Queste sono tre opere.

Provi nature di umani e dico provi nature perché hanno delle dimensioni.

Beh, in realtà hanno delle elezioni molto grandi per gli standard della fotografia, ma per quanto mi riguarda sono delle provinato re che mi permettono poi di capire se e quanto poterle ingrandire.

Se ci sono dei dei difetti che possono essere rivisti prima di realizzare l'opera finita l'opera finita va su misure piuttosto grandi, piuttosto elevate, che sono in circa due metri e venti per un metro e sessanta.

Questo mi permette di avere con lo spettatore e creare quello spettatore una sorta di frizione e di come posso dire di di di rapporto quasi uno a uno, per cui due metri e venti mi crea la possibilità di avere delle figure è leggermente più grande rispetto a una persona fisica e avere un rapporto quasi uno a uno, eh.

Queste tre opere sono queste quelle appartengono a tre, diciamo sotto sotto famiglie di umani e Hath Station.

Quella gialla appartiene alla serie monolite del Monopoli monolite.

Questa qui teak l'abbraccio sono delle delle delle lotte vere e proprie.

E poi abbiamo Human Station che sono rappresentate da questa ehm questa opera che ho chiamato origine del mondo per quanto riguarda il processo creativo, la fase embrionale, la fase iniziale rappresentata da dal progetto, ho la possibilità di farvi vedere un esempio che che sono, che sono diverse diverse immagini che vengono assemblate insieme, ritagliate, assemblate insieme da qua.

Io poi posso capire se come sviluppare l'opera da questa, da questa da questo quadretto io capisco che quello che avete visto nelle tre immagini che ho qui per terra di queste tre opere non sono che c' è qualcosa di particolare dietro, ossia che sono il l'assembramento di diverse diversi scatti.

In realtà per fare la parte iniziale, ossia la parte progettuale, io seleziono una piccola parte di fotografie che poi assembla in questa in questo modo per vedere se come sviluppare l'opera definitiva.

In realtà queste opere poi definitive sono costituite da centinaia e centinaia di scatti messi insieme e questo mi offre la possibilità di avere due gol, ossia da un lato una definizione quasi pittorica no di iperrealismo.

Ogni singolo dettaglio che potete vedere é perfettamente a fuoco una seconda.

Un secondo risultato è dato da queste prospettive distorte che conferiscono all'opera una sorta di elevazione di quasi fossero delle architetture delle cattedrali gotiche, per intenderci questa elevazione oltretutto ogni opera è caratterizzata dal fatto che queste teste le teste, vengono vengono rivolte verso l'lte.

Questo mi permette di non avere una riconoscibilità, per cui ho un elemento di disturbo in meno.

Mi concentro sul sull'insieme senza dover necessariamente cercare di capire chi o chi ha posato togliendo appunto questa riconoscibilità diventa in questo caso una donna o nessuno in particolare.

La caratteristica di questa tipologia di tecnica e ottenere immagini potenzialmente di grandissimo formato è ci sono delle tecniche, anche degli automatismi con diversi programmi come Photoshop che permettono di assemblare automaticamente più scatti, specie di paesaggio, eccetera messi insieme in questo caso specifico, lavorando con tante, tante centinaia di scatti.

Non posso purtroppo usufruire di questi automatismi e diventa un lavoro, direi artigianale in questo corso il punto per me è trasferirvi il concetto del lavoro e questo concetto di lavoro si può sviluppare con qualsiasi mezzo.

Intendo che può essere sviluppato attraverso, per esempio un cellulare o attraverso una macchina fotografica con un sensore molto piccolo.

È naturalmente ottenendo caratteristiche differenti, ma mantenendo il quella principale, cioè la caratteristica principale, ossia di poter avere delle delle forme altre, per così dire, che si distanziano dalla fotografia tradizionale.

Per quanto riguarda il il nudo, mi è stato più volte chiesto per quale motivo prevale così tanto nelle mie opere in queste.

In questi tre esempi, in queste tre opere io vedo un'opera dove il soggetto è vestito e altre due opere dove manca del vestito.

In realtà il vestito, il vestire, la modella per me rappresenta un elemento di disturbo, ma non deve essere necessariamente così.

Per esempio nell'ambito moda mi hanno chiesto dei brand, mi hanno chiesto di seguire la loro campagna e chiaramente ho dovuto affrontare anch'io il il il l'idea di di outfit l'idea del del vestito.

Il vestito, in realtà, se gestito con cognizione di causa, diventa un elemento che può in realtà dare molto all'opera, per cui non è necessario chiaramente affrontarle come lo affronto io in questo caso per me era necessario far vedere la muscolatura, far vedere la tensione e attraverso il corpo.

Il corpo nudo è un elemento che diventa molto, molto potente e molto forte, ma per questo qui ci ricollega.

Amo poi al concetto di base che ognuno dovrà strutturare in base alla direzione che intende prendere un altro elemento caratteristico del mio lavoro è dato dai dott.

Che sono questi questi bollini gialli che hanno una funzione per me è importante, tecnica necessaria.

Rappresentano dei punti di ancoraggio nel momento in cui inizio a scomporre il corpo.

Cosa significa? Che io so gia' dove posizionare questi su un corpo.

Questi questi questi bollini e mi permetteranno successivamente in fase di ripresa, come vedremo poi nel durante la fase del corso.

Scusate nella fase di ripresa mi permettono poi di percorrere il corpo riuscendo ad agganciare la messa a fuoco su parti che altrimenti non mi permetterebbero facilmente di ancorare.

No la messa a fuoco sul della macchina fotografica.

Poi successivamente, una volta montati, inizialmente ho capito che era anche un elemento estetico, intanto che contraddistingueva il mio lavoro e poi lo trovo arricchente piuttosto che il contrario.

Allora durante questo corso io vi mostrerò l'approccio verso un soggetto è o sia una modella, ma chiaramente si può.

Poi ognuno può decidere verso quale direzione andare, cioè una still life paper dettagliato, quindi una fotografia di un oggetto piuttosto che di un corpo piuttosto che di un paesaggio.

Insomma, è un principio che vorrei trasmettervi e che può essere poi applicato a qualsiasi cosa l'architettura piuttosto che ha tanto altro è deve essere molto chiaro che il motivo per cui affronto un percorso del genere e deve essere legato a qualcosa nel mio caso, come dicevo prima, alla ad ottenere la massima possibilità di informazioni legate ad una ad una fotografia è riallacciandomi al discorso di nudo, per cui non necessario al fine tecnico, ma nel mio caso era un modo per avvicinarmi il più possibile alla archetipo umano.

E questa è una ricerca che sto conducendo e che e che mi porterà avanti che porterò avanti negli anni.