Abbiamo detto poco tempo prima che la prima parte che dobbiamo avere per fare analisi è avere un obiettivo, ma davvero un obiettivo.

Devo anche sapere cosa è importante? Che i nostri utenti del nostro sito internet, la nostra per la nostra applicazione, facciano per la nostra azienda in giallo.

Queste vengono chiamate conversioni.

Esistono delle conversioni da cui partiremo, che sono molto intuitive.

Pensate un e-commerce qual è l'azione più importante che un utente può fare su un e-commerce, ma naturalmente l'acquisto quella è una conversione.

Quando l'utente acquista ha fatto una conversione.

Normalmente non la chiamiamo conversione.

Essendo così chiara e così specifica non abbiamo transazioni e-commerce difficile da ricordare, lo so.

Transazione commerciale molto difficile, però se pensate alla transazione commerciale e pensate a qualunque altra attivazione che ha fatto l'utente che per importante per l'azienda allora è facile individuarle.

Pensiamo a un sito che invece di essere un e-commerce deve raccogliere i contatti di possibili clienti.

In gergo chiamiamo un sito di generation, quindi naturalmente sarà il fatto che l'utente compila tutti i dati che abbiamo richiesto e ce li invia.

Questo è un altro tipo di conversione.

Queste sono probabilmente le due conversioni più famose su quelle su cui si basano in ma nella maggior parte dei business a performance online.

Però se noi ci fermassimo solo analizzare queste due conversioni, ci perderemmo molto del comportamento dell'utente che ha fatto online e quindi devo andare a distinguere quelle che sono le macro conversioni l'obiettivo finale di business per l'azienda.

Quindi o che l'utente fa un acquisto o che l'utente ci lascia delle informazioni.

In generale possiamo raggiungere riassumerle in questo modo, ma ci sono altre azioni che l'utente fa online, che sono importanti.

Pensate quando voi ad esempio atterrate sulla prima pagina di un sito interno.

Una campagna di advertising l'utente arriva su questa prima pagina.

In gergo la chiamo landing page e puo' fare tante cose.

Può guardare un video, se presente può andare a toccare diversi punti della della della pagina, perché magari ci sono dei tablet.

Può lasciarci magari anche solo le mail per registrarsi una newsletter.

Tutte queste azioni descrivono quello che l'utente può fare.

Naturalmente, a seconda del business, queste azioni sono più o meno importanti.

Alcune sono delle vere conversioni.

Chiamano micro conversioni.

Pensate ad esempio per un e-commerce, il fatto che l'utente si è registrato dalla newsletter o che l'utente ha si è registrato al sito internet oppure che ci ha lasciato quali sono i suoi prodotti preferiti? Quindi ci ha segnalato questo prodotto.

Mi piace, mi piace.

Sono tutte informazioni importanti che possiamo tracciarli come delle micro conversioni.

Perché? Perché a seconda di quello che ha fatto, ci fa sapere quanto è vicino portare a termine la conversione finale.

Parliamo di un e-commerce perché è più intuitivo se un utente se ha lasciato la newsletter.

Scusa se sei iscritto alla newsletter significa che sicuramente interessato ai nostri prodotti ed è sicuramente più vicino ad acquistare di un utente che non l'ha fatto cosa si può fare in questo caso? In questo caso non possiamo usare questa conversione per creare un segmento di utenti che hanno si sono registrati alla newsletter.

E come possiamo usarlo? Possiamo usarlo per le analisi, possiamo usarlo in marketing, quindi questi utenti so che sono più vicini a fare un acquisto che vado a cercarli su siti diversi dal mio, quindi esterni per riportarla ad acquistarlo, per ricordargli che esisto o anche per fargli un'offerta.

Poi strategie di marketing possono essere tante, ma un utente che poi, ad esempio, ci ha segnalato che un prodotto.

Gli interessa un altro utente che ci ha dato un segnale ancora più forte perché ci ha detto che un prodotto si interessa gli interessa.

Ha perso tempo per farlo sul nostro sito internet, quindi vuol dire che gli interessa, ma gli interessa anche acquistarlo da noi.

Per questo è l'utente perfetto.

Questo li abbiamo già convinto a comprare da noi.

Il nostro bene si può fidare e si fida talmente tanto da condividere le informazioni con noi.

Quale marketing non lo vorrebbe? Vedete, è possibile usando le conversioni nella maniera corretta.

Quindi non solo pensando alla macro conversione, ma tante piccole azioni che l'utente può fare, che mi permettono di raccontare i giorni dell'utente, ma non il giorno sul sito, ma quanto è vicino al mio brand all'azione che io voglio che lui faccia.

Questo non vuol dire che dovete tracciare tutto quello che fa l'utente con una conversione.

Dovete scegliere con attenzione quello che per voi sono più utili quelle che sono piu' più utili per il vostro business.

E non è che perché avete un e-commerce.

Anche il secondo e commercio ha detto che useremo le stesse conversioni.

Dipende veramente dal tipo di business, dalle necessità, ma se io lo faccio bene mi troverò tantissimi segnali che posso usare per fare analisi, ma che posso passare al team di marketing, ma magari anche il team di prodotto per poter andare a capire cosa devo fare per migliorare il mio business.

Quale potrebbe essere un esempio per il team di prodotto? Lo tracciamo una conversione perché non avrebbe molto senso, ma devo tracciare questo elemento, quello che gli utenti cercano sul mio sito internet, ma che non trovano.

Che cosa significa? Che L'utente ha speso del tempo sul mio sito per dirmi che era interessato.

Spariamo a caso? Non lo so.

Ai materassi per la palestra.

Naturalmente deve essere un brand per la ginnastica, ma io non ho una classe per la palestra.

Questo è un segnale chiaro per il team di prodotto che forse deve iniziare a pensare di acquistare anche i materassi per la palestra.

Ma pensate quando poi vengono presentati nuovi brand, nuovi prodotti sono tutte informazioni che il cliente ci passa, di cui noi magari non sappiamo ancora quale interesse.

Ma se noi guardiamo al nostro sito internet quello che l'utente cerca, noi possiamo scoprirlo senza dover pagare una terza parte per avere quelle informazioni, il tutto sapendo e pianificando bene quello che noi vogliamo tracciare.

Ricordatevi Nico e Marco Conversioni.

Quelli sono gli elementi che mi permettono di capire quanto l'utente è vicino a fare un'azione per il vostro brand.