Okay, giovani copywriter.

Se sarete fortunati avrete un team di analisti che vi passerà tutte le informazioni necessarie a capire chi è il vostro target.

Ma se siete meno fortunati il vostro target dovrete identificarlo da soli.

Ci sono metodi quantitativi e qualitativi di ricerca.

Io oggi mi concentrerò su quelli qualitativi a partire da una disciplina è molto antica, ma che ha i suoi risvolti nell'epoca contemporanea, o meglio nell'ambito digitale.

Sto parlando della net geografia che cos'è la net geografia quindi lane, etnografia, hell etnografia applicata all'ambito digitale, quindi allo studio dei territori di digitali e della popolazione che abita questi territori lan etnografia ci dà indietro tanti particolari che uniti creano un immaginario di riferimento.

Questi particolari sono gli small data, le estetiche social, i codici condivisi, i testi e i sottotesti.

Come dicevo, ll etnografia ha origini antichissime.

Se pensiamo, ad esempio ad erodoto nell'opera storie che portava avanti l'indagine sulla popolazione attraverso delle digressioni etnografiche per l'appunto.

Da dove iniziamo per conoscere le nostre persone? Direi di cominciare da macro divisioni di caratteristiche quelle generazionali.

Possiamo definire le generazioni come insieme di persone unite da una mentalità comune e da eventi storico-culturali condivisi.

La prima generazione che conosciamo è la Silent Generation, quella dei nostri nonni, praticamente che comprende i nati dal millenovecento Ventotto al millenovecento quarantacinque.

Questa è una generazione di persone dalla pelle dura perché sono cresciuti nel contesto sociale ed economico lasciato dalle guerre.

Oggi sono online come fruitori, in particolare la loro piattaforma preferita YouTube, perché non richiede una partecipazione attiva.

Il web per loro è ancora un mondo oscuro, ma diciamo che si manifesta nella loro vita quotidiana come un antidoto alla solitudine, oppure più frequentemente come un ponte che li connette di più ai figli e ai nipoti.

La generazione successiva è quella dei baby boomer, i nati fra il millenovecento quarantasei e il millenovecento sessantaquattro.

Questi sono stati testimoni indiretti attraverso la tv delle grandi rivoluzioni, come quella del Sessantotto con Woodstock, il Vietnam.

Sono cresciuti nel boom economico e demografico e questo la dice lunga sul loro stile di vita e sul potenziale d'acquisto che hanno.

Sono fruitori consapevoli sul web la loro piattaforma preferita Facebook, in cui non hanno un comportamento propriamente attivo, ma hanno un comportamento voyeuristico.

Amano vedere che cosa fanno gli altri, soprattutto i propri pari, su questo social.

E poi ancora sono frequentatori di community.

Dopodiché ce la generazione X, quella dei nati tra il millenovecento sessantacinque e il millenovecento ottanta.

Anche loro sono stati testimoni di altre rivoluzioni di natura politica e sociale, come ad esempio la caduta del muro di Berlino, ma anche tecnologica, ad esempio l'arrivo dei primi pc sono definiti generazione sandwich perché in mezzo fra la cura dei genitori e la cura dei figli adolescenti non sono nativi digitali, ma se la cavano piuttosto bene.

Sono online soprattutto per lavoro e per condividere le proprie passioni.

La generazione y i cosiddetti millennial identificano i nati fra il millenovecento ottantuno.

Il millenovecento novantasei è una generazione di cui si è parlato tantissimo.

È stata spettatrice di avvenimenti storici, come ad esempio gli attentati dell'undici settembre, importanti avvenimenti sociali come la comparsa del Grande Fratello che ha inaugurato all' epoca dei reality.

Ma sono stati anche i fautori di grandi cambiamenti storici e sociali, ad esempio il boom dei social media e l'ascesa della sharing economy.

Con i millenial è stato inaugurato un nuovo tipo di scrittura, quello su schermo.

Inoltre la Jen y è la prima generazione che ha un ruolo attivo nella nelle piattaforme sono produttori di contenuti sono la prima generazione ad avere un ruolo attivo nei social a Cho partecipare al flusso di contenuti dei social media, ad esempio, sono stati i primi a creare contenuti su YouTube.

Il ruolo dello youtuber è nato con la Generazione Y.

I millennials sono sempre connessi, amanti dei formati visivi e entrambi questi fattori suggeriscono quanto siano sensibili all'immagine di sé che traspare attraverso i social media.

La Generazione Z identifica i nati fra il millenovecento novantasette e il Duemila e dodici è la generazione che più delle altre sfide agli stereotipi sono infatti più inclusivi, più fluidi non amano mettersi etichetta addosso, lottano per i diritti civili, per la sostenibilità.

È infatti una generazione di eco, consapevoli che la generazione di Greta Bloomberg hanno un ruolo attivo e creativo nelle piattaforme.

Ancora più dei millennial, infatti, la loro piattaforma preferita Tic-toc sono una generazione cresciuta in una società che va sempre piu' veloce.

Infatti una delle loro caratteristiche nella fruizione nella creazione dei contenuti è l'immediatezza.

Su WhatsApp prediligono messaggi vocali, mentre nei social amano le dirette l'ultima generazione.

La Alpha, quella dei nati fra il duemila tredici e il Duemila e Venticinque, è una generazione nata e che sta crescendo in un mondo super accelerato che sta vivendo ogni giorno dei cambiamenti epocali.

Basti pensare alla comparsa dell'emergenza sanitaria due anni fa, cioè ora per loro un diverso approccio al contatto fisico e vocale con i dispositivi c'è.

Un ritorno all' oralità, quindi una la minore presenza del contatto fisico fra pari, preferiscono relazionarsi a voce con la tecnologia.

E questo non stupisce.

Dato appunto tutte dati i limiti che sono stati imposti dal goa'uid, bisogna chiedersi che cosa vuol dire essere bambini oggi.

Sicuramente i bambini di oggi non avranno gli stessi tratti caratteristici di quelli degli anni ottanta degli anni novanta.

È una generazione tutta diversa, con delle caratteristiche a sé, che andrà studiata e monitorata nel corso degli anni per creare dei prodotti e servizi che incontrino queste nuove personalità.

Conoscere i tratti tipici delle generazioni ci aiuta anche a creare gruppi trasversali tra le generazioni stesse in base ai temi, ad esempio le esperienze condivise, come può essere la maternità o il trasferimento background condivisi, come la città di provenienza o il corso di studi obiettivi personali, ad esempio finire l'università o trovare un certo tipo di lavoro.

Poi ancora il bisogno quello di una casa, quello di una compagnia l'interesse, ad esempio la propria squadra del cuore o il genere musicale di riferimento.

Questi gruppi trasversali sono chiamati community e nutrono un forte senso identitario rispetto a qualcosa.

Ad uno di questi temi, appunto allo studio quantitativo e qualitativo del nostro target, dovremmo affiancare una analisi comparativa e competitiva, di modo da avere tutti gli strumenti decisionali utili per capire a chi parlare e soprattutto di quali contenuti parlare.

Come parlarci.

Strumenti utili possono essere answered public, che ci restituisce le connessioni fra le cose, piu' verso gesti che lavora sui competitor e i forum, banalmente che sono utilissimi per i metadati, ossia per i dati nascosti fra una riga e l'altra delle conversazioni tra gli utenti.

Con una sintesi di tutti questi elementi e mettendo a sistema tutte le informazioni ricavate, dovremmo sapere a chi parlare, ma soprattutto quali contenuti proporre alla nostra udienza.