Jake Ward, CEO di Byword.ai, ha pubblicato su LinkedIn un post che mostra come sia riuscito ad aumentare e generare in soli 12 mesi un traffico organico di 1 milione di visitatori mensili all’interno di un sito SaaS B2B del settore finanziario – i cui contenuti sono stati generati dall’intelligenza artificiale.
Vediamo po’ di statistiche:
- 7K pagine totali generate
- 1,07 milioni di sessioni mensili attuali
- 9,2 milioni di sessioni totali dal primo giorno
- 41.000 parole chiave posizionate in 1° pagina
- Nuovi link da 1.648 domini
Per raggiungere questo traguardo, Jake ha utilizzato inizialmente il modello di linguaggio AI GPT-3 e GPT-3.5, per poi spostarti sul modello GPT-4.
E qual è lo strumento dietro questo risultato qual è? È lo stesso Byword.ai, di cui Jake è a comando. Vediamo quali sono gli step che Jake consiglia di percorrere per ottenere un risultato come il suo.
1. Ascolta il tuo target audience
Prima di tutto devi comprendere qual è il pubblico di destinazione a cui ti vuoi rivolgere. Devi capire quali sono le sue esigenze e cosa sta cercando.
Come puoi farlo? Effettuando una ricerca SEO per:
- Individuare i prodotti e i problemi ricercati dalla tua audience
- Identificare le parole chiave più pertinenti
- Scovare le keyword utilizzate dai competitor
- Analizzare le sitemap della concorrenza
1.1 Individua i prodotti e i problemi
Comprendi quali sono i problemi che il tuo prodotto risolve e quali sono i problemi che gli utenti molto probabilmente cercheranno.
Esempio: Crea fogli di calcolo 10 volte più semplicemente di Excel.
Puoi avvalerti anche dell’analisi dei trend e di mercato con i micro-dati, di cui Massimo Giacchino, esperto nel campo, ci mostra come farlo all’interno dei suoi corsi presenti su Learnn.
Puoi iniziare a studiarli gratis per capire come effettuare questa tipologia di analisi.
1.2 Identifica le parole chiave più pertinenti
Per individuare le keyword puoi utilizzare strumenti come Ahrefs, Ubersuggest, SeoZoom, SemRush.
Devi individuare le seed keyword, o “parole chiave seme”, quindi i termini corrispondenti e similari.
In questo modo avrai una lista di keyword su cui scrivere articoli specifici sullo stesso tema: completare le ricerche semantiche su un macro argomento donerà, infatti, autorevolezza al tuo sito e agli occhi di Google.
Vuoi imparare a condurre una ricerca keyword? Luca Olovrap, nel suo corso su Learnn, ti mostra un processo pratico subito replicabile per individuare le keyword più interessanti e come trasformarle in contenuti già in ottica SEO.
1.3 Scova le keyword utilizzate dai competitor
Un altro aspetto strategico per il posizionamento SEO è quello di scovare e analizzare le keyword per cui i tuoi competitor si sono già posizionati.
Puoi farlo sempre tramite gli strumenti sopra menzionati. Ad esempio, con Ubersuggest ti basta andare su Stime sul traffico > Panoramica traffico ed inserire il link del sito o della pagina che vuoi analizzare.
Otterrai così una stima delle visite e la lista per cui quell’url è posizionata.
1.4 Analizza le sitemap della concorrenza
Anche analizzare la mappa della concorrenza ti permette di comprendere come i siti, le categorie, i contenuti e i collegamenti sono stati strutturati.
Puoi scovare la sitemap digitando sulla barra di ricerca lo slug “robots.txt” al termine del link. Esempio:
https://nome-dominio.com/robots.txt |
All’interno della pagina troverai il link della sitemap, solitamente riconoscibile in uno di questi due formati:
https://nome-dominio.com/sitemap.xml https://nome-dominio.com/sitemap_index.xml |
Un altro metodo è quello di utilizzare dei tool di crawling come Screaming Frog: mapperà visivamente l’intera struttura del sito.
A questo punto puoi utilizzare le informazioni della sitemap per trovare argomenti, da inserire su ChatGPT per ottenere nuove idee di contenuti e rubare così traffico ai tuoi concorrenti.
2. Scegli delle tematiche scalabili
A questo punto, così come ha fatto Jake, devi associare le tue keyword a tematiche scalabili: ciò significa prendere un argomento e rispondere a tutte le domande possibili che ruotano a quella tematica.
Riportando l’esempio di Jake su Excel, dovresti completare le ricerche su tale tematica rispondendo a quante più richieste possibili:
- Calcola la {Formula} su Excel
- Come {Fare una cosa} su Excel
- {Cosa} collegamento su Excel
- Cos’è il {Termine Finanziario}?
- Differenza tra {Termine} e {Termine}
Parti da un titolo o da una struttura di parole chiave che abbiano centinaia o migliaia di potenziali ricerche mensili da raggiungere, quindi genera tutte le varianti del titolo e rispondi ad esse con i tuoi contenuti.
3. Costruisci l’area del sito web per i tuoi contenuti
Adesso non ti resta che costruire la struttura in cui ospitare i tuoi contenuti AI, come un blog:
Realizzando il blog, tieni a mente di dividere le tematiche che andrai a trattare all’interno di categorie specifiche, che mostrerai all’interno di una pagina.
In questo modo avrai una struttura del blog più facile da comprendere sia per i crawler di Google, che per la navigazione dell’utente.
Se parti da zero puoi costruire la tua presenza online con un sito ed un blog con WordPress.
4. Realizza i contenuti AI da pubblicare nel blog
Infine è giunto il momento di scrivere gli articoli per il tuo blog, o meglio… lasciar fare all’intelligenza artificiale tutto il lavoro di generazione contenuti.
Puoi farlo con la miriade di tool AI copywriting presenti sul web, tra cui il più conosciuto ChatGPT.
In questo articolo, però, vogliamo mostrare come Jake Ward abbia popolato il sito SaaS: quindi non parleremo di ChatGPT, bensì di Byword.ai.
Byword.ai è l’AI proprietaria di Jake, con la quale ha generato gli articoli per il sito. Come ha agito? E come ha sfruttato le feature di questa intelligenza artificiale?
Lo ha fatto seguendo queste azioni.
1. Collegare il sito web a Byword.ai
Integra Byword.ai con il tuo CMS per pubblicare istantaneamente gli articoli direttamente al tuo sito web. È valido anche per WordPress.
2. Abilita il collegamento interno su Byword.ai
Aggiungi la sitemap del sito per far sì che Byword.ai implementi in automatico il collegamento interno tra le nuove pagine e quelle esistenti.
3. Seleziona il modello di immagine Al
Imposta i colori del brand e lo stile fotografico per la generazione delle immagini AI all’interno di tale feature integrata su Byword.ai;
Byword ha un’opzione di modello di immagine Al aggiornata che ti consente anche
per aggiungere i colori del marchio.
4. Modifica le impostazioni dell’articolo
Scegli la lingua, il conteggio delle parole, il tone of voice e altro ancora per assicurarti di ottenere il miglior risultato.
5. Testa l’output
L’AI può non generare fin da subito il miglior risultato: per questo motivo dei personalizzare il tool, prima di pubblicare tutti gli articoli, e giocare con le impostazioni fino all’ottenimento del risultato desiderato.
5. Pubblica rapidamente
Prima pubblicherai i tuoi articoli, e prima verranno classificati: impegnati prima a pubblicare i contenuti, e solo più tardi ad ottimizzarli.
In questa fase puoi anche generare la sitemap da inviare a Google tramite la Search Console, così da far trovare e indicizzare quanto prima possibile le tue pagine.
6. Ottieni traffico
A questo punto non devi far altro che attendere, prima di poter ottenere i primi risultati da analizzare. Jake consiglia di attendere anche più di 3 mesi, anche se il suo progetto, a detta sua, ha già visto il traffico fin dal giorno successivo.
La classificazione e il posizionamento dei contenuti dipende, infatti, anche dall’autorità esistente del sito web (in gergo “domain authority”).
Ecco i risultati raggiunti dal sito:
- 7K pagine totali generate
- 1,07 milioni di sessioni mensili attuali
- 9,2 milioni di sessioni totali dal primo giorno
- 41.000 parole chiave per il posizionamento in prima pagina
- Nuovi link da 1.648 domini
L’approccio a funnel
La strategia adottata da Jake per la realizzazione dei contenuti miscela i contenuti generati dall’AI con quelli creati dall’uomo. Infatti segue le tre fasi principali di un funnel:
- Consapevolezza → Jake si è prima concentrato sulla produzione in larga scala dei contenuti con l’intelligenza artificiale, su argomenti generici per ricevere il primo traffico.
- Considerazione → Nella 2° fase ha impiegato dei copywriter per personalizzare e revisionare, anche a livello emozionale e di stile, i contenuti generati con Byword.ai.
- Conversione → Infine si è preoccupato di realizzare contenuti ad hoc per convertire i lettori.
Approfondisci la SEO e l’Intelligenza Artificiale
Le tecniche utilizzate da Jake Ward all’interno di questo caso studio uniscono strategia e competenze SEO all’uso dell’Intelligenza Artificiale con grande maestria.
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Fonti: