A B tech è una marca e company parte del gruppo da Matrix, si occupa di portare l'intelligenza artificiale.

Sta provando a rivoluzionare il modo in cui si fa marketing grazie alla tecnologia e a integrazione con sistemi di intelligenza artificiale, per migliorare le performance di campagne di marketing, di marketing digitale, all'interno delle aziende.

Quando ho pensato a B tech la prima volta? Beh, bella domanda nel senso che è Big è un po', un pensiero nel retro Canio da da tanto tempo, prima da freelance e poi devo dire nel periodo in cui abbiamo iniziato stavamo facendo l'università.

Ci siamo incrociati con con altri altri cinque founder di BB Tech proprio su un progetto universitario tra l'altro in cui volevamo andare a promuovere l'ateneo in cui presso cui studiavamo il corso di laurea presso cui speriamo che era ingegneria industriale.

Molti di noi studiavo ingegneria industriale.

In questo momento qui qui a Viterbo è andata un po' all'alchimia, un po', un progetto nel retro cranio che avevo da tempo un po', un gruppo di persone che cercano una voglia di spaccare il mondo esagerata e che pensava che all'interno del contesto del marketing digitale in particolar modo ci fosse tantissimo spazio per per, per fare, per far qualcosa di nuo, per cambiare il modo in cui i numeri in cui la tecnologia poteva incidere sulla vita delle aziende e delle persone.

Abbiamo fatto questo devo dire test promuovendo prima di tutto ingegneria industriale, ingegneria meccanica di Viterbo.

Ci siamo trovati cioè quella alchimia che poi trovi tra persone che era che però quando la trovi dici cavolo, dobbiamo far qualcosa, dobbiamo fare qualcosa insieme, ci abbiamo veramente tutte le carte in regola per fare qualcosa di grande.

E poi abbiamo preso un po', il via partendo devo dire un po' arrembaggio all'inizio, venticinque euro di capitale sociale, qualche sede di plastica appoggiato in uno scantinato dell'università.

Poi le cose ci sono esplose in mano e abbiamo iniziato a fare sempre cose più grandi.

Ma il gap nel mercato grosso era proprio l'utilizzo del numero della tecnologia in modo massiccio, al netto del del leggere i numeri nelle piattaforme, ma l'utilizzo della matematica dell'ingegneria all'interno dei processi di marketing che restava qualcosa sempre di molto superficiale, devo dire lo vediamo in realtà, perché appunto.

Ma abbiamo una storia un pochino tipica in realtà iniziato abbastanza presto.

Questo questo tipo di mestiere da libero professionista.

Iniziato che avevo dieci undici anni, quindi a fare un po' di di attività prima primo primo speech, insomma, fatto anche li' abbastanza presto.

Quindi stavamo nel nell'ambito particolarmente specialistico da un po' di anni.

Eravamo con tante aziende, anche di me grande dimensione e vedevamo proprio che c' era l'utilizzo del numero.

È l'utilizzo della tecnologia per automatizzare i processi.

Era qualcosa di veramente più vicino a un racconto che all'effettiva poi applicazione.

La statistica era utilizzata in modo molto, molto blando.

Il concetto di processo e integrazione di dato era qualcosa che era assolutamente distante dalla vita delle aziende e molte, molte decisioni venivano prese un pochino troppo di pancia anche in aziende molto strutturate.

Quindi il fatto di andare a introdurre tecnologia, il fatto di riuscire a prendersi questo spazio che poi vedevamo tra l'altro negli Stati Uniti e anche molto, molto più rilevante già già all'epoca era un'evidenza talmente grande che diciamo cavolo, ma qua effettivamente non c' è tanta gente che ci sta provando.

Abbiamo secondo noi le carte in regola per per fare qualcosa di grosso.

Proviamoci.

Intendo che ho iniziato molto, molto presto e vendevo i giornali degli scout dieci undici anni.

Stavo facevo, stavo nel film iniziato abbastanza presto, diciamo indirizzato alla programmazione.

A mio padre che mi faceva giochini, mi lanciava sfide in cui Besic da piccolino poi, verso i dieci anni volevo mettere sul mio sito web.

Abbiamo messo su un piccola prima impresa il giornalino degli scout all' epoca con i lupetti.

Vendevamo copie, eravamo un sito web, vendevamo copie cartacee, anche che andavamo a stampare in copisteria.

Tutti i genitori degli scout hanno iniziato a fare le prime sponsorizzate sul sito web vendevamo banner, poi pian piano sempre avanti così, con con un pochino di altre, di altre iniziative micro imprenditoriali, portali turistici.

Abbiamo sempre avuto questa cosa di voler cambiare il mondo con il digitale, anche con un altro socio che poi è socio anche adesso in bit.

Che poi Hendrix e l'abbiamo portata portata avanti fino a quando non ci siamo resi conto che per fare bene digitale bisogna avere la chiave era proprio quella di lavorare sul marketing, sulla crescita dei progetti e non tanto sull'aspetto tecnologico.

E da lì un po' l'amore con il marketing è arrivato adesso.

Allora l'importanza delle persone chiave in un'azienda come la nostra, perché se vuoi fare innovazione, vuoi fare innovazione nell'ambito di frontiera come il nostro lo puoi fare solo se ci sono persone straordinarie.

Insomma, questo devo dire è stata la sfida piu' grossa che abbiamo.

Abbiamo avuto dall'inizio su internet la sfida piu' difficile in assoluto, scrive un pezzo di codice, una rete neurale.

Paradossalmente, visto che non parliamo di ricerca pura, non è la sfida più grossa.

Sicuramente mettere insieme teste pensanti che sappiano fare la differenza è la sfida più grossa in assoluto, visto che appunto non facciamo ricerca.

Pura matematica di frontiera, insomma.

E da questo punto di vista noi, appunto indù Trix, oggi siamo complessivamente circa centoventi persone.

Subì Tech in particolare siamo una sessantina di persone, poi collaboriamo molto con con con tutte le aziende del gruppo in generale molto, molto coesi a livello valoriale.

Devo dire che abbiamo diverse sfide davanti da questo punto di vista molte delle persone che che oggi sono con noi e che stanno facendo un percorso fantastico.

Noi sono persone che abbiamo incrociato anche in percorsi di formazione che teniamo.

Siamo moltissimo attivi nella formazione, crediamo tantissimo informazione sia come elemento poco di cambiamento forte.

La collaborazione con L'ernia va in va in questo senso e quindi abbiamo incrociato tantissime persone pazzesche all'interno dei corsi universitari.

Avevamo organizzato un nostro master a Los Angeles in cui abbiamo trovato altre persone pazzesche.

Ci siamo incrociati in eventi con altre persone fantastiche in cui che oggi sono in società e questo sicuramente è un canale importante.

Quindi persone che proprio hanno fatto il proprio percorso direttamente con noi è poi andiamo a cercare persone in giro, dico in Italia il all' estero.

Lavoriamo fuori Mott, abbiamo varie sedi, insomma qui a Viterbo, a Milano, a Cagliari, adesso New York.

Abbiamo una sede a Roma, però per noi sono luoghi di incontro e predilige.

Amo il fatto che si lavori insomma dove si vuole, come si vuole, nelle modalità in cui si vuole fatto, salvi quelli che sono gli obiettivi, insomma, da raggiungere in modo molto coeso.

Questo sicuramente ci aiuta a trovare persone, guardano un po' oltre i bordi, aiuta ad avvicinare persone che possano lavorare con noi.

E su questo devo dire più che sulle competenze specifiche, da noi ci sono persone di grande totalmente diversi persone che hanno fatto un percorso da autodidatti nel nel autonomamente nel digitale è pieno di persone pazzesche da questo punto di vista.

Persone che vengono da ingegneria, ingegneria, matematica, ingegneria meccanica, ingegneri di qualsiasi tipo, persone di statistica, persone da scienze della comunicazione, persone di economia.

Insomma i percorsi sono sono i più disparati in assoluto l'elemento costante.

Su questo devo dire fortunatamente siamo arrivati ad essere centoventi riuscendo a mantenere.

Spero che riusciremo a mantenerlo anche crescendo l'elemento valoriale.

Facciamo veramente cerchiamo persone simili che condividano anche la nostra carta dei valori, il nostro manifesto che vogliono mettersi in gioco, che abbiamo che non abbiano paura di confrontarsi in modo aperto, che sappiamo essere trasparenti, che vogliono essere un pochino anche imprenditori e imprenditrici all'interno della nostra azienda.

Mettersi in gioco, sfidarsi, crescere all'interno di questa struttura è una cosa rara, rarissima.

Non sempre si riescono a trovare persone formati.

Issime con questa attitudine diciamo, diventa più facile.

Sicuramente dovrà persone che abbiano l'attitudine e che poi vogliono forma si' che viceversa quindi è un percorso devo dire lungo è una sfida.

Non ho mai risolta completamente, devo dire oggi abbiamo raggiunto un livello di soddisfazione da questo punto di vista notevole.

Insomma, è una cosa che mi riempie di soddisfazione riuscire a lavorare con le persone con cui oggi abbiamo la fortuna di lavorare.

Ho la fortuna di lavorare, la cosa che era diversa quando eravamo in dieci, ma erano tante, tante cose diverse, nel senso che è sicuramente eravamo molto più pirateschi.

Un certo punto di vista rispetto rispetto a oggi è molto più francamente anche disorganizzati rispetto a oggi lavoravamo con con clienti di un altro tipo che ci hanno permesso di fare anche devo dire, tantissima esperienza sul campo che ci hanno dato delle sfide pazzesche e molti di loro sono anche cresciuti con noi.

Talent Garden é un esempio, insomma, di azienda che ha fatto, che ha fatto lo scalpo insieme insieme a noi e con cui abbiamo percorso ovviamente un pezzo di strada e stiamo percorrendo un pezzo di strada molto, molto importante insieme.

Per dirne, per dirne una, eravamo veramente, sicuramente appunto un pochino più pirateschi, destrutturati, c'.

Era quel quello quello, quello spirito di startup che tendiamo a non perdere nemmeno adesso, è.

La particolarità era che nell'essere destrutturati sicuramente c' era un potenziale in termini di proprio fluidità della struttura che era caratteristico, che è stato caratteristico, che ci stiamo cercando di mantenere caratteristi oggi devo dire la sfida grossa e qui abbiamo fatto un lavoro importante con con la nostra delivery director Natalya è proprio quella di riuscire a mantenere questo spirito, cioè unire la capacità, la struttura.

Oggi lavoriamo con clienti anche molto, molto grandi, strutturati, insomma l'oreal nestlé in Italia, insomma, che affidano a noi tutta la parte di intelligence che ottimizzi Shawn è mantenere un po', quella quella capacità di essere innovativi di essere disruptive sul mercato grazie a forte autonomia che diamo alle persone che lavorano con noi, con quella struttura, quella solidità tipica di un'azienda che oggi ha persone, risorse, esperienza, insomma per sicuramente non perdere l'elemento innovativo, non perdere la freschezza che abbiamo sempre avuto, ma allo stesso modo dare una solidità che prima sicuramente non potevamo dare.

Il percorso con Patrick stato dove un bel percorso complesso inizialmente, ma bellissimo, nasce sicuramente nella esigenza, da una percezione comune diciamo nostra e dei Enterprise Fields, che sono due delle delle società fondatrici Hendricks insieme a Beit che a Paper lit d veramente fare qualcosa che potesse non non fare l'outsider con poca potenzialità nel nostro paese, all' estero, ma di fare di costruire un player che potesse essere rilevante in termini di trasformazione digitale in Italia, di applicazione dell'intelligenza artificiale.

In questo paese è fuori eh, devo dire abbiamo nel tempo rifiutato tantissime opportunità simili, perché appunto l'elemento valoriale è qualcosa di fondante per noi con con Patrick se la situazione è stata diversa perché abbiamo potuto coniugare la possibilità, sicuramente di far massa, di far qualcosa di grande con l'incontro con persone bellissime e che condividono i nostri stessi valori.

È fra cui insomma Filippo, insomma, che docente tra l'altro di questo di questo percorso che è stato un po' anche l'artefice di questa di questo forte avvicinamento è diciamo al netto delle particolarità, insomma, ovviamente leggere difficoltà che ci possono essere fatto riunire.

Due aziende che comunque stanno trainando, che continuano a crescere forte e che nel momento in cui si fondono, non vogliono smettere di crescere e di innovare e che quindi hanno anche una forte tensione, appunto a crescere, a fare a fare di più di quanto facevano ieri devo dire la componente valoriale della componente di proprio similitudine alle persone aiutato tantissimo è stato nel giro di un anno abbiamo integrato le aziende in modo totale.

Non è stata una integrazione per finta non è stata la classica acquisizione, che poi mantiene due modi di pensare, di lavorare completamente diversi.

Abbiamo costruito un team molto, molto coeso a questo punto che devo dire lavora in modo efficace unendo le varie discipline come poche volte accade.

Penso che appunto la capacità di fare questo sia lui, legata sostanzialmente al fatto che poi alla fine ritorna al tema delle persone.

Ci si è trovati tra persone che la pensano allo stesso modo, che stanno spalleggiare sì, senza guardare all'interesse unicamente personale e che credono in quello che la direzione di un progetto che è un progetto che in questo periodo a livello un po' mondiale ma in Italia poi in particolare, ha sicuramente delle potenziali ricadute importantissime sul sul sulla quotazione, purtroppo si può raccontare molto poco è, diciamo sicuramente è un è un percorso estremamente interessante da imprenditore è un percorso che da una forte accelerazione al business sia banalmente per per un tema di capitali che oggi ci permettono sicuramente di accelerare.

La nostra cresce sia in termini di internazionalizzazione, di investimenti in marketing, gli investimenti in ricerca e sviluppo sui nostri prodotti, cosa che sicuramente esclusivamente auto finanziando così non è non possibile, ma sicuramente più lenta e oggi cogliere anche la velocità con cui si sta muovendo il mercato e quindi avere risorse per riuscire a fare questo è importante.

E poi devo dire la quota che si accompagna a una capacità puoi essere di essere un pochino più istituzionale, di dare credibilità alla struttura che è notevole in un momento in cui appunto è un paese che in quest'anno varrà il pnr r in quest'anno varrà la strategia per l'intelligenza artificiale.

Quindi è un percorso che sicuramente da una parte, da una credibilità, una solidità notevole dall'altra da un l'accelerazione è un'accelerazione che non potevamo fare domani o dopodomani, ma che dovevamo cogliere oggi che sicuramente anticipa tutta una serie di scelte che avremmo fatto in futuro, ma che sicuramente con le risorse che abbiamo raccolto ci permettono di accelerare incredibilmente quello che il percorso che abbiamo in mente di fare nei prossimi anni ad essere una parte company significa credere che a mio parere l'innovazione non la vai a cercare sul mercato.

Non sei succube dell'innovazione, ma ok innovazione è non essere un'azienda tecnologica, basta significa che non ci limitiamo a produrre innovazione tramite software, ma ci facciamo carico all'interno delle aziende con cui lavoriamo, di far sì che le cose accadano, che è una delle caratteristiche, appunto, che poi sono fondamentali per gli specialisti, per le persone che lavorano con noi, per i consulenti che lavorano con noi è un connubio che a mio parere è nel prossimo periodo, perché le due cose non possono vivere separate.

Da una parte il fatto di creare innovazione estremamente stimolante, che permette di avere un impatto notevole sul mercato in cui ci muoviamo e di avere anche una libertà di movimento nel cogliere un po', quelle che sono le esigenze del mercato delle aziende e non star li' ad aspettare che ci sia un band or che vada a costruire una soluzione per quel problema identificato, ma potersi creare la soluzione, poter rinnovare di persona e quindi veramente poter plasmare il modo in cui andare a lavorare su progettualità complesse dall'altra.

A differenza della tech company che fa esclusivamente tecnologia.

Poi la cosa bellissima è che noi vediamo anche l'impatto no, che ha che all'implementazione di tecnologia all'interno delle aziende non vediamo semplicemente non rilasciamo nuova tecnologia Nuove asset technology oggi ci all'interno delle aziende con cui lavoriamo, ma quello su cui ci concentriamo la performance che porta quel tipo di tecnologia.

E questo ovviamente da una parte veramente molto più gratificante per per tutti.

Perché vedere il risultato del proprio lavoro è comunque una cosa è una delle cose che continua a essere tra le più gratificante in assoluto a livello professionale.

E poi permette, devo dire anche proprio a livello di mercato, di avere un feedback rispetto all'effettiva utili della tecnologia, che sennò rischia spesso di diventare un accatastamento di pezzi di codice all'interno delle aziende che vanno nel cimitero dei software che poi le aziende non utilizzano.

Il momento più difficile ci sono stati pari, devo dire.

Mi ricordo ancora un momento in cui beh, un'esperienza anche è banale, ma ci siamo trovati una volta eravamo partiti da C circa sette mesi con la cassa in rosso.

Una cosa che non era mai successa è stata una cosa è stato massacrante perché avevamo paura.

Devo dire di non riuscire a pagare gli stipendi.

Quel mese è stata una cosa devastante.

Ricordo ancora quei giorni siamo ci siamo ritrovati in quattro giorni a dover riuscire a riempire la cassa in qualche modo non avevamo ancora la solidità per farci fare credito.

Dove qualcuno adesso? Insomma, che questo problema? Fortunatamente.

Ma diciamo appena partiti con le sedie di plastica in un buco non era così facile riuscire ad andare da una banca, a bussare alla porta, a farsi fare un fido o farsi fare del credito di alcun tipo.

E quindi nel giro di quattro giorni abbiamo dovuto trovare il modo di riempire la cassa con quarantamila euro.

È stata una corsa pazza, ci siamo riusciti, non io non capisco ancora come come, come abbiamo fatto una cosa che non sono stata eclatante.

Però penso che sono stati tra i le giornate più intense del percorso che abbiamo vissuto.

Mi era proprio sfuggita di mano una situazione.

Stanno molto, molto concentrati, sull'esterno senza guardarsi.

All'interno quello sicuramente la tua contezza di quanto poi nel fare impresa sia importante riuscire a non perdere mai la visione d'insieme, riuscire a non perdersi mai nessun pezzettino.

É quanto anche i meccanismi di delega siano importanti a riuscire a non perdersi pezzi, che è una cosa che è forse un'altra delle cose difficili.

Quando quando si prova a fare un progetto di questo tipo un consiglio per riuscire ad approfondire un po' i temi legati all'utilizzo dell'intelligenza artificiale per il marketing dei dati.

Sicuramente costruirsi prima di tutto una solida competenza di mme.

Il governo del dato è quindi tutti quei libri legati alla analytics classico, la business intelligence.

Sono sicuramente libri di enorme valore, corsi di enorme valore e sporcarsi le mani anche con la costruzione di strumenti di data visualization, di analisi del dato su temi che possono essere rilevanti per il proprio per la propria attività, per i propri interessi.

È fondamentale giocare con i dati, impastare, capirne il potenziale è un elemento importante.

E poi l'altra cosa devo dire cercare di ibridare sempre di più le discipline.

Si parla tantissimo di multidisciplinarietà, eccetera eccetera eccetera.

Ma devo dire che è una delle cose bellissime di di di questo ambito il fatto di poter spaziare appunto dalla dalla linguistica all'analisi comportamentale all'analisi del dato a ai temi etici leggere, farsi appassionare, farsi trascinare da questi temi, leggere un appassionato di tutti i libri che pubblica floridi per dirne una, tutti i libri legati ai temi, un po' più etici e di impatto dell'intelligenza artificiale.

Poi tutti gli altri tecnici vengono un pochino una serie.

La voglia di di approfondire quando ti fai trascinare dagli impatti più filosofici, se vogliamo d'impatto di questo tipo di di tecnologia anche su quella che è la vita di tutti i giorni.

Poi la tecnologia, la voglia di approfondire, la tecnologia e gli stimoli.

Le motivazioni per approfondire anche i temi un pochino più hard che possono essere più ostici una volta che ci si è appassionati vengono da sé, ognuno trova anche più facilmente la propria strada l'intelligenza artificiale nei prossimi anni.

Come evolverà? Bellissima domanda, nel senso che sicuramente le strade sono tantissime, abbiamo sicuramente una fortissima iniezione grazie ai piani strategici europei e nazionali sul sull'intelligenza artificiale di veramente credibilità intorno al tema e capitali.

E questo con il pnr è la digitalizzazione che sta che sta avvenendo.

E questo, secondo me porterà in modo forte l'intelligenza artificiale entrare a uscire da quella fase di ip che abbiamo vissuto, in cui l'intelligenza artificiale era legata ai vari terminator, chatbot esclusivamente al un po' quelle rappresentazioni piu' eclatanti dell'intelligenza artificiale.

Vedremo un forte consolidamento di quelle che sono le tecnologie che invece cambiano il modo di lavorare all'interno delle aziende.

Vedo un forte impatto, a mio parere su tutti quelli che sono i temi di ottimizzazione, di processo all'interno delle aziende.

Vedo sempre di piu' un'intelligenza artificiale che potrà essere a supporto dell'attività umana non sostitutiva.

Non mi sembra insomma che ci sono alle porte applicazione di intelligenza artificiale, un po' più generale.

Penso invece che ci sarà una sempre maggiore consapevolezza di quelle che sono le potenzialità fortissima democratizzazione dell'intelligenza artificiale in termini di accesso agli strumenti, le tecnologie a disposizione per far utilizzare direttamente dal business.

E in questo noi ci crediamo tantissimo l'intelligenza artificiale che non sia più uno strumento appannaggio dell'élite delle funzioni tecniche, ma sia qualcosa che possa utilizzare effettivamente la funzione di business e trarne vantaggi immediati, abbattendo quelle barriere tecnologiche che ci sono state fino a ieri e che domani non hanno più senso di esistere, direi una parola, una parola che riassume sicuramente entusiasmante.

Vorrei descriverla, non si può, non so se si può descrivere No, no.

Ok, no.

Entusiasmante, perché il dono della sintesi non è il mio, è come entusiasmante perché è un bel percorso, sempre condividere in la conoscenza.

E la competenza è confrontarsi entusiasmante, perché spero che questo generi del ritorno è una cosa bellissima di formazione, per cui facciamo tantissima formazione entusiasmante perché che non ci era mai capitato di poter rivolgere a un pubblico come quello di un percorso di questo tipo.

Il fatto di avere questo tipo di apertura sicuramente è un'opportunità enorme per noi, anche per ricevere feedback, ricevere confronti, magari vedere un po', quelli che sono gli impatti di questo percorso che abbiamo fatto insieme sulla sulla comunità dei marketing italiani.