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Save the cat: come strutturare una sceneggiatura in 15 punti

Il metodo "Save the cat" di Blake Snyder aiuta a costruire una sceneggiatura efficace in 15 punti. Vediamo alcuni esempi e come applicarlo.
Save the cat: come strutturare una sceneggiatura

Cosa vedremo in questo articolo

Hai mai sentito parlare del libro “Save the cat! Manuale di sceneggiatura“?

Forse hai sentito un tuo amico scrittore parlarne o forse hai letto qualcosa su un blog o, ancora, l’hai visto menzionato in un video di YouTube

C’è un’altra opzione: stavi semplicemente cercando video di gatti carini! 😂

In ogni caso, sono qui per raccontarti cos’è “Save the cat!” e perché questo libro di sceneggiatura è così popolare tra gli scrittori (e perché anche tu dovresti correre a leggerlo). 🏃‍♂️

Cos’è “Save the cat!”?

Se dovessi descriverlo in poche parole, direi che “Save the cat!” è un metodo che ti aiuta a strutturare una storia.

Vengono suddivise le storie in un progetto diviso in 15 fasi che gli scrittori possono facilmente seguire per creare storie coinvolgenti e ben ritmate, con un arco narrativo soddisfacente, sia che le loro storie siano sceneggiature, romanzi, novelle, memorie, spettacoli teatrali o racconti.

Metodo per strutturare una storia

Ma cosa volevo dire esattamente quando ho scritto “un metodo per strutturare una storia”?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo tornare indietro nel tempo.

La storia inizia nel lontano 2005, quando lo sceneggiatore Blake Snyder pubblicò un libro intitolato “Save the cat!”, che divenne rapidamente un bestseller e anche una guida di riferimento per sceneggiatori e registi di tutto il mondo.

Libro "Save the cat: manuale di sceneggiatura" appoggiato su un divano

Ancora oggi rimane una delle guide alla sceneggiatura più popolari mai stampate.

Ma c’è un “MA”.

Contrariamente a quanto alcuni potrebbero credere, Blake non ha inventato un metodo di narrazione: per la verità non ha inventato nulla.

Lui ha semplicemente studiato i film, scoprendo che tutti quelli che erano di grande successo seguivano uno schema simile. In altre parole, potevano essere suddivisi negli stessi punti della trama, 15 per l’esattezza.

Questi venivano raccontati nello stesso ordine e apparivano più o meno nello stesso posto in ogni film, proprio come un progetto. Lui li chiamava “punti della trama”.

Fatta questa scoperta, ha dato a quei ritmi nomi divertenti e fantasiosi, costruendo un modello facile che gli sceneggiatori potevano seguire per scrivere i propri film.

La domanda ora potrebbe essere: “Funziona per altre forme legate alle storie? Con i romanzi? E, soprattutto, con tutti i tipi di narrazione?”

    Con quali narrazioni funziona “Save the cat”?

    Facciamo degli esempi con libri che differiscono per:

    • genere
    • periodi di tempo
    • fasce d’età

    Prendiamo ora alcuni titoli:

    • “La ragazza del treno” di Paula Hawkins
    • “Misery” di Stephen King
    • “Harry Potter e la pietra filosofale” di JK Rowling

    Utilizzerò esempi legati a Harry Potter.

    Se poniamo l’attenzione ad alcuni dettagli (struttura, successione degli eventi e della trama), notiamo come in gran parte di queste storie è successo qualcosa che ha messo in azione la trama, un evento che ha cambiato la vita.

    👉 Quando Harry scopre di essere un mago.

    In buona percentuale, all’interno di esse, l’eroe prende la decisione di provare qualcosa di nuovo o di andare in un posto nuovo.

    👉 Harry che sale sul treno per Hogwarts.

    Buona parte di queste storie contenevano un importante punto di svolta che solleva delle questioni “spinose”/principali.

    👉 Harry vince la partita di Quidditch solo per scoprire che un professore stava stregando la sua scopa nel tentativo di ucciderlo.

    Inoltre, all’interno di queste storie c’è stato un momento in cui l’eroe ha toccato il fondo più basso.

    👉 Harry e i suoi amici scoprono che Voldemort sta per mettere le mani sulla pietra filosofale.

    Per concludere, all’interno di queste viene trovata una sorta di soluzione e l’eroe decide di sistemare le questioni sollevate in precedenza.

    👉 Harry e i suoi amici che vanno a cercare la pietra filosofale.

    Coincidenze? Lo chiamerei più un codice sepolto nel profondo di tutte le storie: diciamo “il codice segreto della narrazione”, come nei film così nei romanzi.

    Metodo “Save the cat!”

    Il metodo “Save the cat!” è definito come uno schema che esiste ovunque nelle storie di successo.

    È composto da una struttura che viene comunemente chiamata “foglio delle battute di Save the cat!”. Immaginalo come una sorta di foglietto illustrativo diviso in 15 punti (o battute totali) comuni della trama.

    Questi 15 battute sono ripartite all’interno di un copione di 110 pagine, e sono:

    1. Scena di apertura → Nella pagina iniziale del copione, viene stabilito il tono, il carattere e gli obiettivi del film. Questo momento è cruciale per presentare le condizioni iniziali dell’eroe.
    1. Esposizione del tema → Verso la pagina 5, un personaggio introduce il tema centrale del film, spesso in modo indiretto, che sarà il fulcro attorno al quale ruoterà tutto il film.
    1. Set-up → Le prime 10 pagine sono dedicate alla presentazione dei personaggi principali e degli elementi cruciali della trama, impostando le basi per gli sviluppi successivi.
    1. Il catalizzatore → A pagina 12, un evento significativo disturba l’ordine delle cose, spingendo l’eroe verso una necessaria trasformazione.
    1. La disputa → Tra le pagine 12 e 25, l’eroe affronta questioni e dubbi riguardanti l’evento scatenante e pondera i suoi prossimi passi.
    1. Passaggio al secondo atto → A pagina 25, l’eroe abbandona il suo mondo consueto per avventurarsi in uno nuovo e contrastante, segnando un passaggio decisivo e autonomo.
    1. Linea B → A pagina 30, si esplorano temi e personaggi secondari che offrono una nuova prospettiva sul tema principale, includendo spesso una storia d’amore.
    1. Giochi e divertimento → Dalla pagina 30 alla 55, la trama delizia il pubblico con scene promesse dalla locandina e dal trailer, mantenendo alto l’interesse.
    1. Midpoint → A metà del copione, a pagina 55, la storia raggiunge un momento cruciale che sembra rappresentare un punto alto o basso per l’eroe, ma è soltanto illusorio.
    1. Arrivano i cattivi → Dalla pagina 55 alla 75, le forze antagoniste intensificano la loro pressione sull’eroe, aumentando i conflitti e le tensioni tra gli alleati.
    1. Tutto è perduto → A pagina 75, si verifica un momento di crisi profonda per l’eroe, apparentemente il punto più basso.
    1. Notte oscura dell’anima → Tra le pagine 75 e 85, l’eroe riflette profondamente sul suo percorso e sulle azioni da intraprendere per superare gli ostacoli.
    1. Passaggio al terzo atto → A pagina 85, l’eroe trova la soluzione interna ai suoi problemi e si prepara per l’atto finale.
    1. Finale → Tra le pagine 85 e 100, il confronto finale avviene, dove l’eroe applica le lezioni apprese e trasforma significativamente il suo mondo.
    1. Scena finale → Nella pagina 110, la scena conclusiva riflette il cambiamento e la crescita dell’eroe rispetto all’inizio, mostrando l’evoluzione del personaggio.

    Come usare il metodo Save the Cat

    Quindi ora che sappiamo esattamente cos’è e da dove ha avuto origine questo metodo, parliamo di come usarlo.

    Piccola premessa: non serve solo a delineare un romanzo o una storia in anticipo, è anche uno strumento di revisione molto utile, soprattutto se sei il tipo di persona a cui piace iniziare a scrivere senza avere un piano o uno schema particolare in mente.

    In ogni caso, alla fine dovrai rivedere quel testo e assicurarti che sia costruito attorno a una struttura efficace.

    In questo modo scoprirai:

    • quali battute ti mancano;
    • quali battute devono essere amplificate;
    • quali battute devono essere più corte o più lunghe;
    • quali battute devono arrivare prima o dopo.

    Così facendo potrai apportare le revisioni di conseguenza e capire cosa non funziona in una storia su cui stai lavorando, oppure potrai liberarti dai blocchi narrativi.

    I consigli di Blake Snyder

    Partiamo dal primo suggerimento che rivolge agli sceneggiatori: se hai un eroe antipatico tra le mani devi fare qualcosa all’inizio della storia per attirare il pubblico all’eroe (da qui il termine salvare un gatto).

    In realtà non devono salvare letteralmente un gatto, ma devono fare qualcosa che li riscatti o li avvicini al pubblico, indipendentemente da quanto siano antipatici.

    Pensa alla scena iniziale in Aladdin, in cui lui ruba una pagnotta da una bancarella del mercato, poi viene inseguito dalle guardie e provoca un gran trambusto.

    In questo modo il personaggio di Aladdin sembra antipatico ma… alla fine cosa fa?

    Dà la sua metà del pane ad una madre affamata e a suo figlio. Così facendo, immediatamente siamo dalla parte di Aladdin.

    Ecco cosa significa “salvare il gatto”.

    Riflessioni finali

    Conoscevi “Save the cat!”? Come abbiamo visto, è un metodo per strutturare storie in 15 fasi, utile per sceneggiatori, scrittori e registi.

    Come spesso viene detto “non devi inventare nulla”, questo libro ne è la prova: Snyder non inventò nulla, categorizzò solo degli schemi comuni.

    La cosa bella di questo manuale di storytelling e sceneggiatura risulta che è adatto a varie forme narrative: romanzi, sceneggiature, ecc… Quindi anche a noi penne del web! 🤣

    In più, non parliamo solo di scrittura ma anche di uno strumento di revisione per identificare e correggere le lacune nella trama.


    Questo articolo è stato scritto da

    Anna Iatì, SEO Blog Writer

    Anna Iatì

    SEO – Blog Writer

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