intervistare.

Prima di tutto l'interesse personale perché noi in quanto intervistatrici dobbiamo, essere super gasate ad intervistare questa persona perché l'intervista verrà molto meglio.

due ovviamente adesso che pubblichiamo da cinque anni, conosciamo anche cosa vuole sentire, Le- i nostri ascoltatori cosa amano, cosa non amano, che storie vogliono scoprire.

tre ovviamente i trend di settore perché in cinque anni, coprendo il mondo startup sono cambiati tanti i trend, adesso si parla di intelligenza artificiale, ma cinque anni fa si parlava ancora molto di e-commerce, consumer, poi c'è stato il web 3, le cripto, insomma, cerchiamo ovviamente, anche se non s- anche se parliamo di tutti i settori, cerchiamo di fare degli episodi del momento.

quattro successo professionale perché la tagline del podcast è ita- storia italiana di successo, quindi ovviamente, Se uno deve raccontare o s- o o insomma, parlare ad un pubblico di quello che ha fatto, se è successo um un pochino più d'impatto.

e quattro la e cinque diciamo, ma l'ultimo ma non per impo- importanza è il sapere raccontare la propria storia.

Questo è secondo me una delle dei punti fondamentali per tutti noi, sia se uno lavora in un'azienda e vuole essere, vuole una promozione, sia quando un imprenditore deve vendere il proprio prodotto a delle nuove persone, deve vendere la propria azienda degli investitori per cercare di tirar su capitali, Deve farsi conoscere per um attirare anche persone che vengono a lavorare nel proprio team, quindi saper raccontare la propria storia in una maniera coinvolgente è essenziale e, tante persone di successo non lo sanno fare, quindi certe volte non viene neanche un bel podcast e magari dobbiamo passare delle storie molto belle, semplicemente perché una persona non la sa raccontare in modo coinvolgente, quindi è una skill su cui ci dovremmo concentrare tutti.

E direi che l'ottanta percento delle persone che abbiamo intervistato le abbiamo contattate su LinkedIn.

Quindi Cold Outreach su LinkedIn, vi farò vedere adesso un messaggio che mandiamo, altrimenti ovviamente, con il nostro network di persone che abbiamo intervistato ci siamo fatte fare delle- delle presentazioni ad altre ad altri imprenditori, e tramite anche poi le agenzie crescendo, le agenzie di PR che coprono, seguono grandi manager di imprenditori, ci contattano.

Quindi qui ho ritrovato la richiesta di partecipazione che ho fatto a Luca nel 2000:22 su LinkedIn.

um.

Intanto prima di tutto bisogna cercare di essere i più concisi possibili, idealmente rimanere su una schermata di iPhone, perché lo sapete benissimo, quando ricevete una mail molto lunga da una persona che non conoscete, non vi viene neanche voglia di leggerlo.

Quindi prima cosa saluto personalizzato, sembra banale, io ricevo ancora dei messaggi da persone che mi dicono salve, vorrei essere sul podcast, dico salve, cioè se non sai neanche che mi chiamo Inès, non hai neanche ascoltato una puntata, quindi già quello salta.

2, presentazione personale, chi sai perché stai scrivendo? Dai credibilità sul tuo progetto, quali sono i numeri su cui ti puoi appoggiare per far vedere che hai già fatto qualcosa.

quattro invito ovviamente personalizzato perché stai scrivendo, cosa vuoi da quella persona.

que io inserisco sempre il un link al podcast per dire se vuoi ascoltare o vuoi vedere un po' cosa facciamo, clicca qui.

E poi le informazioni logistiche per far capire subito quanto tempo di quanto tempo avrò bisogno.

Ho bisogno di 30 minuti per una call conoscitiva, e di un'ora per la chiacchierata che fino a poco tempo fa facciamo sempre online, quindi cercare di dare, più informazioni possibili però succinte perché poi il resto si può dire in una call se la persona è interessata.

E mi piacerebbe dirvi che se seguite queste tre strategie basta, siete fa- fatti, avrete successo, non riceverete solo sì, ma la verità è che i no fanno parte del gioco.

Io ho intervistato persone, che si sono fatte dire no 150 volte da investitori prima di tirar su capitali, 150 volte no e sono andate avanti.

E noi dire no le abbiamo ricevute tantissime di no o anche di non risposte, E un esempio che vi voglio fare è quello di Luca Ferrari che non so se conoscete, ma è il fa- è uno dei co-founder di Bending Spoons che è la startup, italiana del momento, vale oltre 4.

5000000000, sono veramente, Il il il far- faretto all'occhiello, non so, non so come si dice scusate, comunque sono um i top la top start-up italiana del momento.

E Luca fa solo due tre interviste l'anno, non non è tanto mediatizzato, e ovviamente per anni ci abbiamo provato, no, no, non non sono occupato ovviamente ovviamente dal suo team.

Però non ci siamo fatte abbattere da questa cosa e ho detto dai ci riproviamoci, riproviamoci, quindi ogni anno ci provavamo con un'angolazione un po' diversa, oppure comunque aggiornando sulle metriche cre- che crescevano, fino a quattro anni dopo abbiamo siamo riusciti a trasformare quel no, in un sì, e questa è la mail che ho inviato al um al capo della comunicazione di Luca, um inglese, quindi insomma è inglese questa mail.

Però, oltre a dire un po' le solite cose che avevo fatto, mi ha fatto vedere nella mail prima che ho mandato a Luca, qui io ho, Intanto.

Ho abbiamo pensato ad un evento un po' diverso, quindi abbiamo detto magari non facciamo la classica intervista e quindi abbiamo collaborato con Spotify per fare il primo podcast live con una audience nei loro uffici.

Quindi già era un po' più sexy come magari um a- a- a- allinearci o associarci a un brand come Spotify.

E2 ho aggiunto una cosa che adesso aggiungerò a tutte le i pitch che farò a a delle persone che non conosco è, E tu che valore hai nel venire nel mio podcast? Perché dovresti dedicare tempo per questa cosa? Ovviamente, all'inizio la gente ti fa un favore, dopo che cominci ad avere un audience invece, è qualcosa che potrebbe beneficiare a loro.

E quel no, aver trasformato quel no in un sì, è stata la cosa più incredibile perché c'è quell'episodio è stato il numero uno episodio su Spotify quella settimana, che per noi è un podcast indipendente superare dei programmi come la zanzara, come podcast, prodotti da grosse aziende di Cora, Wii.

O podcast, tutti questi podcast incredibili, è stato davvero, emozionante, incredibile, poi godersi quel momento, um molto di più.

Se l'avessimo fatta tre anni fa quell'intervista sarebbe magari uscita così, e avremmo avuto un'audience più piccola, non sarebbe sicuramente, non avrebbe mai raggiunto questo questo livello di successo.

Quindi, quanto queste cose ce ne ce ne rendiamo conto solo qualche anno dopo però i no fanno parte del gioco e, bisogna solo cercare di trasformarli in sì.

Qui se qualcuno è interessato a fare podcast, ho voluto lasciarvi un po' di risorse di tools che io utilizzo, per creare contenuti.

Devo dire sono con l'intelligenza artificiale adesso ormai si possono fare clip per RL dalle interviste, automatizzate, um transcription de- devo, è cambiato tutto, è cambiato tutto, quindi fate fate una foto e se se vi interessano questi tools sono pazzeschi.

E un recap di quello che abbiamo visto in questa sessione, quindi numero uno di spezzettare il progetto in piccole azioni.

2, buttati perché il momento perfetto non ci sarà mai, come dicono in America, done is better than perfect.

tre, focalizzarsi sulla qualità.

4, come contattare le persone, perché comunque dobbiamo sempre contattare persone per vendere o attira- o nuovi clienti, insomma e fa parte del processo di qualsiasi progetto e cinque, ricordarsi sempre che, E anche le persone di più grande successo ricevono no e le porte in faccia fanno parte del gioco.

E se c'è una cosa su cui voglio lasciarvi oggi è questa.

Se avete un'idea, partite, se veramente volete cambiare la vostra vita, ricordatevi di questa storia e quando arrivate a quel bivio, prendete la strada che vi emoziona di più.

Grazie.