Lezione dal corso Google Ads
Adesso vediamo come ottimizzare le nostre campagne Google Heights per valore e non più per volume di conversione.
Abbiamo detto che abbiamo a disposizione varie strategie per massimizzare il valore delle conversioni e abbiamo visto come L'algoritmo stia cambiando progressivamente, dando più focus al valore che ha il volume di conversione.
Ci sono due principali strategie a nostra disposizione che abbiamo visto nei precedenti moduli, ma che andremo a ripetere meglio all'interno di questa lezione.
Il primo si chiama Target Ross che ha come target un determinato ritorno sull' advertising spende sulla spesa pubblicitaria e la seconda è massimizza il valore delle conversioni o maximus conversion value in inglese.
Le azioni di conversione, come sappiamo, possono essere categorizzate in base a quello che è il loro valore reale, il loro impatto reale sul business.
Quando andiamo a fare questo switch questo cambiamento in termini di ottimizzazione delle nostre campagne, dando più focus al valore rispetto al volume, dobbiamo tenere a mente alcuni accorgimenti.
Innanzitutto, quando possibile, dobbiamo ottimizzare verso l'azione di conversione che è più rilevante per il nostro business.
Dobbiamo far sì che essa abbia almeno trenta conversione al mese e un percorso di conversione che sia inferiore ai ventuno giorni in modo tale che l'algoritmo possa ottimizzare al massimo.
Queste non sono regole definitive.
Sono linee guida che Google ha condiviso, che ho visto all'interno delle campagne che gestisco, che funzionano piuttosto bene.
Se volessimo categorizzare le diverse azioni di conversione in base all'impatto, potremmo categorizzare ad altissimo livello in due categorie principali la prima categoria di nuovo parlando principalmente di campagne nell'industria b Toby perché all'interno dell'industria bitsy e-commerce questa necessità viene meno possiamo categorizzare le in.
Quindi se l's qualified Leeds o contatto qualificato per la vendita o marketing qualified l'aids o contatto è stato qualificato dal punto di vista di marketing, che è quindi una leader che ha un interesse rispetto al nostro prodotto servizio e poi le lead che vengono convertite attraverso la compilazione di un form sul nostro sito.
Per esempio, la seconda categoria è costituita dalle chiamate che poi ci possono arrivare attraverso l'estensione attraverso le nostre azzurro attraverso il nostro sito é live chat.
Nel caso in cui noi abbiamo una chat per comunicare con gli utenti che visitano il nostro sito, rispondere alle loro domande.
Questa può essere tracciata come un'azione di conversione.
Ovviamente sarà una micro conversione.
Non sa ha una conversione macro che ha lo stesso impatto lo stesso valore rispetto alla categoria uno all'interno della categoria uno.
Ovviamente, se lavoriamo con un e-commerce, andremo ad inserire anche le vendite, le transazioni online.
Di nuovo il focus di questo cambiamento in termini di mentalità e di ottimizzazione, a probabilmente molto piu' impatto sul mercato Btp piuttosto che gli e-commerce veri e propri o comunque chi ha un modello ibrido che converte clienti sia offline che online.
Adesso andiamo a vedere come implementare questa strategia.
Il primo passo consiste nel selezionare le campagne che hanno uno storico di conversioni e delle performance stabili, in modo tale che potremmo implementare la nostra strategia in una maniera strutturata e potremmo soprattutto misurare il suo effetto.
A questo punto siamo pronti per il passo due, ovvero configurare il target.
Definiamo qual è il target della nostra campagna in termini di massimizzazione del valore delle conversioni o di target.
Ritorno sulla spesa pubblicitaria partendo dai dati esistenti, analizzando quelli che sono i dati disponibili a NOS business in termini di clienti contratti chiusi, vendite fatte dopo aver acquisito nei nostri lead.
A questo punto siamo pronti per la fase tre, ovvero ottimizzare le campagne gradualmente in base ai risultati che riusciamo a ottenere, le lasciamo girare con cicli di ottimizzazione e di misurazione dia da almeno due settimane ognuno e poi progressivamente cerchiamo di ridurre il target Ros.
Quindi il ritorno sulla spesa pubblicitaria nel momento in cui riusciremo a generare abbastanza volumi e andiamo quindi a ottimizzare le il valore delle conversioni al ritorno sulle conversioni.
La metrica chiave in questo discorso in questo approccio è sempre il rapporto tra il valore di conversione, il costo, ovvero il ritorno sulla spesa pubblicitaria.
Questo sarà fondamentale per darci le informazioni necessarie a scalare le campagne e ottimizzare le campagne che funzionano meglio.
Quali sono le strategie di offerta l'abbiamo piu' o meno accennato.
Ma le strategie di offerta disponibili sono principalmente due.
La prima massimizza le conversioni o Maxim his conversion val questa cercherà di massimizzare il valore della conversione, che vuol dire che non controllerà necessariamente il ritorno sulla spesa pubblicitaria.
Rojas cercherà di portarci quante più conversione quanto più valore possibile in base al nostro spende giornaliero al budget giornaliero allocato sulla campagna.
La strategia numero due targets, quindi target ritorno sulla spesa pubblicitaria che cercherà invece di ottimizzare le campagne per un determinato target se definiamo come Ross target trecento per cento cinquecento percento, duecento percento in base a quelle che sono le nostre esigenze che abbiamo definito nella fase preliminare, la campagna cercherà di portarci quei risultati.
Quindi aggiusterà ottimizzi era le bizze, le offerte in maniera coerente.
A parità di budget.
Poi, dobbiamo considerare che maximus conversion value privilegia le vendite e il valore della conversione.
Quindi potenzialmente, soprattutto quando abbiamo budget giornalieri piuttosto alti, andrà a fare offerte piu' alte che generano singolarmente il ruo inferiore.
E infatti a volte scende fino a una ex perché farà big più alte offerte piu' alte.
Quindi il ritorno sulla spesa pubblicitaria su quanto investiamo sulla campagna sarà inferiore.
Comunque è un'ottima strategia di offerta nel momento in cui dobbiamo validare una campagna funziona o non funziona? Che cosa possiamo aspettarci da quella campagna? In quel caso lì è un ottimo punto di partenza, perché possiamo validare se quella strategia funziona o meno.
Se ci porta effettivamente il volante ci aspettiamo se non abbiamo un target specifico è ovviamente un'ottima soluzione, perché ci consentirà di ottenere il massimo valore possibile e sono anche ottime soluzioni nel caso in cui abbiamo bisogno di scalare in maniera molto aggressiva.
A livello di truck and reporting possiamo sempre controllare quelle che sono le metriche fondamentali per il nostro business, andando a cercare a cliccare su il Bid Strategy Report che ha una sezione della piattaforma che possiamo consultare aggiungendo la colonna B strategia come nello screenshot all'interno della slide, clicchiamo sulla nome della beat strategy.
In questo caso è target ZPM.
Per dare un esempio e all'interno di questa pagina potremmo andare a vedere tutti quelli che sono i segnali che vengono tenuti in considerazione della strategia di offerta per ottimizzare e quelle che sono le e soprattutto quello che è il trend in termini di conversione in termini di spesa media per conversione in termini di conversione right.
Adesso andiamo a vedere come possiamo cominciare ad assegnare i valori a quegli eventi di conversione, quelle convention actions che necessariamente non hanno un valore associato perché non viene tracciato soprattutto di nuovo.
Nel caso in cui non lavoriamo con degli e-commerce, come facciamo a capire quanto ci vale una specifica azione di conversione? Per farla semplice, supponiamo di voler assegnare un valore ad ogni lead che generiamo attraverso le nostre campagne.
Dobbiamo dividere questo processo in due categorie differenti.
Nel caso in cui andiamo a lavorare con Business Baby, avremo come azioni di conversione fondamentali, come abbiamo già visto, la Lidl and You al marketing al Fight Leeds Russel Square Fight Lead che l'azione di conversione più vicina alla vendita e poi la vendita vera e propria, la chiusura del cliente nel Beatles specificatamente nell'ambito e-commerce avremo invece delle degli eventi di conversione delle azioni di conversioni differenti.
Partiamo dalla LEED, quindi l'acquisizione del contatto avremo la Lockhart avremo, lenisce il check-out e avremo poi, ovviamente la transazione finale, la conversione del cliente.
Potremmo poi aggiungere più eventi.
Questo è uno specchietto riepilogativo.
Adesso vediamo qual è il processo da seguire e la logica da seguire per assegnare dei valori a questi eventi di conversioni.
Quindi micro conversione, diciamo così, a partire dal valore assegnato alla conversione più importante che, ovviamente la vendita vera e propria.
Supponiamo che generiamo al mese attraverso la nostra campagna cento lì da un mese di queste cento attraverso il nostro CRM possiamo qualificare soltanto quaranta di questi contatti come marketing qualified lead che hanno un interesse specifico verso il nostro servizio.
Di queste, soltanto venti possono essere qualificate dal nostro team di vendita come se l's qualified lead questo sì, questa logica si può applicare altri eventi anche nella di questi venti quattro diventeranno clienti.
A questo punto sappiamo come poter calcolare il valore di una lead perché a partire dal valore di una vendita, supponiamo in questo caso sia mille euro.
Possiamo vedere quale sarà il conversion rete in ogni step di questo funnel da micro conversione fino ad arrivare alla macro conversione della vendita.
Supponiamo che il conversion rate da eschilo la cliente del venti percento, quello da emmanuel marketing qualified linda esquivel è del cinquanta percento e dal lead to hell sarà del quaranta percento.
Sono esempi a questo punto se noi calcoliamo il venti percento di mille euro che è il valore di una vendita singola, potremmo calcolare il valore di una delle scuole fai clyde.
Applicando la stessa logica il cinquanta per cento di questo valore sarà il valore di una ampia, vale a dire una marketing qualified Leeds é di nuovo applicando la logica del conversion right alla lidl sapremo che il quaranta percento di cento euro è il valore di una lead, quindi quaranta euro.
A questo punto potremmo assegnare il valore della Lidl all'interno delle configurazioni dell'evento di conversione sotto la categoria conversione all'interno di Tulse settings in Google ATT e potremmo quindi cominciare a calcolare il valore, calcolare e assegnare un valore alle nostre Leeds, in modo tale da capire quanto le nostre campagne stiano effettivamente generando in termini di valore monetario.
Per riepilogare il percorso per arrivare al value based bidding da una strategia più basata sul volume di conversione a una basata sul valore è numero uno tracciare quanti più dati possibili, fin dall'inizio tale da avere uno storico che ci sia utile.
Numero due.
Andiamo ad assegnare i valori ponderati in base alla logica appena vista alle conversione le azioni di conversione oppure importiamo i valori direttamente attraverso le conversioni offline e ne parleremo tra pochissimo.
Numero tre.
Cominciamo a ottimizzare le campagne per valore e non più per volume numero quattro.
Cominciamo a scalare in maniera profittevole perché sappiamo da dove le vendite stanno arrivando su base campagna su base keyword come approcciamo quindi la transizione da volume ha valore.
Per evitare di fare danni dobbiamo approcciare la transizione in maniera graduale, passando attraverso fasi differenti.
Prima di tutto assegniamo i valori di conversioni anche se sono statici alle azioni di conversione che sono ad oggi tracciate all'interno del nostro account delle nostre campagne e poi le utilizziamo per ottimizzare le nostre campagne.
Quindi, per esempio, assegniamo un valore di conversione agli scarti in un e-commerce o, come abbiamo già visto prima, segniamo un valore alla Lidl nel caso in cui noi stiamo gestendo delle campagne in un mercato in un'industria di Toby.
A questo punto poi tracciamo e vali diamo i nuovi valori di conversione per almeno tre cicli di vendita in base a quello che è il ciclo di vendita medio, che ovviamente varia a seconda della industria della company, del segmento di mercato, eccetera eccetera.
Comunque non meno di quattro settimane.
Se non hai idea di quanto sia un ciclo di vendita o di quello che sia il ciclo di vendita di un tuo cliente, considera trenta giorni di tempo come un tempo medio per cominciare a misurare i risultati e validare i valori di conversione.
A questo punto possiamo implementare la nuova strategia di BIDDING basata sul valore, quindi o maxi maxi convention o target loans per un mese intero, in modo tale che vediamo quali sono le differenze in termini di performance.
Come possiamo farlo? Utilizziamo gli esperimenti su Voulez, uno strumento che ci consente di per esempio, dividere il traffico, il cinquanta percento e l'ottimizzazione della campagna verrà gestita al cinquanta per cento con una strategia di bidding basata sul volume, per esempio target e al cinquanta per cento con una strategia di bidding basata invece su il valore di conversione, come per esempio targets, oppure lo lanciamo direttamente senza una fase di sperimentazione attraverso una campagna di test.
Quindi creiamo una campagna di test allo qando un budget nuovo di test, in modo tale che non abbia un impatto negativo su quello che è il business in generale del cliente stesso.
Per poter validare questo approccio, prendiamo una campagna di test che non sta generando la maggior parte delle conversioni ad oggi su quel account su quel cliente e cambiamo la strategia di bidding all'interno di questa campagna e vediamo come performance.
Se poi funzionano bene, cominciamo ad associare alle campagne più importanti questa nuova strategia, questo nuovo approccio e proviamo a scalare e dobbiamo valutare ovviamente, se sia opportuno effettuare questa transizione o meno.
C'è da tenere in considerazione un paio di cose.
I business che convertono un'altissima percentuale di clienti offline potrebbero non beneficiare da questa semplice implementazione delle strategie basate sul valore.
Se non sono in grado in qualche modo di passare i dati delle conversioni offline Agulhas.
Quindi è fondamentale il cosiddetto offline conversion tracking.
Troverai delle guide ad hoc nel caso in cui invece noi avessimo un modello ibrido in termini di business model.
Ovvero siamo per esempio un business Bitonci che converte clienti sia online che offline.
Supponiamo per esempio un'azienda che eroga servizi di energia o un'azienda di telecomunicazioni.
In questi casi i clienti possono essere convertiti in entrambi i modi, quindi un modello ibrido.
Dobbiamo stare attenti a ottimizzare le campagne per valore fin dall'inizio semplicemente perché se cominciamo a fare così, L'algoritmo potrebbe cominciare a privilegiare.
Serving quindi il mostrare le ad agli utenti che sono più inclini a convertire immediatamente online e questo potrebbe causare una decrescita in termini di business.
Se molte delle lead che venivano create prima magari non convertivano online, ma venivano convertiti offline nel team di vendita dal customer care.
In questo modo noi andremo a mostrare più ad agli utenti che sono più inclini a convertire in un ciclo di tempo molto più breve e quindi andremo a perdere parte del volume del Leeds che Jen eravamo prima con le vecchie strategie e quindi il team di vendita si troverà con meno lead, potenzialmente con meno opportunità di conversione.
Quindi in totale a livello di business magari le nostre campagne di performance Google funzionano meglio, ma a livello aggregato il business potrà generare meno vendite in totale.
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